Wee

Wee è stata fondata da Francesco Scavetta e Gry Kipperberg a Oslo (Norvegia) nel 1999 e, sin dall’inizio, si è contraddistinta per il suo stile originale e una vasta attività internazionale. Wee ha prodotto 20 spettacoli – e diversi lavori commissionati e più brevi – e si è esibita in 36 paesi in Europa, Medio Oriente, Asia, Nord e Sud America.
I progetti sono stati realizzati con il sostegno del Norwegian Culture Council e di altri enti pubblici, in collaborazione con organizzazioni nazionali e internazionali. In Norvegia, la compagnia lavora a stretto contatto con Dansens Hus di Oslo, che figura come co-produttore in sei delle sue produzioni. Il lavoro di Wee ha ricevuto numerosi premi, di recente in Croazia, nel 2014: Best Dance Performance per il Surprised Body Project – Zagreb.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1999 con A tiny grin – progetto per una grande serra e del 2000 con A sudden, unexpected faint

Alias

Guilherme Botelho è nato a San Paolo del Brasile e si è trasferito a Ginevra nel 1984 per lavorare come danzatore al Grand Théatre de Genève, nel 1993 crea la compagnia ALIAS presentando spettacoli in teatri e festival internazionali.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1999 con On ne peut pas toujours être en apnée

Lee and Dawes

Tra il 1994 e il 1998 Ray Lee e Harry Dawes hanno creato quattro spettacoli di teatro musicale itinerante con lo scopo di creare un teatro fuori dalla produzione musicale. Hanno ricevuto il prestigioso Barclays News Stages Award per In the ether e hanno portato il loro lavoro in tour nazionali e internazionali. Nel 1996 si esibiscono in occasione della celebrazione del centenario della nascita del Theremin a Mosca.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Loop

Compagnia Francisco Camacho

Francisco Camacho ha studiato danza presso le scuole di Companhia Nacional de Bailado (1982/83) e Ballet Gulbenkian (1983/4), entrando poi nella compagnia come apprendista (1984/86). A New York, ha frequentato diversi workshop e studiato danza al Merce Cunningham Studio e recitazione al Lee Strasberg Theatre Institute. Ha studiato sceneggiatura con Luís Falcão e scrittura creativa con José Luís Peixoto. Ha studiato tecniche vocali con Lúcia Lemos. Ha ballato con diversi coreografi in Portogallo e a New York: Paula Massano; Meg Stuart in “Disfigure Study”, esibendosi in Europa e negli Stati Uniti; con Alain Platel in “Bonjour Madame, comment allez-vous aujourd’Hui, il fait beau, il va sans doute pleuvoir, ecc”, in Europa e in Canada; e Carlota Lagido in “Lilith” e “Self”.
Dal 1988, il lavoro di Francisco Camacho è stato presentato in diversi paesi in Europa, America e Africa. Ha coreografato ed eseguito gli assoli “O Rei no Exílio / Il re in esilio” (1991), “Nossa Senhora das Flores / Nostra Signora dei Fiori” (1992, Menzione Speciale del Premio ACARTE / Maria Madalena de Azeredo Perdigão 1992/93 ), “Superman” (2000), “Hitch” (2003) e “coup d’état” (2006). Ha diretto e coreografato i pezzi del gruppo “Com a morte me enganas / Con la morte mi freghi” (1994), “Primeiro Nome: Le / Nome: Le” (1994, Premio ACARTE / Maria Madalena de Azeredo Perdigão 1994/95) , “Dom São Sebastião” (1996), “GUST” (1997), “More” (1998), “Em Troca / In Exchange” (2001, per Companhia Nacional de Canto e Dança, del Mozambico), “Il mio nome è Wilde … Oscar Wilde. ” (2001) e “Silence so Sexy” (2002). Il suo ultimo pezzo di gruppo è “Live / Evil – Evil / Live”, co-diretto con Herwig Onghena.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Gust

Teatro Settimo

Teatro Settimo è una compagnia stabile nota a livello nazionale e internazionale, che ha realizzato allestimenti e spettacoli d’alto valore artistico. Dopo un lungo lavoro territoriale in cui incrementa l’attività teatrale e laboratoriale attraverso progetti “trasversali”, atti cioè a mettere in comunicazione scuola, città, teatro, mondo del lavoro, Teatro Settimo si dedica alla ricerca di una propria specificità artistica incentrata sul lavoro d’attore e sulla drammaturgia, concentrandosi sulle produzioni che nel giro di alcuni anni si impongono alla critica nazionale ed internazionale. Il gruppo ha lavorato in questi anni sia alla creazione di spettacoli che all’organizzazione e alla promozione di attività teatrali. Con gli spettacoli Esercizi sulla tavola di Mendeleev e Elementi di struttura del sentimento ottiene il consenso della critica italiana ed internazionale: alla compagnia viene riconosciuto un ruolo importante per la ricerca drammaturgica e per la ripresa del rapporto di comunicazione con il pubblico. Con Acquarium raggiunge il punto più altro nella creazione drammaturgia e nell’utilizzo fantastico degli oggetti in scena, trasformando oggetti plastica di uso comune in meraviglioso personaggi marini.Il 15 dicembre del 1987 si inaugura il Teatro Garibaldi a Settimo Torinese che da quel momento è sede stabile della compagnia. Nel 1988 è stato riconosciuto dal Ministero del Turismo e Spettacolo Centro di Produzione e Ricerca Teatrale.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Antenati

Alessandra Sini

Coreografa, danzatrice, docente e ricercatrice. Si forma presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma (Corsi normali, Liceo Coreutico e Diploma di Avviamento nel 1985), attraversa le tecniche moderne (Graham, Limón, Cunningham), è studente ospite alla Folkwang Hochschule di Essen nel 1987 e arriva al mondo contemporaneo dell’arte orientandosi sulla danza di ricerca. Lavora come danzatrice e assistente alla coreografia con Altroteatro di Lucia Latour dal 1985 al 1997. Si laurea nel 2007 in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma, con una tesi riguardante la danza italiana di segno contemporaneo. Dal 2011, presso l’école doctorale SHAL dell’Università di Nizza Sophia Antipolis, conduce sotto la direzione di Marina Nordera un’indagine sulla ricerca coreografica italiana fra il 1995 e il 2010. L’approccio storiografico è nutrito dall’analisi sulle pratiche coreografiche ed è sostenuto da una metodologia interdisciplinare che si avvale di strumenti quali l’analisi coreografica e del movimento, l’estetica delle arti contemporanee e l’indagine condotta sul campo. Fa parte dell’équipe organizzativa degli ateliers dei dottorandi in danza in seno al dipartimento Rercherche et Répertoires chorégraphiques del Centre Nationale de la Danse (dal 2012 al 2016) e dell’association des Chercheurs en Danse (aCD).
Membro del consiglio direttivo di Core_Coordinamento Regionale della danza contemporanea e delle arti performative del Lazio, ha preso parte attiva al dialogo aperto con le istituzioni per una politica culturale regionale più attenta alle pratiche contemporanee dello spettacolo dal vivo e ha sostenuto le manifestazioni di spettacolo e di diffusione culturale organizzate dall’associazione fra il 2009 e il 2015.
Sempre in quest’ottica a difesa e per la diffusione delle pratiche di spettacolo dal vivo libere da delimitazioni di codice e di genere, ha fatto parte (dal 2002 al 2010) dell’associazione Area06 costituitasi nell’intento di realizzare, in dialogo con il comune di Roma, uno spazio polifunzionale per le arti ispirato ai modelli europei. Ha animato le numerose attività performative e didattiche organizzate nella capitale e sul territorio della regione Lazio, fra cui l’esperienza triennale dell’Officina culturale.
Dal 2000 è direttore artistico dell’Associazione Ciulinga che riceve il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per le attività di produzione danza dal 2000 al 2005 e nel 2008 (dal 2009 l’Associazione sceglie di non fare più domanda di contributo). Organizza rassegne di spettacolo e incontri di studio spesso in collaborazione con altri enti o associazioni (Travirovesce, Area06, Core, Romaeuropa, Comune di Roma, Regione Lazio, Ente Teatrale Italiano) interessati alla diffusione delle pratiche performative e del pensiero contemporaneo sul corpo.
Significativo il progetto di ricerca Corpo 10 attento all’elaborazione teorica delle pratiche coreografiche in un’ottica di sperimentazione interdisciplinare del movimento danzato. Il progetto è stato accolto dall’Ente Teatrale Italiano all’interno del progetto interregionale Spazi per la Danza Contemporanea (2008/2009), in collaborazione con il CRUD dell’Università di Torino e il CRUT dell’Università di Viterbo e ripreso nel 2010 in collaborazione con l’Officina COREografica e il Corso di Laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo della Facoltà di Scienze Umanistiche di Roma.
Dal 1994 si sperimenta nella creazione coreografica e nel 2000 costituisce il gruppo di ricerca Sistemi Dinamici Altamente Instabili con il quale crea una metodologia d’indagine sul corpo che elude le tecniche di danza più diffuse e sviluppa un processo coreografico autonomo. Le diverse realizzazioni coreografiche e le azioni performative accolte in numerosi festival di danza in Italia e all’estero, tendono a discostarsi da una definizione di genere.
È invitata presso musei e gallerie d’arte per eventi unici a carattere performativo e installativo e partecipa ai festival di danza urbana con spettacoli e performance innovativi per quanto riguarda la gestione dello spazio e della fruizione del pubblico.
Al lavoro creativo, affianca quello formativo: tiene corsi e laboratori di movimento per adulti e ragazzi, propone ateliers coreografici per professionisti collaborando con Istituzioni Universitarie, Enti e Associazioni.
Fra il 2005 e il 2014 collabora con il regista Daniele Abbado per le coreografie e i movimenti di scena di alcune produzioni liriche (Weill, Mozart, Puccini, Rossini).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Bambara

Michele Di Stefano

Michele Di Stefano, coreografo e performer, dopo gli studi universitari ha attraversato la scena musicale punk-new wave degli anni ottanta per approdare ad un progetto autodidatta di ricerca corporea con la fondazione di MK, gruppo ospitato nei più importanti festival della nuova scena. MK si occupa di performance, coreografia e ricerca sonora. Tra le produzioni più recenti: Robinson, Il giro del mondo in 80 giorni, Quattro danze coloniali viste da vicino e Grand Tour, indagini coreografiche in bilico tra paesaggio puro e ricostruzione tormentata dell’esotico, e le Instruction Series, ambienti performativi creati a distanza via mail in collaborazione con Xing. Alla circuitazione degli spettacoli si affianca una intensa attività di conferenze, laboratori e proposte sperimentali, tra le quali Wasted, Clima, Accademie Eventuali, Reform club e la Piattaforma della Danza Balinese assieme a Cristina Rizzo e Fabrizio Favale. MK è una delle cinque formazioni internazionali alle quali è dedicato il libro Corpo sottile. Uno sguardo sulla nuova coreografia europea (Ubulibri, Milano 2003). Nel 2014 la Biennale Danza di Venezia gli assegna il Leone d’argento per la Danza.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Quartier Mu

Raimund Hoghe

Drammaturgo, regista, scrittore, giornalista, vincitore di premi letterari e conosciuto come dramaturg di Pina Bausch.
Dal 1989 lavora ai suoi pezzi teatrali per vari danzatori e attori. Nel 1992 ha iniziato la sua collaborazione con l’artista Luca Giacomo Schulte, che fino ad oggi è stato suo collaboratore artistico. Nel 1994 ha prodotto il suo primo assolo, “Meinwärts”, che insieme al successivo “Chambre séparée” (1997) e “Another Dream” (2000) ha costituito la trilogia del 20° secolo.
Hoghe lavora spesso per la televisione su progetti come “Lebensträume” (1994) e “Der Buckel”, autobiografia del 1997 per la WDR (Radio e televisione della Germania occidentale). I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue e ha presentato le sue esibizioni in tutta Europa, così come in Nord e Sud America, Asia e Australia. Vive a Düsseldorf e ha ricevuto diversi premi tra cui il “Deutscher Produzentenpreis für Choreografie” nel 2001, il Prix de la Critique francese nel 2006 per “Swan Lake, 4 Acts” (nella categoria “Best Foreign Piece”). I critici della rivista ballet-tanz gli hanno assegnato il premio “Dancer of the Year” nel 2008. I libri sulle sue opere teatrali sono stati pubblicati in Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Chambre séparée

Compagnie de L’oiseau mouche

La compagnia de l’oiseau mouche è una troupe permanente di 23 attori, che esplora la diversità di un Teatro vivente, un teatro della sincerità e dell’uomo. Ogni spettacolo, in quanto momento inscindibile dalla particolare condizione degli attori, è un atto di necessità artistica vissuto nella sua totale unicità ed autenticità. Gli attori usano la scena per raccontare le loro inquietudini e le loro felicità, regalandoci la loro personale visione del mondo; l’handicap di cui sono portatori non equivale a “menomazione”, ma ad arricchimento, anche drammaturgico, di un teatro pensato al di fuori degli schemi.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Personnages