Annalì Rainoldi

Danzatrice versatile e coreografa, artista associata a DancehausPiù Centro Nazionale di Produzione della Danza e sostenuta dal CCN di Nantes. Dopo la laurea con lode in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, si diploma in teatrodanza presso la scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi. Arricchisce e plasma il suo linguaggio espressivo e interpretativo grazie all’incontro con importanti maestri della scena nazionale e internazionale. Danza negli spettacoli di MK, Emio Greco, Lucinda Childs, Susanna Beltrami, Luciano Padovani, Emanuel Gat, Helen Cerina. I suoi lavori autoriali sono selezionati e ospitati dalla rete Anticorpi XL, Fabbrica Europa, Romaeuropa DNA, MaggioDanza, festival Exister, Danz’è Oriente Occidente, festival delle miniature di Belgrado, idnight di Hereford UK, CCN di Nantes, Zawirowania Festival a Varsavia.
Al centro della sua ricerca lo studio del mito, del rito, di segni e di simboli si intreccia con il tema della memoria che si declina secondo differenti interazioni: la memoria del corpo intesa come memoria cellulare rivela l’essenza profonda e non addomesticata dell’essere umano, la memoria emotiva che si rivela attraverso il gesto guidato dalla pura intuizione, la memoria collettiva portata attraverso l’uso di segni e simboli nell’interazione di differenti linguaggi.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2023 con Songs of extinction

Alessandra e Roberta Indolfi

Alessandra e Roberta Indolfi iniziano la loro formazione artistica, all’età di 14 anni, presso l’Allegra Brigata, un’associazione teatrale amatoriale di Monopoli, il loro paese d’origine. Crescendo arricchiscono il loro percorso partecipando a laboratori e workshop presenti nel territorio pugliese e non, con: Maurizio Pellegrini, Danilo Giuva, Daniel Gol, Sandro Maria Campagna, Alaa Safi, Giulia Pastore, Giuliano Scarpinato, e infine Leonarda Saffi, attrice della compagnia di Emma Dante, vocal performer e musicista, con cui si formano per gli anni successivi. Nel 2019 vengono ammesse alla Civica scuola di teatro Paolo Grassi a Milano, dove inizia il loro percorso con la danza. Nella scuola studiano con danzatori come Francisco Sedeno, Carlotta Zamparo, Ariella Vidach, Biagio Caravano, Emanuela Tagliavia, Giorgio Azzone, Davide Montagna, Paola Lattanzi e Maria Consagra. Si diplomano a luglio 2022 debuttando con “Ostinato” di Elie Tass (Ballet C de la B), sul palco di Triennale Milano. Dopo essersi diplomate continuano a formarsi nell’ambito della danza tramite laboratori, quali: “Il metodo Alphamet” di gruppo Nanou condotto da Marco Valerio Amico, “La danza Poetica” con Sosta Palmizi di Giorgio Rossi, “Le memorie del corpo” di Marco d’Agostin e workshop con Jos Baker (Peeping Tom). Parallelamente portano avanti i loro progetti coreografici e la loro ricerca sul movimento, sia come coreografe che come interpreti, adattando i loro lavori anche a spazi urbani. La poetica che stanno affinando si esprime e manifesta attraverso molteplici canali, in base all’urgenza che porta con se la scena stessa attingono dal teatro, dalle arti visive, dalla danza e dal cinema.

Partecipano a Inteatro Festival nell’edizione 2023 con Io. Tu. Io e te. Tu ed io. Noi. Loro. Noi e loro.

Myrto Krasaki

Nata ad Atene, Myrto ha studiato architettura e danza in Germania, Spagna e Portogallo. Avendo sperimentato vari modi di muoversi in luoghi diversi e con tutori e artisti diversi, la sua pratica di danza si concentra sulla creazione attraverso una costante ricerca dell’improvvisazione, dei modelli di movimento quotidiano e della relazione tra corpo e spazio.
Il suo background nella teoria e nella pratica dell’architettura espande i suoi strumenti creativi nel campo della teoria dello spazio, della sociologia e della ricerca filosofica. È interessata a comporre opere d’arte basate sulla multidisciplinarietà e sulla collaborazione internazionale con artisti di vari ambiti, commentando e analizzando i comportamenti e i modelli sociali attraverso il movimento, utilizzando riferimenti alla filosofia, alla teoria urbana e all’architettura. Nel corso della sua formazione si è laureata con un Master in architettura, ha frequentato seminari di fotografia, video-danza, architettura performativa e ha recentemente completato il FAICC (Corso Avanzato di Interpretazione e Coreografia) curato dalla Companhia Instavel di Porto, Portogallo. Lo spazio, la natura, l’ambiente sociale e politico sono le sue ispirazioni e il corpo lo strumento principale per esplorarli e sperimentarli.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2023 con Leonia

Veronica Vagnoni

Veronica Vagnoni ha iniziato a studiare danza all’età di soli 5 anni.
Approfondisce i suoi studi presso il Liceo Coreutico dell’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Si specializza come danzatrice contemporanea presso la Scuola Internazionale di Danza Contemporanea di Iwanson a Monaco. Durante questo periodo studia con insegnanti e coreografi di fama internazionale inizia a lavorare come danzatrice, insegnante e coreografa. Crea il suo primo assolo cyborg presentato nel Blackbox del teatro Gasteig.
Dopo la creazione del progetto (h)eart(h), si trasferisce in Portogallo per iniziare un altro percorso nella Companhia Instàvel con Faicc. In seguito, torna in Italia per portare in scena il risultato di due residenze artistiche al festival “Ritratti d’artista” di Ascoli Piceno. L’anno successivo è invitata come artista ospite ad aprire lo stesso festival.
Nel frattempo realizza il solo privata a “Parole in danza-io donna” di Modena.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2023 con Leonia

Masako Matsushita

Artista multidisciplinare italo-giapponese, Masako Matsushita si occupa di analisi del movimento attraverso processi di ricerca, progetti coreografici, installazioni performative e interazione comunitaria. Esplora la presenza del corpo nello spazio con l’obiettivo di generare architetture per la socializzazione attraverso i sensi, le partiture, le mappe, indagando la connessione tra cultura ed estetica, identità e tradizione, dispositivi virtuali e pratiche sensoriali.
Matteo Maffesanti regista, filmmaker e operatore teatrale nel sociale, diplomato presso il Teatro Nucleo di Ferrara. A partire dal 2012 partecipa in veste di documentarista a numerosi progetti internazionali di ricerca coreografica promossi da OperaEstate Festival Veneto. Collabora con numerosi coreografi tra i quali Marco D’Agostin, Masako Matsushita e Alessandro Sciarroni, Leone d’oro alla carriera per la danza contemporanea. Nel 2014 avviene l’importante incontro con la coreografa Silvia Gribaudi, con la quale inizia un rapporto artistico continuativo che si sviluppa in produzioni coreografiche e progetti di comunità. Nel 2019 con Silvia Gribaudi è co-autore dello spettacolo Graces e Humana Vergogna, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura. Il suo documentario 88 Giorni nelle farm Australiane, una ricerca sulla nuova migrazione giovanile italiana in Australia, viene proiettato presso la biblioteca del Senato della Repubblica Italiana e ottiene numerosi riconoscimenti a festival nazionali e internazionali. Nel 2021 realizza il documentario Doam tratto dal progetto Diary of a Move di Masako Matsushita, un’opera distribuita dal Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione Internazionale Italiana. Nello stesso anno collabora con l’Istituto Italiano di Cultura di Mosca al progetto dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Coreografie del tempo, un’indagine in sei tappe, a cura di Susanne Franco. Nel 2022, in occasione del decimo anno della performance Folk-s di Alessandro Sciarroni, presenta il documentario Will you still love me tomorrow? al festival Bolzano Danza 2022. Nello stesso anno realizza per Fondation Cartier pour l’Art Contemporain, in collaborazione con Triennale Milano, il video della performance Voci da Mondo Reale, diretta dal compositore e musicista Alexis Paul in collaborazione con Alessandro Sciarroni. In qualità di regista nel 2023 realizza con il collettivo Elevator Bunker la performance Delivery, una produzione Zebra Cultural Zoo in co-produzione con il Festival Danza in Rete – Teatro Comunale città di Vicenza, con il sostegno del CSC di Bassano del Grappa e La Corte Ospitale di Rubiera.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2023 con Scarto

Simone Donati

Simone Donati si diploma nel 2014 alla Rambert School of Ballet and Contemporary Dance di Londra ottenendo un Bachelor of Arts con First Class Honours. Lavora poi con importanti compagnie e coreografi della scena come Balletboyz, Protein Dance, Russell Maliphant, Contact Dance Company, Mir Dance Company, B’cause Dance Company, Richard Chappell Dance, eseguendo lavori di Ivan Pérez, Javier De Frutos, Russell Maliphant, Ivgi & Greben, Antonin Comestaz, Roy Assaf, Fabio Liberti, Giuseppe Spota, Maura Morales, Luca Silvestrini, Pontus Lidberg, Liam Scarlett e altri. Simone inizia a coreografare nel 2012 alla Rambert School e alcune sue creazioni sono state rappresentate al Lilian Baylis studio, al Linbury theatre, al Cloud Dance Festival di Londra, al Teatro Bonci, all’Inteatro Festival di Marche Teatro e al Musiktheater Im Revier in occasione della serata #EmbraceYourself della MIR Dance Company. È uno dei vincitori del bando residenze Oriente Occidente 2023. Fin dall’inizio della sua carriera, si concentra sull’insegnamento a danzatori pre-professionisti e professionisti, tenendo lezioni e workshop che includono floorwork, contact, improvvisazione, release e approfondimenti sulla ricerca coreografica e sull’anatomia. Senza concentrarsi solo sull’estetica, l’intento di Simone è quello di privilegiare la comunicazione di un messaggio o l’analisi di un argomento e di affrontare temi in cui gli spettatori possano vivere un’esperienza insieme agli interpreti, ponendosi domande su se stessi in relazione all’argomento trattato o addirittura essendo parte integrante dell’esperienza. Queste sono alcune delle organizzazioni/istituzioni per cui ha tenuto lezioni e workshop: Ballet am Rhein Dusseldorf, Mir Dance Company Gelsenkirchen, Rambert School – Trinity Laban – DanceWorks – The Place – Santa Barbara University – Alberta Ballet di Calgary – Ateneo Danza summer course – Agora coaching project – Centro ArteMente – Balletboyz company e Balletboyz Dancers course – DanzarTeatro Padova, Luz Siedlce, the Evening Space Malta, YGP Italy e altri. Durante la sua permanenza a Londra, Simone ha partecipato e contribuito allo sviluppo di progetti di danza inclusiva come “Dance Together”, “Richmond Project” e “Parkinson’s Can Dance”, aiutando le persone affette da disabilità a connettersi con la danza e il movimento. Simone è il creatore e direttore artistico di Indomita e co-direttore artistico di Atmo Music Productions.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2023 con I Am A Problem e Cashapona

Olivier De Sagazan

Formatosi originariamente come biologo, Olivier de Sagazan si è dedicato alla pittura e alla scultura con l’idea sempre presente di mettere in discussione la vita organica.
Dalla passione di dare vita alla materia è nata l’idea di ricoprire di creta il proprio corpo per osservare l’“oggetto” che ne deriva.
Da oltre 20 anni ha sviluppato una pratica ibrida che integra pittura, fotografia, scultura e performance.
Il suo lavoro performativo è all’origine di numerose collaborazioni con artisti del campo della moda, del cinema e della musica.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2022 con Trasfiguration

Liv Ferracchiati

Liv Ferracchiati è un autore e regista italiano. Debutta nel 2013 con la sua prima scrittura e regia, Pulp Hamlet. Nel 2015 fonda la compagnia teatrale The Baby Walk e inizia a scrivere e dirigere la Trilogia dell’identità, sui temi transgender: Peter Pan guarda sotto le gonne (Capitolo I) (spettacolo premiato al Premio Nazionale Giovani Realtà del Teatro), Stabat Mater (Capitolo II, 2017) con cui vince il Premio Hystrio Nuove scritture di Scena 2017, Un eschimese in Amazzonia (Capitolo III), vincitore del Premio Scenario 2017. Alla Biennale di Teatro 2020, una menzione speciale è stata attribuita dalla giuria a La tragedia è finita, Platonov, sua riscrittura dell’omonimo testo di Anton Cechov. È tra gli autori selezionati a partecipare all’edizione speciale École des Maîtres 2020, dedicata ai drammaturghi europei.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2022 con Uno spettacolo di fantascienza

Jaha Koo

Jaha Koo è un performer e compositore sud-coreano di base a Ghent. La sua pratica artistica multidisciplinare intreccia creazioni musicali, video, testi e installazioni da lui realizzate.
Performance e spettacoli tessono insieme politica, storia e racconto autobiografico, Koo costruisce un universo che tenta di rompere con la tradizione e le censure imposte dallo strapotere del canone occidentale.
Il tragico impatto del passato sulle vite si rivela anche nelle crepe del confucianesimo moderno, ideologia che continua a definire il sistema morale del paese, il modo di vivere e le relazioni sociali tra le generazioni nella Corea del Sud

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2022 con Lolling and Rolling e Cuckoo

Claudia Caldarano

Claudia Caldarano è coreografa, regista, attrice e danzatrice.
Si diploma come attrice alla Paolo Grassi (2010), e in “Incisione Grafica d’Arte” al Bisonte (2017). Frequenta la Biennale College Danza (2013 e 2015) e il corso di “Assistente Coreografo” con Micha e Marina Van Hoecke (2006).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2022 con Piano solo Corpo solo