Zoopsie comedi

La grande tradizione del Music Hall all francese rivista e corretta da 16 danzatori che ruotano, in una fantasmagorica scenografia, intorno a storia d’amore e di morte, introducendo lo spettatore in mondi completamente diversi tra loro: dalla corrida alla magia dal tango ai panorami metropolitani.

Festival 1986Beau Geste_Lolita Danse

Allegro, vivace mais pas trop

Tre giovani danzatrici creano uno spettacolo ambiguo ed intenso allo stesso tempo: tre donne si offrono agli sguardi di un fantomatico pubblico maschile.
Aggressività e sottomissione, ironia e gelosia si sviluppano senza interruzione e senza reticenze sulla sensibilità femminile.

con adriana borriello, nouchka ovtchinnikoff, clelia moretti

Festival 1986Adriana Borriello

Se San Sebastiano sapesse

Considerato spettacolo manifesto di Tam Teatromusica, a distanza di anni dalla sua creazione continua ad essere richiesto e presentato. Qui il corpo del Santo è sostituito da un violoncello che l’interprete/autore trafigge poco a poco servendosi di una serie di sottili bacchette di legno. Dopo averle usate come archetti per produrre sonorità esse vengono conficcate nelle effe del violoncello o tra le corde stesse in un crescendo di tensione e drammatica fusione tra il “corpo” della vittima e quello del suo carnefice. Le frecce che si moltiplicano nelle mani del solista finiscono per colpire la cassa-corpo dello strumento. Il suono gradatamente si trasforma assumendo toni di differente intensità. L’azione teatro musicale è pervasa di ironia e pathos saldamente uniti tra loro.

con pierangela allegro, laurent dupont, michele sambin

Festival 1986TAM Teatro Musica

Dell’anima dell’arco

I suoni sono prodotti da due violini e un violoncello amplificati. I corpi sono di due uomini e una donna. Il dispositivo scenografico, semplicissimo ed efficace ad un tempo, consente di far apparire e scomparire porzioni di corpo. Il suono (registrato e trattato) del violino di Paganini e la figura stessa dell’artista, un misto di virtuosismo e parossismo, sono stati fonte di ispirazione. Elementi in grado di creare un contrasto e un’ambigua profondità all’interno dell’opera, contribuendo a moltiplicare i piani del contrappunto, visivo e sonoro. Il ritmo che segna l’apparire e lo scomparire degli elementi è come un flusso continuo che scorre sempre uguale. Essendo i giochi possibili infiniti, la scelta è stata lavorare sul contrappunto: a una porzione di corpo che lentamente sorge e si mostra, ne corrisponde un altro che si scioglie fino a scomparire. In questo lavoro sulla musicalità della presenza e dell’assenza, nella ricerca di un’esattezza che rendesse la morbidezza del movimento, abbiamo scoperto di produrre immagini simili a certe rappresentazioni iconografiche neoclassiche. Ingres è diventato ben presto fonte di ispirazione per alcune soluzioni formali.

con pierangela allegro, laurent dupont, michele sambin

Festival 1986TAM Teatro Musica

Santa Sofia

Uno spettacolo di estrema intensità: un teatro di parabola che si situa aldilà della cultura facendo esplodere il mondo.
Uno spettacolo di profondo impatto emotivo.

con chiara guidi, claudia manikon, elisa bartolini, paolo guidi, romeo castellucci, savino paradiso

Festival 1986Socìetas Raffaello Sanzio

The Chinese

Una sorta di commedia dell’arte all’americana.
Due storie diverse: un uomo d’affari cinese fugge dai suoi guardiani e vaga per New York finché muore tra le braccia di una prostituta.
Dall’altra parte, ma sulla stessa scena, un regista teatrale sviluppa questa storia in uno spettacolo, utilizzando le cronache dei giornali, un’attrice, sua figlia, una suonatrice di fisarmonica ed un attore apprendista, con un gran finale a sorpresa.

con peter berg, agnes santa, peter halasz, cora fisher, tony nunziata, maryann livchak

Festival 1986Love Theatre

Tufo

Con sottile ironia i danzatori di Sosta Palmizi ci raccontano i miti primordiali del genere umano con una danza fatta soprattutto di capacità espressiva e di emozioni.
Un lavoro collettivo dove ci si può riconciliare con la natura umana.

con giorgio rossi, raffaella giordano, roberto cocconi, roberto castello, francesca bertolli

Festival 1986Sosta Palmizi

Stoeprand

Un’esperienza unica, intensa: i ricordi di una vita passata, espressi sul bordo del marciapiede da un uomo di mezza età, i suoi amori, il suo passato infantile, le sue considerazioni sul mondo attraverso le lettere al suo amico David.
Il marciapiede è presente in scena in tutta la sua onnipotenza e tutta la sua desolazione, si anima di volta in volta, eruttando dalle sue fogne brandelli di umanità, gettando pietre, facendo esplodere le piastrelle di cui è fatto.
Sul bordo del marciapiede si vive al limite del sogno e della realtà, in un’atmosfera da vera, grande poesia.

con gerard pillen, enny verhaak, magda corsten, henk van loenen, krisna borgers

Festival 1986Studio Hinderik