Compagnia Monica Francia

Monica Francia, cresciuta negli stimoli della danza di avanguardia di New York alla fine degli anni Settanta, decide di intraprendere un percorso originale di ricerca nell’ambito della Danza contemporanea italiana.
Dal 1981, anno in cui fonda a Ravenna il gruppo teatrale Linea Maginot,fino al 1987 si dedica alla ricerca e alla creazione di eventi danzati solitari. Nel 1987 esce con la produzione Solo in occasione della rassegna “Le forze morbide” al teatro Petrella di Longiano. Nel dicembre 1988 vince il primo premio al “Concorso Internazionale di Cagliari” nella categoria ‘Assoli’. Successivamente inventa la Compagnia Monica Francia e crea lo spettacolo Effemeridi. Nell’estate dell”89 un duetto tratto dalla nuova produzione vince il premio per la migliore coreografia al “Festival Internazionale di Vienna”. Nell’aprile 1990 partecipa a Parigi al concorso internazionale di coreografia “Prix Volinine” vincendo il quarto premio per la coreografia e il primo premio per la migliore interpretazione. In collaborazione con il Comune di Ravenna e Tir Danza produce Il Profumo del Respiro che viene rappresentato in prima nazionale al Teatro Rasi di Ravenna nell’aprile ’91. Con questa produzione vince il “Concorso Europeo Les Pépinières”. Nel ’92 è impegnata come danzatrice nella coreografia di Tery Weikel Brevi ritratti nel vento. Nel 1993 viene prodotta dal “Festival Internazionale di Santarcangelo” con il suo nuovo progetto L’uomo Coriandolo in collaborazione con la regista e video-maker Maria Martinelli. Vince il “Premio Ricordi” per la migliore sceneggiatura Video-Danza sezione speciale del ‘Coreografo Elettronico’. Nel gennaio 1994 esce con la produzione per quattro attori-danzatori dal titolo Fragole e Sangue che, vincendo il “Concorso Iceberg”, partecipa alla “Biennale Giovani 1994 a Lisbona. Nel dicembre 1994 lavora su di una creazione per ’5 attori e Francesca’ dal titolo: Collera Incollata Al Cuore. Nel marzo ’95 è impegnata come danzatrice nello spettacolo Ferita di Andrea Adriatico. Nell’aprile 1995 collabora come coreografa con Ermanna Montanari per lo spettacoloIppolito di Ravenna Teatro. Nell’estate ’96 produce la videocreazione Elogio del Lento Presente.
Nel ’97 lavora sul progetto di visione per quadri Ritratti che vince il “Premio Danza & Danza 97/98″. Nel gennaio del ’98 produce Oracolo Rituale in collaborazione con Ravenna Teatro e Accademia Perduta-Romagna Teatri. Nel 1999 viene scelta con lo spettacolo Ritratti.Versione 1.1 per rappresentare l¹Italia nel progetto “TransDanse Europe2000″ in turné nei più importanti Festivals Europei: Avignone (F), Bergen (NO), Praga (CZ), Bruxelles (B), Bologna (I), Helsinki (FIN), Reykjavik (ISL). Due nuove produzioni per il 2001: Regina su commissione di Carolyn Carlson (direttrice artistica della Biennale di Venezia-Settore Danza) e Cerimonia. Viaggio errante verso Shakespeare in 3 siti e 7 quadri commissionato da Ravenna Festival. Debutta in aprile 2002 a Milano il primo studio della nuova produzione della compagnia Un cuore così bianco. Nel 2002 chiude l’esperienza della Compagnia Monica Francia e inizia a produrre, per l’Associazione Artipigri, Memorie di M (2003) e Dèjà Vù (2004). Nel 2003 vince il premio “Hesperia”. Nel 1994 fonda l’Associazione Cantieri, che promuove e stimola lo sviluppo di una cultura originale sulla Danza Urbana e di Ricerca. I progetti più importanti presentati da Cantieri sono dal 1996 il Festival Lavori in Pelle – Vetrina della Giovane Danza d’Autore nel Comune di Alfonsine (RA) e dal 1999 il Festival di Danza Urbana Ammutinamenti a Ravenna. La presenza continuata sul territorio e il modello di progettazione di questi interventi originali, ha creato il terreno fertile per poter apprezzare una Danza di Ricerca originale, ha fatto crescere nei giovani l’esigenza di creare e fondare gruppi di lavoro e ha impostato le basi perché si possa guardare ed apprezzare la Danza d’Autore e di Ricerca con grande apertura e senza i pregiudizi che di solito obbligano lo sguardo sulla Danza in Italia.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Ritratti

Mladinsko Theatre

Mladinsko Theatre è stato fondato a Lubiana nel 1955 come il primo teatro professionale per bambini e giovani in Slovenia. È situato nel Baraga Seminary, costruito dall’architetto Jože Plečnik nel centro di Lubiana. Negli anni ’80 divenne un centro di ricerca teatrale e teatro politicamente impegnato. È noto per una vasta gamma di poetiche innovative di registi diversi e un’energia d’insieme, un approccio simile a quello di Peter Brook alla recitazione, con un laboratorio di ricerca teatrale per attori, registi, coreografi e musicisti per la ricerca, lo sviluppo e la creazione.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Daklica in Kontrabas

Muzeum

Fondato nel novembre del 1993 come Teatro MUZEUM con la sua prima produzione Cricket in the Fist, l’organizzazione non governativa Muzeum Institute è stata formalmente fondata nel 1996. Muzeum Institute è un centro di ricerca per nuove iniziative in vari campi delle arti contemporanee (teatro, danza, arti visive, design, architettura, letteratura, musica) che si traducono in arti dello spettacolo – teatro. L’Istituto Muzeum ha coordinato diverse iniziative e collaborato a progetti internazionali di networking in varie discipline artistiche. Attraverso queste intense attività, l’organizzazione ha acquisito preziose esperienze internazionali e ha consolidato la sua rete di numerose istituzioni culturali nazionali e internazionali.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Daklica in Kontrabas

Neander

Neander è una premiata compagnia di teatro fisico di fama mondiale, con la direzione artistica di Kristján Ingimarsson, attore e regista islandese, acclamata dalla critica. La caratteristica delle produzioni della Neander è la loro espressione fisica quasi illimitata e la curiosità senza fine.
Fondata nel 1998, Neander ha prodotto:
MORPH (2017) in collaborazione con Aarhus Theatre, AIRPORT (2015) in collaborazione con REPUBLIQUE, BLAM! (2012), Fools Of The World Unite (2011), Big Wheel Café (2010), CREATURE (2008), The Savior (2007), My Head (con Paolo Nani, 2006), Blow Job (2005), The Art of Morire (con Paolo Nani, 2003), Poodle (2000) e Mike Attack (1998).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Mike Attack

Jean-François Duroure

Jean-François Duroure ha iniziato a ballare all’età di 14 anni con Dominique Bagouet, Odile Duboc e Josette Baiz. È entrato a far parte del CNDC di Angers all’età di 16 anni ed è diventato danzatore nella compagnia di Viola Farber. Grazie a una borsa di studio del Ministero della Cultura, studia a New York con Merce Cunningham.
Crea con Mathilde Monnier crea Pudique Acide ed Extasis, che fa conoscere i due coreografi a livello internazionale. A 19 anni, Pina Bausch lo assume al Tanztheater di Wuppertal, dove diviene l’interprete del suo enorme repertorio.
All’età di 22 anni, crea la sua struttura e inizia a esplorare tutti i campi della creazione coreografica, sviluppando un insegnamento personale basato sullo studio del movimento, le sue dinamiche, la sua qualità e sulla presenza scenica necessaria, e alla relazione della danza con tutte le altre arti e in particolare quella della musica.
Nel 2001, è diventato coreografo responsabile degli studi coreografici presso il Conservatoire Cité de la Dance e Music di Strasburgo, dove ha sostenuto una danza di improvvisazione e creazione individuale come espressione dell’interiorità umana.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con What are you doing here?

Francesca Amat

Francesca Amat, artista poliedrica, si muove attraverso vari linguaggi intersecando l’arte visiva con il teatro musicale e la performance. Numerose le collaborazioni con altri artisti, tra cui Alberto Casiraghi (edizioni Pulcinoelefante), Alda Merini, Bruno Tognolini. Alla propria attività di ricerca affianca l’attività pedagogica insegnando in numerose scuole dell’infanzia e primaria, carceri e centri diurni e partecipando a Festival in Italia e all’estero. Parallelamente conduce corsi di formazione per insegnanti ed educatori e workshop all’Università Bicocca di Milano. Ha pubblicato disegni con Franco Cosimo Panini Ragazzi (Radici), Sinnos Edizioni (Il raggio sottile), Edizioni Pulcino Elefante, Campanotto, Edizioni la Vita Felice. Sue opere e installazioni d’arte visiva sono state ospitate in mostre e festival in Italia e all’estero. Nel 2010 ha fondato L’Atelier del Vento che promuove corsi e laboratori di arte visiva e performativa.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Dentro e fuori

Beat ’72

Il Beat ’72 fu uno dei primi centri teatrali di ricerca dedicato al teatro e alla poesia e ad altre rappresentazioni artistiche, tuttora attivo e in pieno sviluppo, istituito a Roma nel 1964 nei locali di via Belli per intraprendenza di Ulisse Benedetti che ne assunse la direzione per gli anni a seguire. Tra gli artisti che lavorarono e si esibirono al Beat 72 figurano Carmelo Bene, Franco Molé, Cosimo Cinieri, Otello Sarzi. Negli anni a seguire il centro di ricerca organizzerà manifestazioni culturali, festival e rassegne, fornendo in primo luogo promozione e sostegno a un’infinità di artisti tra cui Memè Perlini, Giuliano Vasilicò, Bruno Mazzali, Valentino Orfeo, Simone Carella, Mario Romano, Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari, Paolo Bologna, Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Ennio Fantastichini, Roberto Benigni, Mario Martone, Claudio Boccaccini.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Break my heart e del 1999 con Il linguaggio della montagna

Jérôme Bel

Jérôme Bel, coreografo e regista francese, vive a Parigi e lavora a livello internazionale. L’insieme della sua opera coreografica si pone in osservazione delle convenzioni dello spettacolo, analizzandolo nella sua pura materialità. Dopo gli studi al Centre National de Danse Contemporaine di Angers e varie esperienze come danzatore, ha dato vita alle sue prime creazioni, Nom donné par l’auteur (1994), Jérôme Bel (1995) e Shirtology (1997), che esplorano il grado zero della danza. Con The last performance (1998) cerca di definire un’ontologia della performance. Seguono il solo Glossolalie, scritto per lui da Myriam Gourfink, e lo spettacolo Xavier Le Roy (2000) firmato da Bel ma in realtà creato da Xavier Le Roy, indagine sulla proprietà intellettuale. The show must go on (2001) performance corale per 19 canzoni pop, dopo una tournèè mondiale entra nel repertorio della Deutsches Schauspielhaus di Amburgo. Nel 2004 è invitato a produrre uno spettacolo per il balletto dell’Opéra di Parigi, Veronique Doisneau, che apre una nuova prospettiva di lavoro con la serie di produzioni che interrogano l’esperienza e il sapere degli interpreti: Véronique Doisneau (2004), Isabel Torres (2005), Pichet Klunchun and myself (2005), Lutz Förster (2009) e Cédric Andrieux (2009). Nel corso del 2009 pubblica l’edizione multimedia su piattaforma web Catalogue raisonnè, 1994-2005. Nel 2010 mette in scena Un spectateur, pièce interpretata dallo stesso Jérôme Bel in cui ricostruisce le esperienze che lo hanno segnato come spettatore. La ricerca sulla democratizzazione della danza prosegue con Disabled Theater (2012), un lavoro con gli attori professionisti handicappati mentali del Theater Hora, e Cour d’honneur (2013), che porta in scena 14 spettatori della Corte d’Onore del Palazzo dei Papi di Avignone. Da ricordare anche 3Abschied (2010) in collaborazione con Anne Teresa De Keersmaeker a partire da Chant de la Terre di Gustav Mahler.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Jérôme Bel

Teatro dell’Archivolto

Il Teatro dell’Archivolto è diretto dal 1986 da Pina Rando e Giorgio Gallione. Fin dai suoi esordi ha operato nel settore del teatro di prosa e del teatro ragazzi con un indirizzo artistico, drammaturgico e stilistico assolutamente originale, rivolto all’inseguimento di nuovi territori e nuove forme di espressione teatrale, la cui ispirazione può essere di volta in volta la letteratura o la musica, il cinema o il fumetto, sempre e comunque nella direzione del nuovo, dell’inconsueto e dell’inedito.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Giardini d’acqua