Harry de Wit è un compositore olandese di musica sperimentale e designer di installazioni elettroacustiche.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1986 con Embodiment e del 1987 con Blanco
Archivio Digitale Inteatro Festival
Harry de Wit è un compositore olandese di musica sperimentale e designer di installazioni elettroacustiche.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1986 con Embodiment e del 1987 con Blanco
Un percorso iniziato nel 1980 e che, senza mai perdere di vista l’orizzonte internazionale, ha saputo trovare radicamento sul territorio rimettendosi continuamente in gioco: nell’impegno con i detenuti del carcere di Padova, nell’attività pedagogica con l’officina delle arti sceniche Oikos, nell’intensa programmazione del Teatro Maddalene, divenuto, nel 1995, uno spazio di produzione e condivisione culturale e artistica aperto alla città. Tam si distingue nel panorama delle arti contemporanee per il suo artigianato tecnologico dal forte impatto visionario e comunicativo.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1986 con Dell’anima dell’arco e Se San Sebastiano sapesse e del 1987 con Macchine sensibili
Compagnia creata dall’attore e regista ungherese Péter Halász, già fondatore di Squat theatre.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1986 con The Chinese
Blood Group è stata costituita nel 1980, una compagnia di donne motivate a produrre un autentico teatro di affermazione visiva e fisica. Un forte background nella danza sperimentale, nel teatro e nelle arti visive convergono in un linguaggio performativo che integra composizione, immagine, poetica e politica. ”
La loro politica artistica consisteva nel forgiare un nuovo linguaggio, il surrealismo femminista. Un modo di fare un teatro femminista molto poetico e fisicamente forte che non trattava i temi didatticamente in modo politicamente aperto, ma piuttosto una risonanza più inconscia.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1986 con Strokes of genius
Patrizio Roversi, Maurizia Giusti (in arte Siusy Blady), giovani artisti di strada con esperienze di animazione teatrale nelle colonie estive bolognesi, inaugurano presso il Circolo Arci Pavese in via del Pratello il “Gran Pavese Varietà”, spettacolo di cabaret dalla comicità surreale e nuova. Del nucleo base fanno parte anche Eraldo Turra e Luciano Manzalini (i Gemelli Ruggeri, provenienti dall’esperienza del Teatro Tro), Stefano Bicocchi (Vito) e Olga Durano. Freak Antoni, in uscita dagli Skiantos, sarà presente nei panni del cabarettista solitario. Il “Gran Pavese” assurgerà a fama nazionale, oltre che per l’esordio di tanti comici e dilettanti allo sbaraglio, per una buffa scuola di strip-tease, tenuta dall’ex ballerina del “Crazy Horse” Dodo d’Hambourg.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 1986 con Gran Pavese dell’Est
Giorgio Barberio Corsetti è un attore teatrale, regista teatrale e drammaturgo italiano.
È tra i rappresentanti principali del teatro di ricerca in Italia.
Nel 1976 fonda La Gaia Scienza, compagnia che prende il nome dal saggio su Nietzsche e Laforgue con cui nel 1975 si è diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”. Dopo diversi allestimenti di successo, e un ultimo spettacolo nel 1984, Cuori strappati, la compagnia si scioglie. Nello stesso anno nasce il gruppo con il nome del regista che presenta alla Biennale di Venezia Il ladro di anime.
Barberio Corsetti sperimenta un nuovo linguaggio teatrale caratterizzato dalla proiezione di video che segnano la “punteggiatura” drammaturgia dei suoi spettacoli. Una ricerca che appassiona e incuriosisce il pubblico e convince la critica.
Su questi canoni si sviluppa una trilogia: Prologo a Diario segreto contraffatto (1985), Correva come un lungo segno bianco (1986) e La camera astratta (1987 – pièce che vince il Premio UBU per il videoteatro) allestita in prima assoluta a documenta 8 di Kassel prima di una acclamata tournée internazionale.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione Expo Teatro Italia 1986 con Diario segreto contraffatto, del 1988 con Descrizione di una battaglia, del 1989 con Durante la costruzione della Muraglia Cinese e del 1991 con Il giardino delle delizie
Fabrizio Monteverde è un coreografo italiano.
Del 1985 è La Boule de neige una coreografia danzata allora dalla compagnia Baltica e selezionata all’interno del Progetto Ric.Ci per essere riportata in scena a partire dal 2013. Autore nel 1986 della piece Pallida Duna ispirata ad un racconto di Ionesco che ottenne un buon successo di critica. Per la Compagnia giovanile ‘Junior Balletto di Toscana’ produce Coppélia. Nel 1989 è la volta di Giulietta e Romeo, riportando sul palcoscenico la nota tragedia di William Shakespeare dal punto di vista di Giulietta che incarna perfettamente il filone italiano del neoclassicismo.
Nel 1996 vince il premio “Gino Tani” e il premio “Danza & Danza” come miglior coreografo italiano.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione Expo Teatro Italia 1986 con Bagni acerbi
Enzo Cosimi, danzatore e coreografo tra i più autorevoli della coreografia contemporanea italiana, ha iniziato gli studi di danza classica e moderna nella sua città natale per poi perfezionarsi al Centro Mudra creato da Maurice Béjart a Bruxelles e successivamente a New York, presso il Merce Cunningham Dance Studio. Tornato in Italia al principio degli anni Ottanta si afferma subito con una prima creazione Calore (1982) che lo proietta ai vertici dela giovae danza italiana, e crea una sua compagnia Occhèsc. Coreografo ospite per il Teatro Alla Scala di Milano e del Teatro Comunale di Firenze, firma nel tempo con la sua Compagnia produzioni per il Teatro Comunale di Ferrara, Biennale di Venezia, RED Reggio Emilia danza, Teatro Ponchielli di Cremona, Auditorium – Parco della Musica di Roma, Festival RomaEuropa, Museo di Arte contemporanea Arken di Copenachen, Centre Pompidou e altre importanti realtà culturali italiane e internazionali. Collabora con personaggi d’eccezione tra i quali Miuccia Prada, Luigi Veronesi, Richie Hawtin, Giorgio Cattani, Aldo Tilocca, Louis Bacalov, Aldo Busi, Luca Spagnoletti, Daniela Dal Cin, Robert Lippok e Fabrizio Plessi con il quale crea Sciame, primo lavoro di video danza italiano. Nel 2006 firma la regia e la coreografia della Cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, protagonista l’étoile Roberto Bolle e 250 interpreti. Nel marzo 2012 viene riallestito Calore, primo lavoro di Enzo Cosimi all’interno del Progetto RIC.CI. a cura di Marinella Guatterini. Sempre nel 2012 crea una coreografia per l’Accademia Nazionale di Danza e per la Scuola Civica Paolo Grassi di Milano. Nella sua carriera, mette a segno con la sua Compagnia più di una trentina di produzioni, tra cui Welcome to my world – creazione 2012 presentata a Maggio 2014 alla NID piattaforma della danza italiana a Pisa Nel giugno 2014 presenta alla Biennale di Venezia la nuova creazione Sopra di me il diluvio. Le creazioni della Compagnia Enzo Cosimi sono state rappresentate negli anni nei maggiori Teatri e Festival italiani, e portate in tournée in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, ex Jugoslavia, Austria, Svizzera, Grecia, Danimarca, Stati Uniti, (DTW di New York, Charleston, Spoleto-USA), Perù, Australia, India. Nel 2009 crea le coreografie per il film Lo Spazio Bianco, regia di Francesca Comencini, presentato alla 66ma Mostra del Cinema di Venezia.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione Expo Teatro Italia 1986 con La fabbrica tenebrosa del corpo
Donatella Capraro e Marcello Parisi, fondatori e coreografi del gruppo, hanno il merito di creare una danza ricca di atmosfere profonde con movimenti fluidi, estrosi e poetici, legati alla realtà contemporanea.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione Expo Teatro Italia 1986 con Il pozzo degli angeli, Cavalcata e Humi procumbere