Al Darawish

Una delle realtà più singolari ed estrose dell’attuale panorama musicale internazionale, una musica che è una amalgama di esperienze diverse, dalla musica tradizionale della Palestina a quella popolare del sud Italia e della Grecia. Nove musicisti per l’Intifada che attraverso una originale ricerca sonora, attuata con l’impiego di strumenti tipici dei singoli paesi di provenienza come la fisarmonica, il bouzouki, il darbouka ed il cifteli, raccontano di libertà, di guerra e di speranza.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995

Le voci atroci

Cinque voci disposte a tutto alla ricerca delle varie possibilità espressive che la voce può offrire se coniugata alle risorse fonetiche della bocca.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995

Gianni Ippoliti

Gianni Ippoliti è un conduttore televisivo, attore e scrittore italiano.
La sua carriera in tv ebbe inizio su Rete 1, quando nel 1977 fece parte del cast di Piccolo Slam con Stefania Rotolo e Sammy Barbot e dopo, nel 1983, come inviato nel programma Fresco Fresco di Maria Teresa Ruta. Nel 1988, debuttò ufficialmente come conduttore con Provini (una rassegna di dilettanti allo sbaraglio) in onda su Italia 1, qualche anno prima Ippoliti stesso fece e condusse lo stesso programma sull’emittente locale romana GBR.
Si mette poi in luce con Dibattito! del 1988, un programma nel quale era moderatore di una tavola rotonda di perfetti sconosciuti dalla quale emergeranno personaggi quali Luca Laurenti e Sonia Grey. Nel 1989 realizza Grandi sceneggiati, programma dedicato alle parodie di libri famosi. Seguono gli speciali Perché ha vinto Anna Oxa? e Perché hanno vinto i Pooh?, andati in onda prima delle vittorie di questi artisti al Festival di Sanremo. Seguono i programmi CapolineaScene da un matrimonio (condotto da Davide Mengacci), FestivalbaroNon è mai troppo tardiC’era una volta FluffQ come cultura e Temp’estivo.
Nei primi anni novanta crea un nuovo “format” per la Rai, che va in onda per la prima volta nel 1991 all’interno del programma La Vela d’oro e successivamente riproposto per un intero anno all’interno del programma domenicale Girone all’italiana, condotto da Andrea Barbato. Il format era praticamente identico al game show Soliti ignoti – Identità nascoste, condotto da Fabrizio Frizzi nell’access prime time dal 2007 al 2012, che nel 1991 lo stesso Frizzi era tra i concorrenti del gioco. Nel 2007 la Rai ha acquistato i diritti per la riproduzione televisiva del programma Soliti ignoti – Identità nascoste dalla società olandese Endemol, controllata dalla spagnola Telefónica, pur possedendo già i diritti per l’identico format creato anni prima da Gianni Ippoliti: infatti, come consuetudine in quegli anni, i diritti dei programmi creati per la Rai non appartenevano ai singoli autori ma alla società di Viale Mazzini.
Nel 1979 fa parte del duo di disco music Craabs insieme alla modella e cantante belga Danielle Devred, creato, dopo il successo globale del gruppo Easy going e di Vivien Vee, dalla mente fervida e geniale di Giancarlo Meo non senza il contributo musicale essenziale del compositore e arrangiatore Claudio Simonetti. Con i Craabs ha inciso 2 dischi nel 1979 sotto l’etichetta Banana records: Let’s go dancing/È da sempre e Let’s go dancing/Give me a break insieme a Vivien Vee. Con l’etichetta Sugar ha inciso il singolo Papà insieme a Mino Reitano, che divenne la sigla del dopofestival del 1993. Nel 1997 ha condotto Italiani nel mondo, e nel 1998 La Befana vien di notte, in onda su Rai 2. Nel 2002 fa alcune incursioni al Festival di Sanremo con divagazioni surreali, e realizza brevi pillole durante i Mondiali di calcio. Nel gennaio 2005 partecipa come concorrente allo show del sabato sera Ballando con le stelle.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Il Bene supremo, La lettera e A-mare il teatro

Stefano Meldolesi

Stefano Meldolesi si è dedicato dal 1988 all’ideazione e realizzazione di documenti audiovisivi. Il suo lavoro è incentrato sul ritratto: il poeta Franco Scataglini, le donne del carcere di San Vittore a Milano, gli utenti del centro di salute mentale di Ancona, i rifugiati del campo profughi palestinese Bourj el-Barajneh di Beirut, i partigiani nelle Marche durante il secondo conflitto mondiale. Meldolesi sollecita i protagonisti al racconto per far emergere, tra sguardo parola espressione, l’unicità e la
qualità del carattere dei suoi interlocutori. Tra i suoi lavori: “Esplumeor” (1995), “Stella vermiglia” (1995), “Non proprio un viaggio un luogo” (1998), “Impronte” (2000), “Chissàchisiamo” (2002), “Sala Marocco” (2002), “Dove le radici” (2004), Ruth Pantanetti” (2004), “Walkiria” (2005), “La parte giusta” (2007).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Stella vermiglia

Renata Palminiello

Ha lavorato come attrice con il belga THIERRY SALMON in alcuni dei progetti da lui realizzati in Italia e all’estero: le Premesse alle Troiane, nel ruolo di Cassandra, a La signorina Else nel 1987, poi – nel ruolo di Andromaca – nei tre studi europei che hanno portato alla creazione de Le Troiane (Premio UBU come miglior spettacolo dell’anno 1988-89); un anno dopo Des passions, nel ruolo di Varvara Petrovna Stavroniga, percorso drammaturgico sui Demoni di Dostoevskij ( lo spettacolo e’ stato rappresentato anche in Russia ed e’ stato creato, come Le Troiane, da un gruppo di attori internazionale) e infine Faustae tabulae, progetto di commistione tra diverse discipline artistiche. Ha collaborato con Thierry Salmon come assistente anche in alcuni seminari di formazione e nel progetto Autour du Public con gli allievi della scuola Paolo Grassi di Milano e dell’Insas (Belgio).
Ha lavorato inoltre come attrice con Luca Ronconi (Besucher di B, Strass), Mario Martone (Riccardo secondo di Shakespeare), Franco Però (Ritsos), Piero Maccarinelli (Rosso Di San Secondo e Rosanero di R. Cavosi), Gabriele Lavia (Platonov di Cecov-Frein), Roxana Silbert, con Letizia Quintavalla e Bruno Stori (Buchner di Dio, Kieslovski e su tre drammi brevi per Il dottor Cecov). Ha lavorato come assistente per lo stesso Lavia, per il francese Patric Guinond (per la realizzazione di Il nipote di Wittengstein T. Bernhard) e per Daniele Abbado (Così fan tutte di Mozart.)

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Non solo per me

Laboratorio Nove

Scuola di Teatro di Sesto Fiorentino.
La storia del LaboratorioNove non è fatta di posizioni da difendere, ma di continui e coraggiosi mutamenti di rotta frutto della volontà di proseguire la crescita e il cammino. In questa stagione LaboratorioNove sceglie di rimettersi ancora una volta in gioco, moltiplicando le energie e aprendo ad altre due realtà con le quali nel tempo si è consolidata una comunanza di intenti pur nella diversità di percorsi: Murmuris, compagnia residente al Teatro Cantiere Florida e Il Vivaio del Malcantone. Tre realtà differenti che arricchiranno una proposta comune articolata in tre spazi diversi per collocazione e vocazione.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Non solo per me

Ruggero Cappuccio

Ruggero Cappuccio è uno scrittore e regista italiano.
Pubblica le sue opere con Feltrinelli, Einaudi e Sellerio.
Nel 2016 esce La prima luce di Neruda. Con Fuoco su Napoli (Feltrinelli) vince il premio come migliore libro italiano dell’anno 2011; il premio Vittorini, Il premio Napoli edizione 2011. Il romanzo esce in Spagna con il titolo di Fuego sobre Napoles a cura dell’editore Siruela.
Con il romanzo La notte dei due silenzi (Sellerio) è finalista al Premio Strega edizione 2008.
Dirige numerose opere liriche per Il Festival di Salisburgo, Teatro alla Scala di Milano, Teatro dell’Opera di Roma, con la Direzione d’orchestra di Riccardo Muti, Pinchas Steinberg, Bruno Campanella, Boris Brott.
Per il Tg3 Linea notte cura uno spazio dedicato alla letteratura, cinema e teatro.
Sceneggiatore del film Paolo Borsellino Essendo Stato in onda su Rai 1 e Rai Storia. Regista del film Examleto con Roberto Herlitzka in onda su Rai 5. Co-sceneggiatore di Veleni regia Nadia Baldi con Vincenzo Amato, Tosca d’Aquino, Lello Arena, Roberto Herlitzka; sceneggiatore e regista di Rien Va con Roberto Herlitzka, Chiara Muti e Lello Arena. Sceneggiatore e regista dei film Il Sorriso dell’ultima notte con Chiara Muti, Gea Martire, Giovanni Esposito, Claudio di Palma e Ciro Damiano. Sceneggiatore e regista dei film Lighea o i silenzi della memoria con Roberto Herlitzka e Claudio di Palma. Sceneggiatore e regista dei film per il teatro Shakespea Re di Napoli con Lello Arena e Claudio di Palma.
Nel 2016 è nominato direttore artistico del NAPOLI TEATRO FESTIVAL. È stato direttore artistico di BENEVENTO CITTA’ SPETTACOLO, dei Progetti TECHNE’ e FORMART finanziati dal Ministero del Lavoro, Dal 2011 al 2016 è direttore del Festival SEGRETI D’AUTORE.
Cura numerose regie teatrali dei suoi testi nei maggiori teatri di prosa italiani ottenendo premi e riconoscimenti di pubblico e critica.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Mai più amore per sempre

Antonio Panzuto

Pittore, scenografo, Antonio Panzuto è un artista della scena, autore di originali spettacoli teatrali abitati da oggetti e figure, azionate a vista tramite fili e contrappesi: mescolando legni e metalli, corde e tessuti, produce visioni secondo i segreti dettami di una drammaturgia pittorica che procede per affinità e corrispondenze, più che per nessi logici o narrativi.
Nel 1992 rappresenta il suo spettacolo L’Atlante delle città al Royal National Theatre di Londra. Nel 1994 si aggiudica con Balkànika di Alfredo Antonaros il 1° premio al Festival Internazionale di Lugano. Nel 2002 il Centro Cultural de Belèm di Lisbona ospita lo spettacolo Notizie Straordinarie da un Altro Pianeta e lo stesso lavoro vince il 1° Premio al Festival Internazionale di Teatro di figura di Belgrado nel 2004. Con la nuova sua produzione Chi Sei Tu? – dal Vangelo di Giovanni, per la regia di Alessandro Tognon è tra i Vincitori del Festival del Teatro Sacro di Lucca edizione 2015.
Lavora come scenografo con molti registi e Teatri Stabili Italiani.
Nel 2003 lo spettacolo Cara Professoressa, di cui cura la scenografia, prodotto dal Teatro2 di Parma, per la regia di Valerio Binasco, vince il Premio UBU.
Nel 2016 gli viene assegnato il premio “Le Maschere del Teatro” come miglior Scenografo Italiano, per lo spettacolo Il Deserto dei Tartari, prodotto del Teatro Stabile Nazionale del Veneto.
Nel 2017 crea le scene per lo spettacolo Le Avventure di numero primo di Marco Paolini, produzione Jole Film.
E’ docente di Teatro di Figura all’Accademia di Belle Arti di Verona.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1994 con Balkanika e del 1997 con Odissea, Canto per oggetti e voci

Alfredo Antonaros

Alfredo Antonaros è nato in Eritrea da una madre greco-eritrea e da padre italiano. Si è trasferito in Italia all’età di sei anni, ad Imola. A Bologna si è laureato. Per molti anni è stato direttore del Teatro Comunale di Imola e anche il più giovane direttore di teatro in Italia. Ha curato, accanto a Maurizio Scaparro, le prime tre edizioni del Carnevale di Venezia. Ha diretto, accanto a Giorgio Gaslini, tutte le edizioni di Europa Jazz Festival. Ha collaborato per molti anni ai progetti di Roberto Roversi. Dal 2000 si è occupato di comunicazione televisiva. Ha collaborato sin dall’apertura al canale televisivo Raisat Gambero Rosso Channel. È stato, nel 1984, il primo narratore italiano a porre nei suoi romanzi, editi da Feltrinelli, il tema delle radici, dell’esilio, e di una lingua da ricostruire per descrivere lo sradicamento culturale e per descrivere l’esperienza dell’emigrazione.
Come saggista si è occupato per lungo tempo dell’evoluzione storica e del ruolo sociale e culturale del cibo, della cucina e della alimentazione. Tra i suoi saggi la Storia universale del vino (Pendragon) e Una storia della moneta italiana dalla prima lira all’euro (Pendragon).
È autore di romanzi e di alcune drammaturgie, tra cui la riduzione di Brancaleone, prodotto nel 1998 dal Teatro Stabile delle Marche e di Balkanica, testo dello spettacolo vincitore del Festival Internazionale Correnti del Mediterraneo di Lugano nell’ottobre 1994. È autore di alcune sceneggiature cinematografiche tra cui Il concerto, regia di Raffaele Rago, realizzato con la partecipazione del regista Emir Kusturica, prodotto nel 2000. Sino al 2009 è stato autore e conduttore di Raisat Gambero Rosso Channel. Tra le decine di programmi realizzati per Gambero Rosso, venti puntate de Il Pappafreud (2001) condotto con Ottavio Rosati sulla psicoanalisi del cibo e nel 2006 una riduzione in chiave eno-gastronomica del Canto di Natale di Dickens per la prima volta in chiave di socioplay. Dal 2009 Antonaros ha collaborato a programmi televisivi e radiofonici della Rai.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1994 con Balkanika