Teatro delle Ariette

Il TEATRO DELLE ARIETTE associazione culturale si costituisce nel 1996 con sede nell’azienda agricola Le Ariette in località Castello di Serravalle – Valsamoggia (BO).
Nel 1997 crea e realizza a Castello di Serravalle il progetto A TEATRO NELLE CASE che negli anni successivi si allarga ai Comuni di Bazzano e Monteveglio.
Nel 2000 costruisce e inaugura, in mezzo ai campi dell’azienda agricola, il DEPOSITO ATTREZZI un edificio rurale per il teatro.
Dal 2001 diventa compagnia teatrale professionista.
Dal 2003 le attività dell’associazione sono riconosciute e sostenute dalla Regione Emilia Romagna e dalla provincia di Bologna nel quadro della L. 13.
Dal 2010 conduce le attività del LABORATORIO PERMANENTE DI PRATICA TEATRALE.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2003 con Teatro da mangiare? e Teatro di terra

Prima scatola magica: a partire da Orlando

La follia di Orlando, l’errare nel castello incantato della mente, il rapporto tra immaginario e vita quotidiana, l’incertezza del presente, la dolcezza della chanson de Roland e la crudezza della CNN, il sogno, il mito, la vita reale sono alcuni dei tanti temi ispiratori di questo spettacolo che si affida a musiche e canzoni originali scritte da Giovanna Marini e interpretate da Antonella Talamonti.

Festival 2003Adriana Borriello/Almatanz

Almatanz

La COMPAGNIA ALMATANZ nasce nel 1982, con il nome Teatro D2 e per quindici anni si e’ dedicata a progetti di teatro, danza, lirica, musica.Nel 1998 Luigi Martelletta, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma ne diventa il presidente.
Molte le produzioni di grandissimo successo, ne citiamo alcune : “Scarpette magiche” (in prima nazionale alla Fenice di Venezia e al Teatro Argentina di Roma), “Allora? Allora cosa?” un testo di Lang proposto con danza, recitazione e canto che è stato ripreso e trasmesso su Rai 1 nell’ambito della rassegna “Maratona di danza”, infine “Le corsaire” coreografia di E. Poliakov con prima nazionale al festival dei due mondi di Spoleto. Nel 2002 “Carmen” creato per l’etoilè Raffaele Paganini e la prima ballerina del teatro dell’Opera di Roma Angela Kutnestowa, nel 2007 “Sirtaki”, nel 2009 “Omaggio a Fred Astaire”, nel  2011 “Un Americano a Parigi” in collaborazione con la compagnia Nazionale, nel 2012 “Bolero” con l’interpretazione di Maria Grazia Galante.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2003 con Prima scatola magica: a partire da Orlando

Adriana Borriello

Nasce ad Avellino, dove inizia a studiare danza all’età di tre anni. Si diploma all’Accademia Nazionale di danza a Roma, al Liceo coreutico sperimentale e al Mudra di Maurice Béjart a Bruxelles, dove crea le sue prime composizioni coreografiche presentate negli spettacoli che la scuola porta in tournée. Studia e pratica il tai-chi dal 1984, dapprima a Bruxelles con il M° Kuo, poi, dal 1988 a tutt’oggi, con il M° John Shadow.
Partecipa alla fondazione del gruppo belga Rosas di Anne Teresa de Keersmaeker danzando nello spettacolo Rosas danst Rosas. Danza in Miserere di Pierre Droulers e, con lui, è co-autrice e interprete di Midi-Minuit e di Palindrome.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1986 con Allegro, vivace mais pas tropdel 1988 con Scirocco, del 1989 con Capricci e Tango, del 1990 con Studi per Le Danze, del 1999 con Tammorra e del 2003 con Prima scatola magica: a partire da Orlando

Adriana Zamboni

Laureata in Architettura, Adriana Zamboni è la referente artistica di Inteatro per i progetti dedicati all’Ambiente. Dal 1975 si occupa dell’ideazione e realizzazione di spettacoli teatrali, progetti pedagogici, animazione, mostre e installazioni, nonché produzioni video.
Dal 1989 si è occupata di Teleracconto insieme a Lucio Diana (artista-scenografo), Giacomo Verde (artista- videomaker) e la compagnia teatrale Giallo Mare Minimal Teatro di Empoli.
Dall’inizio del 1996, per circa 7 anni, ha collaborato con la Compagnia CAST di Torino ad un progetto terapeutico con il Presidio Medico Ausiliare nell’ambito della riabilitazione dei traumatizzati cranici in day-hospital, utilizzando le discipline artistiche e realizzando spettacoli teatrali con i pazienti. Ha al suo attivo numerosi allestimenti teatrali. Attualmente, la sua attività teatrale si rivolge sia ad un pubblico adulto che a bambini e ragazzi; è referente per il progetto teatro-scuola della città di Settimo Torinese con oltre 40 laboratori di teatro, video e arte.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002, 2003 e 2015 con Il Teatro della Biosphera e nell’edizione 2001 con Terra

Teatro della Biosphera

Comunicare con una metodologia semplice e accattivante, instaurare un dialogo tra comunità scientifica e pubblico, stimolare la ricerca, coinvolgere in modo nuovo. Queste e molte altre sono le finalità del Teatro della Biosphera, semisfera trasparente, capace di contenere fino a 40 spettatori, che evoca una sorta di micromondo, una serra ma anche un teatro.

Nella cornice del Teatro della Biosphera si svolgono tre azioni teatrali della durata di 30 minuti ciascuna, condotte da attori che, con l’ausilio di tecnolo- gie audio e video, trasportano il pubblico in un atmo(bio)sfera ricca di imma- gini, colori, suoni e narrazioni.

CAPITOLO 1 – LA PELLE DEL PIANETA

L’azione “La Pelle del Pianeta”, presentata per la prima volta al Festival Inteatro 2002, è un affascinante viaggio alla scoperta del valore della biodiversità, dei pericoli della “dimenticanza” e della omologazione del gusto che segue la perdita di Culture e colture locali.

“La Pelle del Pianeta” cerca di rispondere alla domanda: “Perché conservare l’agrobiodiversità?”. Una questione che mira a sviluppare negli individui la capacità di azione respon- sabile per la tutela e la conservazione delle ricchezze di ogni territorio.

CAPITOLO 2 – BIOSPHERA D’ACQUA

Il tema dell’Acqua domina visivamente e allegoricamente la seconda azione: al centro della Biosphera, immerso in una vasca circolare, un planisfero di sughero compatto; appese attorno, ampolle di vetro di varia forma, recipienti di memoria antica e moderna che contengono: acque di riparo e di tempe- sta, di profondità e di superficie, acque che sono origine, mistero, fluidità e quindi vita, sentimento.

L’Acqua, dunque, è vista come bene essenziale e risorsa limitata, ricchezza comune, ma anche elemento di divisione, di guerra. Per noi che apriamo il rubinetto e attingiamo a piacere, non è semplice comprendere l’importanza e la complessità della questione: solo la penuria estiva e il razionamento, che in alcuni casi colpiscono anche il nostro Paese, riescono a farci sentire responsabili di un essenziale “bene comune”.

CAPITOLO 3 – ENERGIA / UTOPIA

Fantasia e creatività per riflettere sugli sprechi energetici.
Nel suo terzo capitolo il Teatro della Biosphera parla di energia: energia prodotta – da centrali termiche, idroelettriche, nucleari, biomasse, eoliche, fotovoltaiche – ed energia consumata, da veicoli, case, fabbriche, elettrodomestici, per l’illuminazione e per il divertimento.
Il pubblico viene coinvolto nella progettazione di invenzioni fantastiche a basso impatto ambientale: l’automobile ad aria compressa, il frullatore a dinamo, il televisore fotovoltaico in tessuto a cristalli liquidi, da mettere in valigia come un asciugamano. Il tema dell’energia viene giocato con sculture, oggetti ed elementi simbolici, in grado di porre l’attenzione sulle conseguen- ze delle scelte che ognuno di noi compie quotidianamente.

Al termine della performance, gli spettatori possono calcolare la propria impronta ecologica.

Festival 2002 / 2003 / 2015 – Lucio Diana, Adriana Zamboni

Lucio Diana

Artista polivalente, nella sua carriera ha lavorato come regista multimediale, costumista, grafico, videomaker, designer, pittore e scultore.
In particolare, come scenografo e light designer, ha curato le seguenti iniziative: Progetto allestimenti Festival GIOCATEATRO _ Torino 2010; Progetto allestimento dello stand per CANTINE ARGIOLAS a Vinitaly _Verona 2007 > 13; Progetto allestimento della mostra fotografica SOLITUDE di Daniela Zedda _ EXMA Cagliari 2006; Illuminazio- ne dinamica interna (nel 2004/05 per Fondazione Torino Musei) ed esterna (nel 2006 per AEM Torino) del Borgo Medievale di Torino in collaborazione con Adriana Zamboni; Inaugurazione Palazzo Medici Riccardi per l’Assessorato alla Cultura della Provincia di Firenze _ 2005; Scenografia e video della Macchina Del Territorio per Comune di Ravenna _ 2005; Scenografia, luci e video delle nuove sale del Museo Leonardiano di Vinci (Palazzina Uzzielli) _ 2004; Allestimento, in collaborazione con l’Architetto Toni Cordero, de La Sindrome di Leonardo – Arte Design; Palazzina di Caccia di Stupinigi, 1995; Progetto illuminazione della mostra CHAGALL disegni inediti dalla Russia a Parigi _ Torino, Palazzo Reale 1990. Ha al suo attivo numerosi allestimenti teatrali ed operistici.

Ha tenuto laboratori, corsi e conferenze, per studenti ed insegnanti, presso le Università di Torino, Milano, Venezia, Bologna, Terni, Madrid, Arnhem, Gissen, Melbourne – Le Accademie di Belle Arti e scuole di teatro di Torino, Milano, Urbino, Marsiglia, Parigi, Gerusalemme, Jesi, Holden Lab, Istituto Europeo del Design di Torino.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2015 e 2003 con Il Teatro della Biosphera e nell’edizione 2001 con Terra

Flicker

La vera novità della scena internazionale: il più feroce, divertente, originale gruppo della nuova generazione newyorchese, una vertiginosa satira della società dei media che mescola disinvoltamente teatro, televisione, commedia, film horror, tv spazzatura, Tarantino, Xfiles e la strega di Blair.

Festival 2003Big Art Group

Inferno, i 34 canti

L’Inferno di Dante è un luogo archetipico. Se da un punto di vista psichico l’Inferno, come è per il teatro, suggerisce uno sprofondamento dell’anima nel regno dei morti, del sogno e dell’inconscio – cioè in un luogo senza tempo – da un punto di vista etico esso ci riporta, invece, a domande basilari sul nostro tempo, sul regno del presente. A questo presente gli spettatori sono lasciati nella loro condizione quotidiana di muta impotenza.

Festival 2004Teatro del Lemming

Stan’s cafè

Stan’s Cafe è un gruppo di artisti provenienti da varie discipline, principalmente attori di teatro, che lavorano sotto la direzione artistica di James Yarker. La compagnia è composta da un nucleo di collaboratori di lunga data e una serie di artisti associati. La line up cambia in base al progetto in lavorazione.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2004 con It’s your film