Opinioni in movimento

Nel 1994 Laura Scozzi fonda la compagnia Opinioni in Movimento, dirigendo diverse produzioni che combinano danza, testo e canto, e collabora inoltre con diversi cineasti, quali Celine Serreau, Matthieu Poirot e Laurent Pelly.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2000 con Etant donée la conjoncture actuelle

S.O.Y.

S.O.Y. si nutre del gusto per le terre remote e le radici multietniche che Kubilaï Khan Investigation intreccia in un laboratorio permanente di ricerca sulla natura umana e sul mondo. S.O.Y. significa infatti, nella lingua dogon del Mali, “tessere, stoffa”. Nello spazio “tessuto” dalle mille trame culturali di Kubilaï Khan Investigation, i corpi, le voci, le sonorità s’incontrano per sviluppare nuove potenzialità, secondo quella curiosità vivacissima che caratterizza l’odierna scena della creatività giovanile cosmopolita.

direzione artistica frank micheletti
con takumi fukushima, chiharu mamiya, cynthia phung-ngoc, dimitri jourde, laurent letourneur, frank micheletti, rui owada, vladimir vaclavek
luci ivan mathis
tecnica pierre vigna, remi combret
produttore esecutivo – distribuzione marion feldman
amministrazione nathalie richard

Festival 2000 – Kubilaï Khan Investigation

Kubilaï Khan Investigation

Fondato più di 20 anni fa e con più 30 creazioni eseguite in Francia e in più di 60 paesi, Kubilaï Khan Investigation è riconosciuta come una piattaforma creativa con molte sfaccettature, una fonte di dinamismo artistico di scala sia locale che internazionale. Dalle coste del Mozambico fino alla baia di Tokyo, scivolando da un fuso orario all’altro, attivando la natura trasversale dei linguaggi artistici e mettendo in discussione questioni culturali.
Una dinamica internazionale viene vissuta attraverso gli spettacoli nei tour e, inoltre, durante le numerose residenze e creazioni nelle diverse location (finora molte opere sono state create, provate e mostrate oltre i loro confini collaborando con artisti in Giappone, Ghana, Mozambico, Argentina, Messico, Cile, Bulgaria, Polonia, Indonesia e Mauritania).
Fin dalla sua fondazione, la società è stata «associata all’artista» con diverse organizzazioni e territori (CNCDC Châteauvallon a Ollioules, Pôle Sud a Strasburgo, Arsenal a Metz, il teatro nazionale La Comédie a Clermont-Ferrand, Louis Aragon Theatre a Tremblay-en-France). Così si sono sviluppate forme specifiche e appropriate attraverso una relazione con la città, la sua struttura urbana e la struttura del tessuto sociale. Nel 2011-2013, la compagnia è in residenza al Théâtre Paul Eluard a Bezons. nel 2016 inizia una nuova associazione con les Rencontres chorégraphiques internationales di Seine Saint-Denis e il Théâtre du Beauvaisis.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2000 con S.O.Y.

Sturmwetter prépare l’an d’Emil

Parigi, grande metropoli, ville lumiére, ma da qualche parte nell’ombra vivono Emil Sturmwetter e sua moglie Martha Beitfrei.
Una vita di coppia perfettamente normale e anonima finché un giorno viene scoperto il cadavere di Martha disteso nel salone dell’appartamento. E qui inizia la saga di Emil, un giallo complicato, un intreccio paradossale pieno di trovate umoristiche e colpi di scena.

regia, coreografia e musica marco berrettini, chiara gallerani, manu coursin, antoine lengo
con marco berrettini, chiara gallerani
luci bruno faucher

Festival 1999Tanzplantation

Tanzplantation

Compagnia fondata da Marco Berrettini, coreografo italo-tedesco. All’età di 15 anni, in Germania, è stato campione nazionale di disco-dance. Formatosi come danzatore alla London School of Contemporary Dance e alla Folkwangschulen di Essen con Pina Bausch, ha studiato scienze teatrali, etnologia europea e antropologia culturale. Il suo percorso di interprete è tanto eterogeneo quanto lo sono le fonti che ispirano le sue coreografie. Ha danzato in una compagnia jazz, in un corpo di balletto classico e nelle compagnie di danza contemporanea di Georges Appaix, François Verret, Noémie Lapsezon. Nel 1986 fonda la compagnia Tanzplantation, ribattezzata nel 2000 *Melk Prod., con cui ha all’attivo più di venti creazioni, tra cui No paraderan (2004), L’Opérette sans sous, si… (2006) *MELK PROD. goes to New Orleans (2007) Si, viaggiare (2011).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1999 con Sturmwetter prépare l’an d’Emil

Tammorra

Tammorra è la prima tappa del viaggio catartico intrapreso da Adriana Borriello. È un’immersione totale nelle tradizioni popolari del Sud italiano, nei suoni, nelle danze, negli odori, nei colori del Sud, è uno spettacolo che esplora gli aspetti contemporanei della tradizione popolare in quanto ripropone le antiche radici mediterranee della danza reinterpretandole e filtrandole attraverso una sensibilità contemporanea. Lo sguardo della coreografa è empatico, ma anche rigoroso, quasi filologico, motivato dalla necessità di arrivare al cuore della memoria ancestrale, i cui segni sono iscritti nel patrimonio culturale delle generazioni.
Il cerchio magico della Tammorra rovescia i significati e i rapporti, il ritmo d’un cerchio sonoro pulsa ed incatena, la danza entra nel labirinto per esplorare la triade morte-sesso-madre.
Nel lavoro di Adriana Borriello è strettissimo il rapporto tra musica e danza. Il suo lavoro è strutturato come una partitura di gesto, suono e voce in cui convivono suggestioni rituali, antiche sonorità mediterranee e sapienza compositiva.

da un progetto di adriana borriello e francesco de melis
coreografia e regia adriana borriello
musiche francesco de melis
luci stefano pirandello
con manuela taiana, piera pavanello, marica zannettino, anna dego, bruno iker filomarino, alessandro mor, angelo capasso, rosanna nocerina
canto giovanni coffarelli
percussioni laura cuboni

Festival 1999Adriana Borriello

Fiaba buia

Il progetto si avvale ancora una volta della collaborazione tra la regista Letizia Quintavalla, il regista-drammaturgo-attore Bruno Stori, i danzatori-coreografi Michele Abbondanza e Antonella Bertoni. Studiato sulle caratteristiche della Compagnia, vedrà in scena anche lo stesso Stori e un cantante-cabarettista, Silvano Borelli Pantesco. Spettacolo non spettacolo sulla condizione dell’infanzia, racconterà gli infiniti modi dell’egoismo adulto. L’intento è quello di approfondire la ricerca iniziata con Romanzo d’infanzia di un teatro totale dove le varie specializzazione (danza-parola-musica) si fondano in un unicum che porti a ricordare più che tecniche e categorie, emozioni, contenuti e soprattutto l’opera artistica in quanto inscindibile unità.
I testi delle canzoni, scritte da Paola Pallottino, colgono nelle vicende delle protagoniste femminili delle fiabe classiche di Perrault il momento dell’emarginazione e della violenza sull’infanzia. Il risultato è uno spettacolo rigorosamente “non per bambini” ma “sui bambini”.

con michele abbondanza, antonella bertoni, silvano pantesco, bruno stori
testo bruno stori
regia e scena letizia quintavalla
coreografia michele abbondanza, antonella bertoni
musiche alessandro nidi, silvano pantesco
testo delle canzoni paola pallottino
ricerca musicale mauro casappa
ideazione luci Lucio diana
costumi patrizia caggiati

Festival 1999Pantesco, Quintavalla, Stori, Abbondanza, Bertoni

Letizia Quintavalla

Nata a Parma nel 1951. Laurea in Storia e Filosofia c/o l’Università di Lettere di Bologna dove fa esperienza con bambini in situazioni di disagio con il pedagogista Andrea Canevaro. Nel 1976 è socio fondatore del Teatro delle Briciole e fa parte della direzione artistica sino al 1994. Collabora con l’ong AMREF nei progetti teatrali per la riabilitazione dei ragazzi di strada a Nairobi. Nel 2012 Fonda con venti attrici provenienti ognuna da una regione italiana il Collettivo Progetto Antigone. Dal 1976 al 2017 cura la regia e drammaturgia di più di 70 spettacoli per ragazzi e adulti.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1999 con Fiaba buia

Affreschi / Due porte per Tebe

Affreschi, ombre, disegni, viaggi, mezzi di trasporto, stazioni, treni, colori e saporti.
Tutto questo intrecciato in un’opera che si muove tra tradizione e modernità, dove l’apporto tecnologico costituisce pratica drammaturgica alla pari degli altri elementi della scrittura scenica.
Il testo originale di Isabella Bordoni si intreccia con frammenti in greco antico distribuiti grazie alla creazione di un ambiente acustico, controllato via computer, attorno al pubblico che si trova così immerso nei suoni dello spettacolo. Frammenti del testo originale in greco antico costituiscono la base per canzoni/lieder ispirate alla tradizione musicale di un’area tra Grecia, Armenia, Georgia e alle metriche di queste lingue. Voce cantante è quella di Katalin Gyenis, una delle stelle della musica tradizionale ungherese e balcanica. La voce fuori campo e di Sandro Lombardi. La scenografia è completamente digitale attraverso videoproiezioni basate su materiali live e preregistrati.

da sergej paradjanovic, euripide
testo e video isabella bordoni
ideazione, regia, music design roberto paci dalò
regia video live isabella bordoni
collaborazione artistica marcello sambati
costumi, filmati isabella bordoni, roberto paci dalò
disegno luci nevio cavina
film di animazione gianluigi toccafondo
con marcello sambati, katalingyenis, matteo metalli, aldo maria zangheri, marco colombari, alessandro culiani
con la partecipazione di irene aurora paci
e la voce di sandro lombardi
direzione tecnica nevio cavina
collaborazione alle scene e costumi keiko shiraishi
software interattivi tom demeyer / STEIM amsterdam
programmazione sistemi interattivi e live computer denis roio
video editing klaus taschler/Ars electronica future lab linz
volto toshinari sakai
cura floriana paci
produzione giardini pensili

Festival 1999Giardini Pensili