La muta

Questo studio coreografico prende spunto dal racconto La Sirena di Tomasi di Lampedusa.
Il corpo del lavoro ha alla base una comune esigenza/richiesta che consiste nel battere sulla questione dell’identità, e quindi del linguaggio.
Lighea, la Sirena amante d’uomini e dispensatrice d’immortalità, per amore rinuncia alla coda e parte alla ricerca di ŒSasà.
Una mutazione fisica, un’amputazione voluta, una menomazione che determina un nuovo limite e ne accresce l’audacia.
Una lettura acquatica della spazialità che tende ad una diversa antropologia del movimento.

coreografia emma scialfa
con emma scialfa
musiche eseguite dal vivo dall’autore giuseppe pagano

Festival 2002Motomimetico