Macchine sensibili è uno spettacolo in cui voce e suono sono legati strettamente al gesto del corpo ed insieme compongono una partitura teatrale. Uno spettacolo che possiede un alfabeto di suoni, di onomatopee, di voci, trovato dopo aver frugato in una memoria inconscia.
Dai colli
Questa produzioni di Inteatro creata appositamente per il Festival, nasce dal fortunato sodalizio di Giorgio Rossi, danzatore della Compagnia Sosta Palmizi, con Andrea Pazienza, uno tra i più interessanti disegnatori italiani di sempre.
attraverso una coreografia “ingenua” e una teatralità disequilibrata da dirupi immaginari, cinque persone si cercano, si rincorrono e si ritrovano tra le colline di medioevale purezza di una campagna senza tempo, dell’Italia Centrale.
Crescendo
Un concerto che nasce dall’intento di fornire alla musica una sua forma autonoma di spettacolarità.
La notte rossa
Un’opera-preformance ispirata ad un’idea di William Burroughs. In mezzo ad un sipario in fiamme insorgono esseri umani con spirito devastante, ributtanti ed ironici allo stesso tempo.
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Raffaella Giordano firma il coordinamento artistico e la coreografia di questa creazione in cui tempo e spazio sembrano confondersi in un gioco di fantasie tese a colmare i vuoti dell’esistenza.
Sette giovani danzatori si muovono tra immagini di rocce, nuvole, giardini sul mare, sotto il movimento del cielo, e, “in mezzo”, ci sono gli uomini.
Blanco
Con Elise Lorraine, vocalist del gruppo Vocem, uno dei più originali musicisti da palcoscenico europeo. Harry De Wit si presenta con i suoi marchingegni musicali in un concerto scenografico denso di atmosfere e di suggestioni teatrali.
What the body does not remember
Debutto italiano di questa produzione di Inteatro diretta da Wim Vandekeybus ed interpretata da 9 giovani attori-danzatori spagnoli, belgi e italiani. Un’esplosione di energia fisica e creatività che associa il teatro al movimento, la musica all’immagine filmica.
Vita in tempo di sport Music’azione
Uno spettacolo divertente, provocatorio e iconoclasta al tempo stesso; ispirato ad una linea di sperimentazione dei diversi linguaggi scenici, in cui la competizione sportiva si trasfigura nella metafora della realtà quotidiana e la musica diviene a tutti gli effetti un quarto attore.
Le ricordanze
Un lavoro di contatto tra teatro e musica, la musicalità del verso leopardiano, insieme alle musiche originali realizzate appositamente da quattro musicisti, ora in coincidenza ora in contrasto con la poesia di Giacomo Leopardi.
Festival 1987 – Collettivo di Parma Accademia Filarmonica Renzo Martini
Ailò
Una micro-rappresentazione del proprio io a confronto con i fantasmi della propria infanzia: molecole di arte plastica, teatro, danza.