Virginia Scudeletti

Virginia Scudeletti è nata a Genova dove si è formata con la compagnia di danza Diabasis Ballet. Ha successivamente studiato con artisti internazionali quali Dominique Duszynski, Larrio Ekson, Carolyn Carlson, Chisato Shemesh, Moeno Wakamatsu, Yorgos Karamalegos, Susan Klein, Jeremy Nelson. Ha conseguito il BA (Hons) Dance Theatre al conservatorio TrinityLaban di Londra, dove tra gli altri ha lavorato con Thrisha Brown, Rosemary Butcher, Marina Collard e Gill Clarke. Dal 2011 Virginia ha lavorato come freelance con David Zambrano, The Mostly Everything People, Adam James, Shane Shambhu, DesignerBlock, Tony Thatcher, Needlefoot Dance, Liveartshow, Lambent Productions. Lavora inoltre come artista indipendente collaborando con la compagnia OperaViscera come direttrice di movimento e con i collettivi On the Roof e London Soundpainting Orchestra. Attualmente sta iniziando un periodo di tirocinio con la compagnia BalletLorent.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2014 con Sputi

Giorgia Nardin

Giorgia è una coreografa e performer indipendente. Con un background in studi classici e un BA in Arti Performative presso la Northern School of Contemporary Dance, crea spettacoli solisti o di gruppo per spazi teatrali, gallerie e musei.
Inizia a lavorare come autrice nel 2010 in collaborazione con Marco D’agostin e Francesca Foscarini, assieme ai quali crea Spic&Span, lavoro vincitore della menzione speciale a Premio Scenario 2011. Il suo primo solo, Dolly, che tratta le molteplici icone legate al corpo femminile, è vincitore di molteplici riconoscimenti e viene presentato in numerosi contesti italiani ed europei (Edinburgh Fringe, Interplay Torino, Festival Mess Sarajevo). All dressed up with nowhere to go è primo tra 20 lavori selezionati dal Network Aerowaves 2015. Il lavoro attualmente circuita a livello nazionale e internazionale (GenderBender Bologna, Bmotion Danza, Mercat de les Flors, FIDCU Uruguay). Nel 2014 crea Celebration, performance di durata per spazi museali creata su Olivia Jacquet, una giovane donna che ha deciso di tatuare tutto il proprio corpo. Il lavoro debutta al Museo Rèina Sofia (Madrid) come parte del progetto Performing Gender.
Dal 2014 Giorgia collabora come interprete per Moreno Solinas e Igor Urzelai e nel 2015 crea How to achieve fulfilling intercourse, spettacolo corale per gli studenti della prestigiosa Amsterdamse Hoogeschool voor de Kunsten.
È inoltre la prima artista italiana a diventare coreografa residente presso il K3 – Zentrum fur Choreographie Hamburg (Kampnagel) per l’anno 2015/16, all’ interno del quale crea Season, il suo ultimo lavoro.
Nel 2016 Giorgia è una delle artiste invitate dal CSC Centro per la Scena Contemporanea (tra le altre Yasmeen Godder, Yoko Higashino, Melanie Demers) a comporre un lavoro ispirato allo Stabat Mater. La creazione vedrà protagoniste un gruppo di donne affette dal morbo di Parkinson e verrà presentato all’interno di Bmotion Festival 2016.
Parallelamente al proprio lavoro coreografico, è docente associata al Balletto di Roma, dove tiene periodicamente training di release technique ed elementi di composizione coreografica.
Giorgia partecipa e ha partecipato a numerosi progetti europei, tra cui: Choreoroam Europe, Performing Gender, B Project (che l’ha condotta a danzare alla National Gallery di Londra) e Pivot Dance.
Il lavoro di Giorgia è prodotto e sostenuto sostenuto da: Associazione Culturale VAN, CSC Centro per la Scena Contemporanea, Tanzhaus Zurich, La Briqueterie – Centre de développement chorégraphique du Val de Marne (Paris), Dansateliers (Rotterdam), Graner/Mercat de les Flors (Barcelona), D.ID Dance Identity (Pinkafeld), INTEATRO Residenze – Polverigi, K3 Zentrum fur Choreographie – Tanzplan Hamburg, The Place (London), Nederlandse Dansdagen.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2014 con All dressed up with nowhere to go  e del 2018 con Minor place

Teatro del Canguro

Il Teatro del Canguro, Impresa di Produzione Teatrale di Innovazione per l’Infanzia e i Giovani, da oltre trentacinque anni produce, rappresenta e organizza spettacoli teatrali per bambini e ragazzi.
Nato alla fine degli anni Settanta, è da sempre orientato verso un teatro di grande impatto visivo ed emotivo, in grado di proporre ai giovani spettatori qualcosa di diverso dagli abituali modelli di comunicazione.
Nei suoi spettacoli la Compagnia ripercorre con un sapiente mix di ironia e poesia le strutture narrative tipiche delle fiabe e dei racconti fantastici, dedicando estrema attenzione alla sensibilità e alla particolare condizione del bambino-spettatore. Forte della convinzione che il teatro svolga un fondamentale ruolo di alternativa alle più evolute e frequentate forme di comunicazione, il Teatro del Canguro si è dotato di un linguaggio originale e moderno, adatto alla comprensione dei più piccoli, in grado di catturare l’attenzione, provocare emozioni e, nel contempo, stimolare riflessioni.
Ma il Teatro del Canguro è anche tradizione. Quella del teatro di figura – fatto di pupazzi, oggetti animati, burattini e ombre cinesi – dove anche l’attore-animatore interagisce in un contesto scenografico e drammaturgico particolare.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2014 con Una piccola storia

Constanza Macras

Constanza Macras, coreografa di Buenos Aires con base a Berlino, ha creato oltre venti produzioni con la sua compagnia DorkyPark. Il suo lavoro combina coreografia, testo, musica dal vivo e video, focalizzandosi particolarmente sulle questioni legate al consumerismo, all’identità urbana, la migrazione, la segregazione e i conflitti culturali.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2015 con Distortion.

Babilonia Teatri

Dopo aver vinto il Premio Scenario nel 2007 con lo spettacolo rivelazione Made in Italy, Babilonia Teatri si è aggiudicata nel giro di pochissimi anni il Premio Ubu, il Premio hystrio, il Premio Franco Enriquez. Radicata nella provincia veneta, che la compagnia ha contribuito a svelare come bacino di emergenze generazionali, l’invenzione linguistica di Babilonia Teatri ha toccato l’intera sintassi della scrittura scenica (testo, spazio, attore). I testi degli spettacoli, affidati alla pura esposizione, statica, frontale, non mimetica, sono portatori di una realtà che interagisce con la fisicità dei corpi e la concretezza degli oggetti e delle azioni.
Oggetto d’indagine è la possibilità stessa di stare in scena: senza il ricorso a personaggi, dialoghi, meccanismi di finzione o immedesimazione.

Partecipano a Inteatro Festival nell’edizione del 2015 con Inferno.

Motus

Motus, collettivo nomade e indipendente, fondato da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò nel 1991, con gli ultimi progetti ha indagato i grandi classici per prendere di petto questioni brucianti della quotidianità. Too Late!, Alesix. Una tragedia greca, Nella tempesta, Caliban Cannibal continuano tutt’ora la vasta tournée internazionale. MDLSX apre un nuovo fronte di ricerca sul tema del confine/conflitto con le “diversità” con il progetto Okayafrica, che ha visto, nel 2016, la nascita di Black Drama (Chi era Pilade?) ispirato (anche) agli Appunti per un’Orestiade africana di Pasolini.

Partecipano a Inteatro Festival nell’edizione 2015 con MDLSX e nell’edizione 2005 con Piccoli episodi di fascismo quotidiano e Come un cane senza padrone

Korea National Contemporary Dance Company

Ahn Aesoon, una delle protagoniste della danza contemporanea coreana, è direttrice artistica della compagnia fondata nel 2010. Il suo approccio è multiculturale e multidisciplinare; la sua ricerca coreografica tende a fondere elementi dell’identità e della tradizione coreana con l’estetica della danza contemporanea esplorando i paradossi e le contraddizioni prodotti dal processo di rapida occidentalizzazione.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2015 con Bul-sSang

Mapped productions

Mapped productions è un collettivo di artisti emergenti di differenti nazionalità, nato nell’ambito del Master “Performance Design and Practice” del Central Saint Martins College of Art & Design di Londra. La loro collaborazione è iniziata ad Atene nel 2013, con la creazione degli spettacoli (UN)STABLE, performance teatrale successivamente presentata al Platform Theatre di Londra, e la passeggiata site specific Runner. Hanno partecipato a Inteatro 2014 con il site specific NaCI.

Partecipa a Inteatro Festival nel 2014 con NaCl e nel 2015 con Nova Insula.

Collettivo PirateJenny

Il gruppo nasce nel 2011 dall’idea di tre giovani performer e creativi: Elisa Ferrari, Davide Manico e Sara Catellani. Il progetto che li vede insieme li coinvolge come danzatori e autori. Il Collettivo prende il nome dalla canzone di Jenny dei Pirati, scritta da Brecht per l’Opera da tre soldi.
Essere pop, neo-pop, pop surreali, post-moderni significa per PirateJenny preoccuparsi di mantenere viva una certa bulimia dello sguardo, una crescente curiosità per le cose.
I lavori di PirateJenny sono stati finalisti del Premio Equilibrio, al premio Prospettiva Danza e al Festival della Nuova Drammaturgia Contemporanea Argot Off, Sostenuti da Next, semifinalisti al Premio Scenario 2013 e vincitori del premio Presente/Futuro del Teatro Libero di Palermo.

Partecipa al Inteatro Festival nell’edizione 2014 con Pollicino 2.0 La Grande Privazione e 2015 con Cheerleaders studio per una perfetta tifoseria

Chiara Frigo

Chiara Frigo coreografa e performer, sviluppa il proprio interesse artistico nell’ambito della danza contemporanea e della performing art. Laureata in biologia molecolare, nel 2006 la sua prima creazione Corpo in DoppiaElica vince il terzo premio al Festival Choreographers Miniatures di Belgrado. Takeya vince il premio GD’A Veneto ed è selezionato all’interno di Anticorpi XL e del network europeo Aerowaves. Takeya viene presentato in più di 50 città. Nel 2009 è invitata a partecipare a Choreoroam, un progetto di ricerca coreografica sostenuto da Operaestate Festival Veneto, The Place (UK), Dansateliers (NL), Dansescenen (DK), Paso a 2-Certamen Coreográfico de Madrid (ES), Dance Week Festival (HR). Dal 2010 è impegnata in progetti internazionali nati da collaborazioni tra Operaestate Festival Veneto, SNDO di Amsterdam, Circuit Est di Montreal, Dance Center di Vancouver e il Creative Forum di Alessandria d’Egitto. Suite-Hope vince il bando Residences 2011 de La Caldera (Barcellona) ed è uno dei cinque lavori scelti per rappresentare l’Italia al Fringe Festival di Edimburgo 2012. When We Were Old, una collaborazione internazionale con il coreografo canadese Emmanuel Jouthe, debutta al Festival Tangente di Montreal e presenta la prima europea a Romaeuropa Festival DNA. Ha creato West End e Ballroom all’interno del progetto europeo Act Your e nel 2017 crea una coreografia per il Balletto di Roma, Stormy, ispirata al tema delle migrazioni. Nello stesso anno inizia a lavorare al suo nuovo solo, Himalaya_drumming, un lavoro che inaugura un periodo di ricerca sui temi della spiritualità nell’arte, ed è vincitore del bando Acasa, progetto di Residenze a cura di Scenario Pubblico (Catania), del bando Citofonare Pim Off (Milano) e del bando per le residenze del Dance Base di Edimburgo (UK).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 2010 con NONSOSTARE, nel 2012 con Suite-Hope, nel 2014 con Ballroom, nel 2015 con West End e del 2019 con Himalaya drumming