Il Parto delle Nuvole Pesanti

Il Parto delle Nuvole Pesanti è un gruppo musicale costituito a Bologna da musicisti calabresi.
Nel 2001 il Parto, che già nei live aveva introdotto elementi recitativi, si cimenta con il teatro realizzando con la Compagnia Kripton lo spettacolo teatrale Roccu u stortu di Francesco Suriano e la regia di Fulvio Cauteruccio. È la storia di un soldato calabrese che parte per il fronte in cerca di un riscatto sociale che si infrange sugli orrori della prima guerra mondiale. Le musiche del Parto vengono raccolte in un disco dall’omonimo titolo, mentre lo spettacolo, a cui prendono parte gli stessi musicisti, viene trasmesso su Radiorai3, e mandato in onda su Rai2, per ben 2 volte, nel programma Palcoscenico. Si tratta di un successo e di un evento storico perché per la prima volta la Rai trasmette un’opera teatrale in dialetto calabrese. Per questo lavoro, il Parto ottiene anche il Premio Meeting delle Etichette Indipendenti (Mei) per la capacità di far dialogare le varie forme di arte.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2001 con Roccu u Stortu

Compagnia Teatrale Krypton

La compagnia basa la sua poetica sulla ricerca tecnologica e la sua applicazione nella scena e nelle arti, approfondendo le relazioni tra il corpo teatrale e gli apparati tecnologici linguistici audio-visuali, creando pionieristicamente spettacoli affidati ad elementi scenografico-visuali in spazi virtuali. Una parte importante del loro lavoro è poi costituito dal Teatro Architettura, ossia l’inserimento di spettacoli e scenografie in luoghi urbani preesistenti.
In parte il loro lavoro consiste in opere di teatro musicale, collaborando nel tempo con Franco Battiato, Salvatore Sciarrino, Giusto Pio. Per lo spettacolo Eneide, del 1983, la colonna sonora originale fu composta dai Litfiba, allora esordienti, ed è stata pubblicata poi nell’album Eneide di Krypton.
Lo spettacolo Roccu u Stortu (di Francesco Suriano, regia Fulvio Cauteruccio, musiche de “il Parto delle Nuvole Pesanti”) fu trasmesso in versione integrale nel programma Teatri Sonori di Rai Radio 3 e da Palcoscenico di Rai 2 ed è stato segnalato da Il Patalogo(edizione Ubulibri) nella sezione “22 spettacoli per un anno” tra le più significative produzioni del 2001.
I loro spettacoli sono stati rappresentati in numerosi teatri nazionali e internazionali oltre ai molti festival, fra i quali: La Mama Theatre (New York) Festival di Linz, documenta (Kassel), Festival di Oslo, Festival del teatro italiano (Mosca), Festival Fabbrica Europa, (Firenze), VolterraTeatro festival.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1983 con Eneide, dell’Expo Teatro Italia 1986 con Angeli di luce e del 2001 con Roccu u Stortu

I Bottari di Portico

Il gruppo – nato a Portico (Caserta)  per iniziativa di Pasquale Romani – si propone come una delle formazione più suggestive ed autentiche dell’intero panorama della world music. Botti, tini e falci vengono usati come percussioni, scandiscono arcaici ritmi di lavoro, accompagnano i canti della tradizione, secondo un rituale nato nel cuore della Campania contadina per scacciare gli spiriti maligni dagli angoli bui delle cantine. Questo rituale si ripeteva anche all’aperto per propiziare il buon raccolto e durante le tradizionali fiere agricole per evidenziare la robustezza degli attrezzi da lavoro e per attirare l’attenzione dei passanti. Queste tradizioni inizialmente pagane sono poi confluite nella festa religiosa di Sant’Antonio Abate.
I Bottari vantano prestigiose collaborazioni con Roberto De Simone, gli Inti Illimani, Lina Wertmuller, Avion Travel.

Festival 2001

Sol Picò

Sol Picò è una danzatrice e coreografa spagnolo. Ha studiato danza spagnola, classica e contemporanea e nelle sue produzioni combina tecniche e linguaggi diversi in modo innovativo. Nel 1993 ha creato la compagnia Sol Picó con la quale è diventata uno dei coreografi e ballerini più eterodossi della scena contemporanea spagnola. Ha ricevuto numerosi premi. Nel suo curriculum ha 10 premi Max, il Premio Nazionale di danza della Catalogna (2004), la città di Barcellona Dance Award (2015) e il Premio Nazionale Danza 2016.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2001 con D.V.A. (Dudoso Valor Artistico)

Artemis / Monica Casadei

Di origine ferrarese e laureata in Filosofia con una tesi su Platone e la danza, Monica Casadei, dopo una carriera agonistica in ginnastica ritmica, si dedica allo studio della danza classica e moderna, prima in Italia, poi al The Place di Londra, infine a Parigi dove si trasferisce sul finire degli anni ‘80. Qui, decisivi nel suo percorso formativo, in particolare, i coreografi Pierre Doussaint e Isabelle Doubouloz, così come le contaminazioni derivate dalla pratica delle arti marziali: frequenta a Parigi l’Académie des Arts Martiaux et Arts Contemporaines diretta dal maestro André Cognard Hanshi So shihan, consegue il grado di 2° dan di Aikido e il diploma di insegnamento di Aikishintaiso all’Académie Autonome d’Aikido Kobayashi Hirokazu. Nel 1994 fonda in Francia la Compagnia Artemis Danza, con la quale si trasferisce in Italia nel 1997 e dal 1998 al 2007 è in residenza al Teatro Due-Teatro Stabile di Parma e Reggio Emilia. Da maggio 2014 Artemis Danza è in residenza artistica al Teatro Comunale di Bologna. Ad oggi la Compagnia ha realizzato oltre trenta creazioni firmate da Monica Casadei, cui si affiancano le coreografie per numerosi spettacoli teatrali e d’opera lirica, la promozione di opere di giovani autori e numerose iniziative formative, nella duplice accezione di perfezionamento professionale per danzatori e attori e avvicinamento ai codici della danza per il più vasto pubblico.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1996 con Les pas perdus… de l’amour piétinant e del  2001 con Mayday. Mayday. May we help you?

Enzo Cosimi

Enzo Cosimi, danzatore e coreografo tra i più autorevoli della coreografia contemporanea italiana, ha iniziato gli studi di danza classica e moderna nella sua città natale per poi perfezionarsi al Centro Mudra creato da Maurice Béjart a Bruxelles e successivamente a New York, presso il Merce Cunningham Dance Studio. Tornato in Italia al principio degli anni Ottanta si afferma subito con una prima creazione Calore (1982) che lo proietta ai vertici della giovane danza italiana, e crea una sua compagnia Occhèsc. Coreografo ospite per il Teatro Alla Scala di Milano e del Teatro Comunale di Firenze, firma nel tempo con la sua Compagnia produzioni per il Teatro Comunale di Ferrara, Biennale di Venezia, RED Reggio Emilia danza, Teatro Ponchielli di Cremona, Auditorium – Parco della Musica di Roma, Festival RomaEuropa, Museo di Arte contemporanea Arken di Copenachen, Centre Pompidou e altre importanti realtà culturali italiane e internazionali. Collabora con personaggi d’eccezione tra i quali Miuccia Prada, Luigi Veronesi, Richie Hawtin, Giorgio Cattani, Aldo Tilocca, Louis Bacalov, Aldo Busi, Luca Spagnoletti, Daniela Dal Cin, Robert Lippok e Fabrizio Plessi con il quale crea Sciame, primo lavoro di video danza italiano. Nel 2006 firma la regia e la coreografia della Cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali di Torino 2006, protagonista l’étoile Roberto Bolle e 250 interpreti. Nel marzo 2012 viene riallestito Calore, primo lavoro di Enzo Cosimi all’interno del Progetto RIC.CI. a cura di Marinella Guatterini. Sempre nel 2012 crea una coreografia per l’Accademia Nazionale di Danza e per la Scuola Civica Paolo Grassi di Milano. Nella sua carriera, mette a segno con la sua Compagnia più di una trentina di produzioni, tra cui Welcome to my world – creazione 2012 presentata a Maggio 2014 alla NID piattaforma della danza italiana a Pisa Nel giugno 2014 presenta alla Biennale di Venezia la nuova creazione Sopra di me il diluvio. Le creazioni della Compagnia Enzo Cosimi sono state rappresentate negli anni nei maggiori Teatri e Festival italiani, e portate in tournée in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, ex Jugoslavia, Austria, Svizzera, Grecia, Danimarca, Stati Uniti, (DTW di New York, Charleston, Spoleto-USA), Perù, Australia, India. Nel 2009 crea le coreografie per il film Lo Spazio Bianco, regia di Francesca Comencini, presentato alla 66ma Mostra del Cinema di Venezia.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2001 con Rome as seen from the roof tower of Villa Nappi at a distance of 306km

Carlo Infante

Carlo Infante è changemaker, docente freelance di Performing Media, progettista culturale, fondatore di Urban Experience e scenarista per la resilienza futura.
Ha diretto, negli anni Ottanta, festival come Scenari dell’Immateriale, condotto (anche come autore) trasmissioni radiofoniche su Radio1 e Radio3, televisive come Mediamente.scuola su RAI3  e  Salva con Nome su RAInews24 (nel 2009).
Ha  ideato (in occasione delle Olimpiadi Torino 2006)  format web, come il geoblog (che permetteva di scrivere storie nelle geografie, prima di GoogleMaps), che esplicitano la tensione creativa di una Social Innovation agita nel territorio (come è accaduto con i Performing Media Lab in Salento per La Notte della Taranta, e in Piemonte all’interno di un Bene Confiscato alle Mafie di cui è stato titolare con l’associazione teatron.org). Nel 1996 al Salone del Libro di Torino ha curato il progetto Il Futuro Digitale che ha lanciato il dibattito sulle nuove tecnologie per l’apprendimento e per la Regione Piemonte ha curato i percorsi formativi per le imprese sull’Open Innovation. Ha progettato e condotto percorsi di teatro antropologico in India (con il Teatro dell’Iraa), rassegne di videocreazione in Australia (con FILEF e Melbourne Art Festival) ed happening di drammaturgia sonora (con Multirifrazione di Luigi Cinque) in Brasile.
E’ autore, tra l’altro, di Educare on line (1997, Netbook), Imparare giocando (Bollati Boringhieri, 2000), Edutainment (Coop Italia, 2003), Performing Media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile (Novecentolibri, 2004), Performing Media 1.1 Politica e poetica delle reti (Memori, 2006) e di molti altri saggi (+ di 80) e articoli (migliaia) per più testate (tra cui NOVA-Sole24ore,  Tiscali  e L’Unità, per cui ha curato l’inserto mensile UniTag, e attualmente La Nuova Ecologia, su cui ha una rubrica fissa). E’ tra i fondatori di  Stati Generali dell’Innovazione (con cui nel 2012 si lancia il progetto Roma Smart City in cui si tratta di città resiliente) ne è stato componente del direttivo (come nei decenni precedenti lo era stato dell’Ass.Nazionale Critici di Teatro e della Consulta Nazionale del Video) e fa parte del comitato scientifico di Symbola. Ha curato per l‘Enciclopedia Italiana Treccani (Scienza e Tecnica- doppio volume su Informatica) il saggio Culture Digitali e diversi lemmi correlati. Ora cammina, conversa, sollecita sguardo partecipato, apprende dappertutto, con i walkabout, conversazioni peripatetiche con i piedi per terra e la testa nel cloud.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002 con A_D_E_ Art Digital Era – seconda edizione

Koinè

Koinè è formata da un gruppo di artisti che, coordinati da Silvio Panini, dal 1980 collabora alla realizzazione di spettacoli e progetti speciali. Si tratta di eventi che si strutturano scenicamente intorno alle peculiarità storiche, linguistiche e morfologiche dei luoghi prescelti per la rappresentazione. Tali iniziative nascono con lo scopo specifico di trasformare, amplificare e moltiplicare le destinazioni d’uso di tali luoghi, nel rispetto delle loro caratteristiche e nell’incontro con chi abita e frequenta abitualmente tali aree.
La Compagnia teatrale Koiné ha deciso di caratterizzare il proprio lavoro agendo al di fuori degli spazi omologati dei teatri. Ciò che viene normalmente da noi rappresentato non è un evento esterno trasferito in contesto insolito, ma il territorio stesso in cui si agisce, con la sua comunità, la sua storia e le sue caratteristiche, utilizzando il linguaggio specifico e le professionalità del teatro.
L’atteggiamento dei soggetti coinvolti diventa debole e permeabile alle informazioni che giungono dal contesto; l’attività drammaturgica conseguente coniuga tali elementi con testi creativi, utilizzando strumenti comunicativi prettamente teatrali.
Questa attività di rappresentazione ha avuto il maggior sviluppo attorno a tematiche di carattere agricolo e ambientale, ma attraverso questa modalità di comunicazione la compagnia ha rappresentato anche eventi speciali su testi di leggi, architetture rinascimentali, tematiche sociali come la relazione tra le generazioni, la sacralità e le modalità di vita ad essa connesse, morfologie lacustri, combinazioni astrali, progetti di riqualificazione urbana ed altro ancora.
Il teatro diventa in modo scoperto uno dei linguaggi possibili per comunicare contenuti sociali, culturali, politici e tecnici. Il pubblico coinvolto varia a seconda dei contesti e nella maggior parte dei casi si tratta di persone che non hanno relazioni professionali con il settore teatrale e che raramente frequentano le sedi tradizionali di rappresentazione. Il nostro lavoro si rivolge a: contadini, escursionisti, guardia-parco, produttori enogastronomici, consumatori, studenti, anziani, cittadini.
Koiné è diretta artisticamente da Silvio Panini, con un notevole contributo creativo di Paolo Pagliani, Hendry Proni, Loredana Averci, Rosamaria Maino e Gabriele Malavasi.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002 con I sette cibi del corpo e dell’anima, Lo spirito del parmigiano, Il pane – della panificazione archetipica e di quella industriale, Ungere il mondo

Söndörgô_Wertetics Orkestar

Sul modello delle case da ballo ungheresi, il gruppo propone lo scoppiettante repertorio popolare balcanico tradizionale. Appassionati di etnomusicologia e di Béla Bartok, i cinque musicisti danzeranno e suoneranno al ritmo della tambura slava meridionale, antico strumento di origine persiano turca. Nel corso della festa lo stesso repertorio balcanico sarà progressivamente arrangiato con influenze rock e jazz, complice la Wertertics Orkestar che seguirà Söndörgô sul palcoscenico del teatro del parco.

Festival 2002

Giovanna Velardi

Giovanna Velardi è direttrice artistica della Compagnia Giovanna Velardi e presidente dell’associazione FC@PIN.D’OC, associazione finanziata dal Mibact e dalla Regione Sicilia, che sostiene i lavori oltre che della stessa Giovanna Velardi, anche dei coreografi Giuseppe Muscarello, Paola Bianchi, Fabio Ciccalè, Stellario Di Blasi e Simona Miraglia.
Con il suo lavoro di direzione artistica, Giovanna Velardi affronta e sviluppa progetti dedicati alla danza a tutto tondo, in Italia e in Europa e oltre alla creazione coreografica, realizza progetti dedicati alla diffusione e alla promozione della danza e lavora nell’ambito della formazione.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002 con I tre studi