Farid Chopel

Farid Chopel, nato a Longwy e morto a Parigi (4 dicembre 1952 – 20 aprile 2008), il cui vero nome è Farid Rabia, è un attore e cantante francese.
Figlio di immigrati algerini, ha iniziato la sua carriera con il cast di teatro fisico sperimentale Laila nel 1973. Nel 1980 divenne noto con lo spettacolo The Aviators, ha scritto e suonato con Ged Marlon.
Artista multidisciplinare, suona, balla, canta e scrive i suoi spettacoli. Icona del 1980, cavalca la sua sagoma di attore burlesque negli spot Perrier, nei primi video clip come La Danse des mots di Mondino, ne Ô Animaux di Stéphane Clavier o Bamboleo dei Gipsy Kings. Si esibisce anche al Palace, la mecca delle notti parigine e durante lunghi tour, come uno dei suoi successo di pubblico Chopelia, che ha dato via al Festival di Avignone, ma anche in molte città Europee.
Presente anche in diverse produzioni cinematografiche, ha avuto un ruolo da protagonista nel film di Khaled Ghorbal A Beautiful Journey nel 2008.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1979 con Chopelia, del 1980 con No more brandy and dance e del 1987 con Le cri del la giraffe

Divadlo nà provazku

Il lavoro dell’associazione Husa na provázku (“Goose on a String”) è stato lanciato nell’autunno del 1967 come gruppo amatoriale di artisti teatrali professionisti, studenti di scuole d’arte e giovani artisti di altre professioni. Il gruppo principale era composto da studenti di teatro dell’Accademia Janáček e anche da studenti di recitazione, giovani scrittori, filosofi, compositori e musicisti dello stesso anno. La prefazione del libro di sei libretti di Jiří Mahen è stata adottata come base artistica simbolica, e da qui l’associazione ha preso il nome. Il primo direttore artistico è stato l’insegnante di recitazione e drammaturgia Bořivoj Srba. Nel 1968, la Dům umění (Casa d’arte) di Brno, in particolare il suo direttore, il poeta Adolf Kroupa, prese sotto la sua ala il gruppo emergente. Il teatro ha una ricca storia.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1980 con Commedia dell’arte

Bustric

Sergio Bustric, laureato in Lettere e filosofia all’Università di Bologna, ha studiato anche mimo alla scuola di Etienne Decroux. Lavora come attore teatrale, televisivo e cinematografico. Il suo lavoro più celebre nel mondo del cinema resta La vita è bella dove interpreta Ferruccio Papini, il miglior amico di Roberto Benigni; grazie a tale pellicola è candidato come Miglior Attore non protagonista al David di Donatello 1998 ed anche, con l’intero cast del film, allo Screen Actors Guild Award per il miglior cast cinematografico.
Da sempre impegnato nel teatro, ha una sua compagnia (La compagnia Bustric), per la quale compone e dirige gli spettacoli teatrali, di genere comico, che ha portato in svariati paesi d’Europa e del Sud America. Nel 2008 vince la Stella d’argento al concorso Premio Il Fiore. Nel 2009 ha recitato all’interno di spezzoni, con lo scopo di simulare interviste a politici, nella trasmissione televisiva di Rai 2 Annozero.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1980 con E con l’inganno e l’arte vivrò l’altra parte, del 1980 con Competizione n.1 e del 1997 con Performance

Albert Vidal

Attore e autore spagnolo. Mimo, bardo e creatore di un suo linguaggio teatrale, ha sviluppato più di cinquanta opere tra teatro visivo, esibizioni artistiche, cortometraggi, video, fotografia e musica.
Entra nel mondo del teatro nella sua città natale e in seguito, anche nell’ambito del teatro indipendente, nel gruppo del Teatro Ara di Malaga e nella scena del caffè-teatro nella capitale della Spagna. Inizia un percorso di formazione e sviluppo in Europa con insegnanti come Jacques Lecoq o Dario Fo, esperienze che gli sarebbero valse il titolo di “maestro dell’arte della voce e del movimento”. Dal 1976, quando fu aperto il processo democratico spagnolo, torna a Barcellona, ​​dove in seguito crea la sua compagnia. In quel primo periodo come autore imposta parte del suo stile, dell’ideologia estetica e professionale per la creazione dello spettacoloEl bufón, come unico interprete e autore del testo, con la musica di Philippe Capdenat.
Oltre alla sua presenza nell’attività culturale spagnola, ha lavorato come attore stabile in compagnia di Dario Fo a Milano, in francese per il Teatro Nazionale Populaire sotto la direzione di David Esrig associato con Estabros Doufexis per il Teatro Stadt di Bielefeld Germania; e come collaboratore della Mai Juku Company di Min Tanaka nel Piano B di Tokyo, dove ha ampliato le tecniche con Kazuo Ohno.
Dopo aver studiato danza topeng di Bali, “butoh” in Giappone e danze di possessione “bori” in Niger, Vidal concepisce nei primi anni 1990, quello che lui chiama “arte tellurica”, che è stato presentata presso l’Institute of Contemporary Arts of London con una buona accoglienza da parte della critica internazionale. In questo capitolo della sua attività i primi canti tellurici si sviluppano in India, a nord della penisola iberica e in Mongolia.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1980 con Aperitivo, nel 1981 con Danza per un momento di solitudine, nel 1984 con El hombre urbano parco antropologico e del 1994 con Monje del caos