Permanent soirée

Permanent soirée si ambienta in un luogo, presumibilmente una villa da tempo abbandonata che comincia improvvisamente ad animarsi di presenze.
I nuovi abitatori si muovono tra terrazze, giardini e improvvisati parties.
Ascoltiamo frammenti di conversazione e scoppi musicali.
Uno strano visitatore si ferma curiosare; i suoi occhi registrano quanto sta accadendo, la sua presenza funge come da specchio…

attori lydia meist, ulrike peuckert, danny alice, peter lemmens, martin mens
regia martin mens
consulenza drammaturgica alice mielart
scene gustav meist
cotumi paulette bouschung
tecnico del suono jaap lindijer
tecnico delle luci Gè wegman
musica di stefan v. campenhout

Festival 1984Prisma

 

 

Prisma

Il gruppo si è formato nell’81 come risultato di diverse provenienze artistiche (mimo, danza, movimento).
Composizioni stilizzate, il senso dell’assurdo, situazioni surreali sono gli elementi che caratterizzano le produzioni di Prisma Theatre.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1984 con Permanent soirée

Hotel Continental

Alla stessa maniera in cui Jacques Tati inventa nuovo linguaggio cinematografico per raccontarci il succedersi della vita moderna nel film Play time, Hotel Continental inventa un linguaggio scenico originale per raccontarci la folle avventura di una notte d’albergo.
Due uomini ed una donna si incontrano in occasione di una catastrofe che hanno dovuto superare insieme: un uragano o una tempesta.
I tre individui, proiettati da questa sciagura nell’albergo, si ritrovano deviati dalle loro traiettorie per viverne altre completamente nuove. Tutto comincia a perdere senso per assumerne uno nuovo.
I corpi cominciano a muoversi secondo altre disposizioni, lo spazio subisce delle trasformazioni, gli oggetti subiscono strane mutazioni.
Questo spettacolo rinvia ai vecchi principi surrealisti, all’esplosione dadaista, al principio della libera associazione.
Da una immagine nasce un’altra immagine, il movimento disegna, genera il mondo.

con joel adam, patricia janneu, guy lenoir, leon napias
regia guy lenoir
musica serge korjanevski
scene jean lascoumes
suono
jean Jacques vaudou

Festival 198445° parallele

Gli animali della città

Gli animali e la terza grande produzione di maxi inchiesta: si tratta di una spettacolo con atto, musica e proiezioni. Le due produzioni precedenti trattavano di abitazioniAnima si parla di città moderne.
La città in questione potrebbe essere una specie di incrocio tra New York e Beirut.
Un uomo ritorna in aereo per ritrovare un antico amore. La città in stato d’assedio e l’atterraggio diventa difficile. I due amanti finiscono per incontrarsi comunque ma la donna finge di non ricordarsi dell’uomo. Anche se ricordo bene la sua voce… Questa storia d’amore non ha senso preciso, ciò che la coppia si dice senza importanza così come l’indifferenza di lei e l’ossessione di lui.
La donna lavora in un night club. Il padrone è un gangster molto potente. Ma senza una reale importanza. Essi sono gli animali della città.
Due bande di assassini ingombrano le strade ammazzando chiunque.
Un vecchio ex cantante d’opera si trascina per le strade osservando tutto quello che mi succede.
Accompagnato da una fanfara ci fa ascoltare inni profetici che annunciano un destino funesto.
L’azione si svolge in luoghi diversi: in una camera d’albergo, al Central Park o in un night club o ancora in un aeroporto. Inizia al crepuscolo e termina con l’aurora: potrebbe svolgersi in qualsiasi periodo tra il 1930 il 1990. Il dialogo potrebbe essere se francese sia in inglese in diretta o in playback.
Tutta la musica, da quella dell’orchestra del club a quella del cantante d’opera è originale e mescola elementi d’opera e jazz.

regia Mike figgis

Festival 1984Mike Figgis

 

 

 

 

 

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I deliri indolenti di Dolores Dollars

Una serie di metamorfosi attraversano dei personaggi in una situazione di viaggio.
Non c’è un centro e non esistono limiti, ma delle interferenze che creano avvenimenti senza per questo costruire una storia.
Forse vi si potrebbero riconoscere un toreador, un buffone, una regina… presi nella velocità di uno specchio in piena esplosione, Disintegrati con brandelli di suoni colori ricomposti in un lungo esodo nel quale ciascuno sparisce a favore di un plurale.

creazione collettiva di thierry azam, marcia barcellos, philippe chevalier, daria elies, catherine langlade, alain michon, arnaud sauer, santiago sempere, eric wurts
costumi guerrino andreami

Festival 1984Group Lolita Danse

Groupe Lolita Danse

Lolita Danse è un gruppo che rifiuta di stabilirsi all’interno di sistemi produttivi chiusi, respingendo l’equilibrio del proprio funzionamento.
Ad ogni nuova creazione Lolita si ritrova in uno stato di perdita che mettendola in pericolo costituisce nello stesso tempo l’oggetto interno della sua ricerca, il suo desiderio di avventura.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1983 con Qui a tuè Lolita, del 1984 con I deliri indolenti di Dolores Dollars  e del 1986 con Zoopsie Comedi

Businessman in the process of becoming an angel

I danzatori suonano e cantano, creano una enormità di movimenti complessivi e complessi la cui rapidità di esecuzione crea effervescenti effetti spettacolari.
Edouard Lock ricopre la scena con una moltitudine di gesti minuti ed i contorcimenti che si riversano sui corpi senza più rispetto per la forza di gravità e le naturali restrizioni del corpo.

Festival 1984La La La Human Steps

La La La Human Steps

La La La Human Steps è un gruppo di danza contemporanea canadese, attivo tra il 1980 e il 2015, noto per il suo stile energico e acrobatico che implica un contatto fisico frenetico e atletico. La sua mossa caratteristica era il salto a botte, che somigliava a una piroetta orizzontale nell’aria.
La compahnia ha collaborato con musicisti rock, tra cui David Bowie, David Lang, Frank Zappa, Skinny Puppy, Einstürzende Neubauten, Kevin Shields, David Van Tieghem e Carole Laure. E’ stato formato nel 1980 da Édouard Lock sotto il nome di Lock-Danseurs.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1984 con Businessman in the process of becoming an angel  e del 1985 con Human sex