Under the influence è il tentativo di ricostruzione dopo un crollo.
Ricostruire un attimo di splendore, l’acme lontana che rappresenti un risveglio per questi personaggi dormienti e in conflitto col vuoto che li abita.
Lo spazio attorno non è che la proiezione di un paesaggio interiore, e il ritmo ordinario dell’azione è l’espressione di un invisibile, di uno stato sconosciuto.
I soggetti in scena non sono liberi, non hanno scelto il luogo in cui nascere nè il loro nome, si muovono in un perimetro all’interno del quale tentano di ristabilire una relazione fisica ed emotiva.
Cosa manca? Come trovare uno spazio di libertà?
Domande nate dalla fame di esprimere un’interiorità che non è riuscita a trovare un canale d’accesso, distruggendo tutto.
Gianmaria Borzillo
Gianmaria Borzillo danzatore e performer, si diploma alla Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano e successivamente si forma con i principali registi e coreografi italiani ed internazionali.
Nel 2018 lavora con la coreografa israeliana Dana Yahalomi e il collettivo Public Moviment., attualmente eÌ tra i performer di Augusto e Save the last dance for me, due creazioni di Alessandro Sciarroni prodotte da Marche Teatro e di NANAMINAGURA, ultimo lavoro di Antonio Ianniello. coreografo e interprete della perfomance Rapture.
Under the influence eÌ il suo primo lavoro da regista, vincitore della Menzione Speciale del bando registi under 30 della Biennale di Venezia e Menzione speciale dalla giuria del premio Leo de Berardinis – Teatro di Napoli.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2022 con Under the influence
The End
The End è un intenso e divertente resoconto della crisi climatica in corso. In questo pluripremiato spettacolo, Bert e Nasi interpretano la fine della loro relazione, immaginando come potrebbe essere un futuro senza l’altro. La loro danza è un promemoria e una celebrazione della nostra mortalità e della precarietà di tutto ciò che ci circonda.
creato ed eseguito da Bertrand Lesca and Nasi Voutsas
coreografia Laura Dannequin
disegno luci Jessica Hung Han Yun
aiuto luci Ruth Green
responsabile di compagnia Ginny Graham
produttore Hannah Slimmon per Farnham Maltings.
Bert and Nasi
Vincitori del Total Theatre and Forced Entertainment Award, Bert & Nasi (FR-UK) sono internazionalmente riconosciuti e apprezzati per aver dato vita ad un teatro politico originale che è allo stesso tempo esilarante e brutale. Ideando progetti in un’epoca di austerità, il loro lavoro è stato spogliato di tutti gli orpelli e si colloca a metà strada tra live art, danza e teatro. Bert e Nasi sono capaci di indagare grandi tematiche, affrontandole ad un livello personale per mostrare la natura ridicola, commovente e contraddittoria del mondo in cui viviamo.
Partecipano a Inteatro Festival nell’edizione 2022 con The Beginning e The End
The Beginning
The Beginning è il nuovo lavoro di Bert e Nasi che ha debuttato al Festival dopo una residenza artistica negli spazi di Villa Nappi. Nello spettacolo gli artisti volgono lo sguardo al passato per trovare nuovi modi di immaginare il futuro, sia come individui che come collettività, e lo spazio scenico si fa luogo di negoziazione politica e artistica.
con Bertrand Lesca e Nasi Voutsas
e con Giampiero Piantadosi, Valeria Clementi, Maria Grazia Giordani, Maria Teresa Giglioni, Antonietta Giovagnoli, Cristina Messora, Patrizia Falcioni, Carla Carisdeo, Rossana Lovato
coreografia Laura Dannequin
video Guillaume Cailleau
direzione tecnica Enrico Aurigemma
Produzione Bert & Nasi Ltd.
Distribuzione Le Bureau des Paroles
Coproduzione The Lowry – Salford, UK ; Cambridge Junction – UK ; Festival Mythos – Rennes, France (en cours)
Con il sostegno di Staatstheater Mainz – Mayence, Allemagne ; GIFT Festival – Gateshead, UK ; Marche Teatro – Polverigi, Italie ; Le Tetris – Le Havre, France ; Festival Fragment(s) – Paris et en région
I’ll do, I’ll do, I’ll do
Dalle testimonianze dei processi inquisitori di tutta Europa risulta che le streghe raggiungessero i loro convegni diabolici levandosi in volo nel silenzio della notte profonda. Dopo aver attraversato muri e porte chiuse, percorrevano spazi sterminati a cavallo di un bastone o sotto forma animalesca.
Avevano il potere di uccidere e di guarire, divoravano bambini e ne ricavavano unguenti, potevano indurre cecità e pazzia, toglievano il latte alle vacche, distruggevano i raccolti, riportavano in vita gli animali ricostruendone le ossa.
Dietro all’immagine del sabba demoniaco, antropofago, magico e violento, si intravede l’eco stravolta di un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna dai molti nomi e connesso a una cerimonia per la fertilità della terra.
Se la possessione viene spesso considerata come la visita di una entità divina tra gli esseri umani, l’estasi al contrario è un viaggio di ascesa celeste o di discesa infernale dell’anima umana fuori dal corpo.
Da questo concetto di corpo “in spirito”, nasce l’idea di una coreografia che tesse le trame di un sabba immaginato.
di Dewey Dell
coreografia, con Teodora Castellucci
assistente alla coreografia, produzione Agata Castellucci
musica originale Demetrio Castellucci
disegno delle luci, direzione tecnica Vito Matera
produzione Dewey Dell
TM
Dal manifesto di TM:
“Sono tempi duri e il mondo è diventato vecchio e cattivo. I politici sono corrotti. I figli non rispettano più i genitori.” Re Narām-Sîn dei Caldei – 3800 AC
Oggi una cellula segreta del nostro movimento ha messo in atto con successo una operazione di portata globale. Abbiamo la vittoria in mano e la nostra travolgente marcia è in ascesa. Trionferemo e combatteremo i miscredenti. I nostri fratelli e le nostre sorelle sono tra voi. Discreti. Invisibili.
Siamo tanti
Siamo ovunque
Siamo TM*
Non vediamo l’ora di conoscerti.
E speriamo che entrerai a far parte del nostro movimento globale.”
Dieci anni dopo The Personal Trilogy (The Smile off your face, Internal &, A Game of You) Ontroerend Goed presenta un nuovo spettacolo individuale. Questa volta la performance è stata pensata appositamente per essere vissuta online. Riunendo pubblico, teatri e attori da tutto il mondo per offrirvi un appuntamento unico e personale.
Per partecipare a questa esperienza artistica per una persona alla volta sono richiesti un computer con una buona connessione internet, audio, microfono e una webcam.
regia Alexander Devriendt
testo Alexander Devriendt, Angelo Tijssens, Aurélie Lannoy, Karolien De Bleser, Samir Veen
scene/design David Williamson, Nick Mattan
costumi Nick Mattan
fotografia Guinness Frateur
video David Williamson, Angelo Tijssensepijn, Pepijn Mesure,
UX creato da Upian su Ohyay, Adélaïde Desnoë, Gregory Trowbridge, Sébastien Brothier, Viktor Brothier
suono Senjan Jansen
con Gennaro Apicella, Giulia Eugeni, Francesca Gabucci, Valentina Illuminati, Dario Iubatti, Giacomo Lilliú, Michele Maccaroni, Cecilia Napoli, Arianna Primavera, Michele Ragno, Daniele Vagnozzi
e con Irene Carloni, Roberto Gibertini, Fabio Leone, Lara Virgulti
produzione e organizzazione Marta Morico, Alessia Ercoli, Emanuele Belfiore
assistente alla produzione Claudia Meloncelli
casting e promozione Benedetta Morico
responsabile allestimento tecnico Roberto Bivona
responsabile di sartoria Stefania Cempini
responsabile comunicazione, ufficio stampa Beatrice Giongo
produzione Ontroerend Goed
produzione versione italiana MARCHE TEATRO/Inteatro Festival (IT)
co-produttori Almeida Theatre (UK), ART HAPPENS (BE), Cambridge Junction (UK), Chicago Shakespeare Theater (US), Esplanade – Theatres on the Bay (SG), Espoon Kaupunginteatteri (FI) Feodor Elutine Impresario Moscow (RU), Festival Internacional de Artes Cênicas Porto Alegre em Cena (BR), Festival Mythos (FR), Kunstencentrum Vooruit (BE), Le Carreau – Scène Nationale de Forbach et de l’Est mosellan (FR), L’ESTIVE Scène Nationale de Foix et l’Ariège (FR), Perpodium (BE), RE:LOCATION// by Wildtopia (DK), Richard Jordan Productions (UK)
Staatstheater Mainz (DE), Teatro do Bairro Alto (PT), Theatre Royal Plymouth (UK), Vlaams Cultuurhuis de Brakke Grond (NL)
con il sostegno di IDFA DocLab (NL), National Theatre Immersive Storytelling Studio (UK)
Ontroerend Goed
Il collettivo belga Ontroerend Goed, sotto la direzione artistica di Alexander Devriendt, realizza progetti e dispositivi scenici che si fondano sul qui e ora, invitando il pubblico a partecipare e a vivere un’esperienza intensa. Il gruppo ha vinto numerosi premi in Europa e i loro lavori sono rappresentati nei maggiori festival in tutto il mondo. Ontroerend Goed crea e realizza dispositivi scenici che portano lo spettatore ad interrogarsi su come noi, individui, ci posizioniamo nel mondo di oggi. In ogni modo, sia che si tratti di ripercorrere la storia dell’universo in una sera, trasformare gli spettatori in elettori, guidare gli sconosciuti attraverso un labirinto di specchi e avatar per incontrarsi, il collettivo ha fatto sì che il suo marchio di fabbrica sia ogni volta imprevedibile nei contenuti e nella forma. Gli Ontroerend Goed sono: Alexander Devriendt, Joeri Smet, Charlotte De Bruyne, Karolien De Bleser, Angelo Tijssens, David Bauwens, Wim Smet, Babette Poncelet and Karen Van Ginderachter.
Teatro Amazonas
Teatro Amazonas: Il più grande delirio del mondo
Teatro Amazonas è uno spettacolo di teatro-documentario nato nell’ambito della docu-serie Pacifico, centrata sulle nuove forme di colonialismo, sulle burtalità inflitte al territorio e ai popoli originari dell’America Latina e sulla stretta relazione con lo sviluppo della cultura contemporanea.
Attraverso una serie di protagonisti, luoghi e racconti, tutti uniti dal medesimo desiderio di grandezza, Azkona&Toloza propongono una testimonianza che attraversa gli ultimi cinque secoli della storia del territorio amazzonico brasiliano.
L’Amazzonia è un luogo da sempre descritto dall’occidente come un’enorme distesa deserta, disabitata e selvaggia, sebbene migliaia di indigeni vivano sulle sue rive e all’interno della fitta vegetazione. Un luogo impenetrabile, esotico e rigoglioso, caotico, folle e senza leggi. Un paradiso da sempre sognato da esploratori, conquistatori e avventurieri, pieno di tesori da scoprire e risorse da esportare. Una distesa verde attraversata da un enorme corso d’acqua a forma di anaconda. Un luogo in cui il verde e l’azzurro sono la stessa cosa.
di AzkonaToloza
con Laida Azkona Goñi, Txalo Toloza–Fernández
voci fuori campo Valentino Werner, Tanya Beyeler
colonna sonora originale e audio Rodrigo Rammsy
disegno sonoro Juan Cristóbal Saavedra
luci Ana Rovira
video MiPrimerDrop
scenografia Xesca Salva e MiPrimerDrop
costumi Sara Espinosa
illustrazioni Jeisson Castillo
fotografia Tristán Pérez-Martin
assistente alla regia Raquel Cors
ricerca documentaria Leonardo Gamboa
relatore Pedro Granero
traduzione portoghese Livia Diniz
traduzione tukano João Paulo Lima Barreto
traduzione, sovratitoli Ilaria Carnevali
direttore di produzione Elclimamola
produzione spagnola Helena Febrés
per la versione italiana:
produzione Marta Morico
organizzazione Alessia Ercoli, Emanuele Belfiore
responsabile comunicazione, ufficio stampa Beatrice Giongo
grafica Fabio Leone, Lara Virgulti
Una produzione MARCHE TEATRO, Thèàtre Garonne – scène européenne de Toulouse, AzkonaToloza
Teatro Amazonas è un progetto a cura di AzkonaToloza. Festival Grec de Barcelona, Théàtre de la Ville – Parigi\ Festival D’ Automne a Parigi, Teatre Garonne – scène européenne, MarcheTeatro\Inteatro Festival e Antic Teatre di Barcellona. In collaborazione con DNA creación 2019, Azala Espioza, El Garner – Mercat de las Flores, La Caldera, Teatro Gayarre, Nave, Centro del creación e In-nova Cultural promosso per la Fundación Bancaria Caja Navarra e Obra Social “la Caixa”, LABEA Laboratorio de arte y ecologia.
AzkonaToloza
Situata a metà strada fra il Mar Mediterraneo, i Pirenei e il Deserto di Atacama, la compagnia Azkona&Toloza è composta da una coppia di artisti dedicati alla realizzazione di progetti di “arti performative” (artes viva). Interessati alle infinite possibilità offerte dalla poesia e dall’antropologia visiva, dalla videocreazione “lo-fi”, dalla performance e dal movimento.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2021 con Teatro Amazonas