L’ispirazione per il progetto Cashapona che significa “palma che cammina” nasce da un’esperienza vissuta nella foresta amazzonica peruviana da cui consegue un tentativo di analisi e assimilazione di aspetti unici e affascinanti della natura con un particolare sguardo ad alcune abitudini, meccanismi di sopravvivenza e di relazione simbiotica che piante e animali mettono in atto. In Cashapona c’è un tentativo di indagine sul legame che intercorre tra ciò che si considera natura e alcuni dei tanti aspetti della natura umana.
L’ipotesi del sociobiologo Edward Wilson dice che gli esseri umani sono biologicamente predisposti a cercare il contatto con le forme naturali e viventi, costituendo un primo passo per decentrarsi da sé stessi e provare un senso di affiliazione con gli altri esseri viventi (empatia).
In un momento storico in cui l’empatia, la sensibilità e l’attenzione al tema dell’ecologia e della cura dell’ambiente sono essenziali, Cashapona rappresenta una parentesi sospesa, un momento di condivisione di spazi, di riflessione e di connessione con la natura, con gli altri e con noi stessi.