La performance permette allo spettatore di entrare in un caleidoscopio di immagini e suoni che mutano e si alternano in uno zapping costante. È un invito a cedere al fascino degli opposti, ad ascoltare il suoni del vento tra le foglie, di una lamiera sotto la pioggia battente, delle campane nei prati, il ronzio di una radio lontana.
In un mondo in decadimento è ancora possibile cogliere il fascino della ruggine, il profumo della muffa, il canto degli invisibili… ma è il tramonto o l’alba oltre l’orizzonte?
Una performance di danza che esplora le possibilità di movimento tendendo all’accumulo, a una stratificazione di azioni, oggetti, immagini, che nutre un immaginario figurativo, surreale, emotivo ed intuitivo con una qualità “crafty” ispirata all’arte povera; i materiali utilizzati per costumi e scenografia sono tutti oggetti fatti a mano o riutilizzati.