Tales of FreeDoom

La performance permette allo spettatore di entrare in un caleidoscopio di immagini e suoni che mutano e si alternano in uno zapping costante. È un invito a cedere al fascino degli opposti, ad ascoltare il suoni del vento tra le foglie, di una lamiera sotto la pioggia battente, delle campane nei prati, il ronzio di una radio lontana.
In un mondo in decadimento è ancora possibile cogliere il fascino della ruggine, il profumo della muffa, il canto degli invisibili… ma è il tramonto o l’alba oltre l’orizzonte?
Una performance di danza che esplora le possibilità di movimento tendendo all’accumulo, a una stratificazione di azioni, oggetti, immagini, che nutre un immaginario figurativo, surreale, emotivo ed intuitivo con una qualità “crafty” ispirata all’arte povera; i materiali utilizzati per costumi e scenografia sono tutti oggetti fatti a mano o riutilizzati.

concept, coreografie, scenografia ed interpretazione Ludovico Paladini
disegno, luci Franco Mastropasqua, Michele Stura
direttore tecnico Roberto Bivona
responsabile allestimento tecnico Mauro Marasà
responsabile di sartoria Stefania Cempini
fonico Jacopo Pace
responsabile servizi di palcoscenico Michele Carelli
macchinista Leonardo Buschi
elettricista Roberto Cammarata
organizzazione e produzione Emanuele Belfiore, Alessia Ercoli
assistente di produzione Claudia Meloncelli
responsabile comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
promozione Benedetta Morico
comunicazione e webmaster Fabio Leone
grafica e social Lara Virgulti
produzione MARCHE TEATRO

Ludovico PaladiniFestival 2021