Un re, una telecamera, uno schermo gigante. Un uomo solo, ossessionato dalla necessità di essere ammirato, amato, osservato e allo stesso tempo imprigionato da uno sguardo che non si spegne mai. Proprio l’esplorazione dello sguardo è uno dei temi principali di questo lavoro. Lo schermo, da un lato, offre al performer un duplicato di sé permettendogli di occupare ancora più spazio nella cornice del palcoscenico, dall’altra grazie alla sua dimensione, brillantezza, velocità e punto di vista privilegiato, gli ruba la scena, costringendolo a un’impossibile lotta contro se stesso. Cindy si cimenta in un’impresa al limite del possibile: creare un film in diretta con l’illusione di un montaggio. Con le mani davanti all’obbiettivo taglia le immagini, le sfoca in una sorta di filtro “instagram” fatto in casa, accelera o rallenta e diventa a sua volta un oggetto coreografico. Al pubblico si propone una scelta: lasciarsi andare all’illusione guardando lo schermo oppure seguire l’azione dal vivo, godendosi quindi lo spettacolo senza filtri. C’è una terza scelta, ovvero tentare di assorbire tutto, inclusa la relazione di potere che si instaura tra i vari elementi scenografici. Chi è a controllare lo show? È il danzatore coreografo? È la camerawoman? È il re sullo schermo? È la telecamera stessa?
Per quanto riccamente vestito, il re è sempre nudo allo sguardo dell’innocente.
COREOGRAFIA Andrea Costanzo Martini DIREZIONE ARTISTICA Andrea Costanzo Martini – Cindy Séchet LUCI Yoav Barel DRAMMATURGIA Yael Biegon – Citron COSTUMI Idan Lederman PERFORMER Andrea C. Martini – Cindy Séchet VIDEO Cindy Séchet MUSICHE Binya Reches, J.S. Bach, Aphex Twins, Andrea Costanzo Martini, Britney Spears, Laura Pausini RIPETITORE Melanie Barson PRODUTTORE Hila Gamily coproduttori MARCHE TEATRO, Charleroi Danse, Associazione Cult. Van, Balletto Teatro di Torino / Motori di Ricerca, Choreographisces Zentrum Heidelberg CON IL SUPPORTO DI Piemonte dal Vivo, Avshalom Pollack Dance Theater RINGRAZIAMENTO SPECIALe A Chiara Castellazzi PROMOTRICE DEL PROGETTO MOTORI DI RICERCA DAL QUALE IL LAVORO HA PRESO INIZIO Enzo Pezzella e Enrico Pitozzi