Cosa succederebbe se un cammello si ribellasse, smettesse di trasportare pesi e cominciasse a fare qualcosa di diverso con il proprio corpo, per esempio una danza?
Atlas Revisited è una performance multimediale dove danza, video e parola si fondono per affrontare i temi del presente in maniera lucida e spiazzante. La performance di Andros Zins-Browne – danzatore e coreografo – e Karthik Pandian – artista visivo – si ispira ai movimenti della Primavera Araba: la sfida dei due artisti newyorkesi è quella di rendere il concetto di libertà attraverso un linguaggio visivo che sia fresco e accessibile e al tempo stesso distante da quello delle notizie televisive. Atlas Revisited parte da un tentativo di remake del film “Channels/Inserts” di Merce Cunningham e Charles Atlas, ma usando dei cammelli al posto dei danzatori. L’idea fa riferimento a una doppia metafora: da una parte, il cammello come simbolo di peso ed oppressione, dall’altra, la danza come simbolo di libertà e della possibilità di intraprendere la propria strada nella vita.
Atlas Revisited propone uno sguardo attraverso la realizzazione, l’annullamento e la ricostruzione di una danza della libertà e i trucchi ai quali occorre spesso ricorrere per creare delle immagini.