La Compagnia Katzenmacher, fondata da Alfonso Santagata, Claudio Morganti e Tullio Ortolani, nasce professionalmente nel 1979 con il debutto in gennaio dello spettacolo Katzenmacher, scritto e diretto da Alfonso Santagata. Il successo di critica che l’avvenimento consegue si rivela di tale importanza per la storia della Compagnia da caratterizzarne l’identità stessa.
In 36 anni di attività, scrive e cura la regia di 37 testi teatrali: Katzenmacher (1979), Büchner Mon Amour (1981), En Passant (1983), Mucciana City(1984), Hauser Hauser (1986), Dopo (1987), Andata e Ritorno (1987), Saavedra (1988), L’alba sotto casa Steinberg (1988), Pa Ublié (1989), Omsk(1990), Redmun (1991), Sonnorubato (1993), Terra Sventrata (1994), Polveri (1994), Tamburnait (1996), King Lear (1996), Petito Strenge (1996), Ubu Scornacchiato (1997), Ubu ‘u Pazz (1998), Tragedia a mmare (1999), EIDOS (Apparizioni) (1999), Isaia l’irriducibile (2000), Se la nuì (2001), Se tujur la nuì (2001), Tragedia a Gibellina (2002), Apparizioni (2002), Affronti (2003); Il sole del brigante (2005), Tremendo/Meraviglioso(2007), Animenere (2008), Teste deboli (2009), Farsa Madri (2010), Rivolta e pietas (2012), Contrasto (2013), Esterni scespiriani (2014), Interni scespiriani (2015) e di altri 8 testi cura la regia e ne è interprete: Finale di Partita di Samuel Beckett (1990), Il Guardiano di Harold Pinter (1992), Schopenhauer Song di Manlio Sgalambro (1995), Possibilities di Howard Barker (2002), Quali fantasmi – tre atti unici di Eduardo De Filippo (2003),Le voci di dentro di Eduardo De Filippo (2004); Il teatro comico ovvero Il padre rivale del figlio di Carlo Goldoni (2006), Requie all’anema soja – due atti unici di Eduardo De Filippo (2011); de Il calapranzi di Harold Pinter (1984) è attore protagonista; è regista degli spettacoli India di Mara Baronti (2007), Diciottomila giorni-Il Pitone di Andrea Bajani (2011).
Fra i protagonisti riconosciuti del rinnovamento della scena italiana, Alfonso Santagata sa coniugare la sperimentazione di nuovi linguaggi con la riscoperta della tradizione, attraverso la rilettura dei classici, la scrittura di testi originali, la valorizzazione della drammaturgia d’attore.
L’impegno e la portata del lavoro svolto da Alfonso Santagata con la compagnia Katzenmacher sono sottolineati nel corso degli anni da alcuni importanti riconoscimenti nazionali quali il Premio della Critica e il Premio UBU nel 1984; il Premio UBU per la ricerca scespiriana per gli spettacoliTerra Sventrata e Polveri nel 1995. Per lo spettacolo Petito Strenge (1996), ideato e diretto da Alfonso Santagata, ricevono il Premio UBU 1997 come migliori attori Massimiliano Speziani e Giuseppe Battiston. Nel 2004, lo spettacolo Quali fantasmi viene insignito del Premio Girulà – Teatro a Napoli, per la miglior drammaturgia.
Prestigiosi sostegni produttivi e accoglienze anche internazionali accompagnano il lavoro della Compagnia Katzenmacher: la Biennale di Venezia e Firenze Capitale Europea della Cultura (1987), il Festival di Teatro Internazionale di Sitges, in Spagna (1987), il Teatro La Mama di New York (1989), il Festival Internazionale di Annecy (1998), il Festival di Santarcangelo (quasi regolarmente dal 1979 in poi), il Teatro di Roma (Festival “Per antiche vie” e “Ostia antica”, 2000), le Università di Bologna (2002) e di Torino (2003), il Festival delle Orestiadi di Gibellina (2002).
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1983 con En passant e del 2000 con Isaia l’irriducibile