Uno spettacolo dedicato alla poetessa americana Mina Loy la cui storia è collegata all’avanguardia europea e americana del futurismo e surrealismo. Mina Loy univa bellezza e sensibilità poetica e si vedeva come una cartografa dell’immaginazione, in cui un periodo in cui termini come “espatriato” e “esilio” avevano altri significati. La sua biografia ci parla di viaggi di tutti i tipi; di una infanzia oppressiva nella Londra degli anni 1880 agli studi d’arte di fine secolo a Monaco e Parigi, alla Firenze del futurismo, alla New York dei giorni Dada, al Messico rivoluzionario (con il boxeur dadaista Artur Caravan) e all’Europa del dopoguerra e di nuovo negli Stati Uniti, dove passò il resto dei suoi giorni.
I movimenti sono ispirati alle sue poesie, ai suoi testi strani e delicati, ai suoi “archivi subconsci” e ai suoi manifesti femministi-dadaisti in un collage di sentimenti, azioni, storie e relazioni tra donna, uomo e il mondo.