Ispirato all’epopea dell’eroe sumero, il Gilgamesh che i Raffaello Sanzio allestiscono al festival di Polverigi acquista il valore di un’apparizione magica e misterica, tra la notte e la luce dell’alba, in riva al lago circondato dagli alberi. Uno spettacolo che pensa la natura stessa del teatro tra finzione e rito. Animali e uomini popolano la scena sotto lo sguardo muto e protettivo della Donna Dea Madre.