Effimero feltrito

Polvere e sporcizia sono la memoria della nostra presenza nello spazio.
In un mondo anonimo fatto di superfici sterili, in cui lasciare tracce di noi si fa sempre più difficile, Effimero feltrito è un’installazione performativa nata dall’urgenza di “lasciare traccia” del proprio passaggio. Un’indagine del rapporto tra il corpo e la superficie che lo ospita, tra lo spazio e la sostanza, attraverso l’analisi delle possibilità di presentazioni del corpo, con particolare riguardo all’instabile rapporto tra la fisicità, le tracce e lo spazio.
“Credo che dopotutto non siamo altro che narratori con molte storie da raccontare: la storia della materia e del suo significato culturale; la storia di come sono fatti gli oggetti e il loro essere nel mondo e, infine, la storia del mio corpo in relazione con gli oggetti e con la materia”  [Janine Antoni]

Amelia PrazakFestival 2012