Distortion

La coreografa argentina Constanza Macras costruisce coreografie che sono state descritte come energiche, potenti, selvagge e colorate, ma che propongono anche una seria critica alla società.
In Distorsion, Constanza Macras parte dai movimenti di base dell’hip hop e li deforma per creare un nuovo immaginario espressivo nella coreografia contemporanea.
Insieme a otto danzatori della Hip Hop Academy di Amburgo, esplora le possibilità di ciò che può essere rappresentato fisicamente, rendendo i corpi danzanti il veicolo per una narrazione dal forte impatto visivo.

regia e coreogreafia Constanza Macras
assistente alla regia Frerk Hillmann-Rabe
direttore delle prove Elik Niv
direttore degli allenamenti Anna Németh
costumi Magdalena Emmerig
musicisti Kristina Lösche-Löwensen, Alassane Jensen, Benji Asare, Guido Höper, Marc wichmann,
di e con Felix Saalmann, Can Gülec, Franklyn Kakyire, Daniel Marques, Patrick Ndongo, Marco Groth, Jennifer Gifty-Lartey, Zoltan Lakatos, Viktor Rostas
direttore artistico Hip Hop Academy Axel Zielke
direttore di produzione Sander von Linglesheim e DorkyPark Katharina Wallish
amministrazione DorkyPark Aminata Oelßner
assistente di produzione DorkyPark Josephine Reinish
produzione HipHop Academy Hamburg, Kampnagel
con il sostegno di Senate of the Free and Hanseatic City of Hamburg

 

Constanza MacrasFestival 2015

Inferno

Inferno racconta il mondo di persone con diverse disabilità, esaltando le loro competenze, ma soprattutto  facendo esplodere il loro bisogno di esserci, di gridare con rabbia e con calma, con ironia e con gioia la loro fame di vita, la loro imperturbabile determinazione nel raccontarsi.
“Inferno è teatro. Ma chi sta sul palco non sono attori. Non fingono. Sono se stessi.
Sono pezzi di mondo che non vengono rappresentati e fotografati, ma che salgono direttamente sul palco per mostrarsi, per rappresentarsi, per affermare che esistono.
Salgono sul palco per necessità di raccontarsi, di trovare un posto nel mondo attraverso quel racconto, per la nostra necessità di conoscerli e di creare un ponte tra mondi che nella nostra società vivono separati l’uno dall’altro. Autentico allora è il bisogno di dire perché coincide col bisogno di essere”.

di Babilonia Teatri
con Enrico Castellani
e con gli attori non-attori del Laboratorio-Scuola/Compagnia ZeroFavole Selika Caffarri, Marika Messori, Carlo Trolli, Marco Messina, Sara Fecondo, Daniele Balocchi, Maria Balzarelli, Paolo Terenziani.
con il contributo di Fondazione AltaMane Italia (AMI)

Babilonia TeatriFestival 2015

MDLSX

MDLSX è un “inno tribale e solitario” alla libertà di divenire, al gender b(l)ending, all’ essere altro dai confini del corpo, dal colore della pelle, dagli organi sessuali, essere altro dalla nazionalità imposta o acquisita, dalla territorialità forzata, dall’appartenenza a una Patria (termine da decolonizzare)…
MDLSX è una sorta di viaggio musicale e performatico, nella forma di un anomalo Dj / Vj Set sfrenato e incatalogabile: un bizzarro cut-up di testi e icone connesse al transgenderismo, dal nomade Tiresia a Cassandra…

regia Enrico Casagrande & Daniela Nicolò
con Silvia Calderoni
produzione Motus
in collaborazione con Parc de La Villette di Parigi, Santarcangelo •15 Festival, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino

MotusFestival 2015

Bul-sSang

“Bul-ssang” è il termine coreano che indica la statua di Buddha, ma suona anche come la parola che in Corea indica la miseria.
La coreografia, creata da Aesoon Ahn, gioca sul doppio significato del titolo ed è nata dopo una visita al Buddha Bar di Parigi, dove una serie statue di Buddha sono state usate come elementi per il design degli interni. Questo lavoro mostra come la cultura tradizionale coreana e asiatica, rappresentata dalle statue del Buddha, si è intrecciata e trasformata in un processo di spinta occidentalizzazione.
In Bul-ssang un mix di culture e danze diverse – che comprende il Katak indiano, la danza Jindo coreana, l’Arhat cinese e danze tradizionali giapponesi e mongole – si armonizza con l’installazione pop dell’artista Choi Jeong-Hwa e la musica live del noto dj coreano Soulscape.

coreografia Aesoon Ahn
musica DJ Soulscape
danzatori Kang Jinan, Kwon Minchan, Kim Keonjoong, Park Sojung, Seok Jinhwan, Ye Hyo Seung, Yoon Boae, Lee Yoonhee, Chang Anlee, Han Sangryul, Heo Hyoseon
stage design Kim Jongseok
disegno luci Lee Inyeon
visual design Shin Jeongyoup

Korea National Contemporary Dance CompanyFestival 2015

Nova Insula

Nova Insula è frutto di una decostruzione visuale del testo Shakespeariano della Tempesta, atta a ricercare metodi alternativi nella riproposizione di testi classici in un contesto visivo e multimediale.
Si tratta di una serie di “ambienti sensibili” progettati appositamente per la rassegna internazionale Inteatro all’interno della Mole Vanvitelliana di Ancona.
Gli spettatori sono invitati a scoprire progressivamente la narrativa tramite una serie di installazioni costruite in successione fra loro. Ogni ambiente e’ ricreato mantenendo sempre un equilibrio tra la presenza del digitale in giustapposizione con la consistenza dei materiali impiegati nella creazione dei diversi momenti di scena.

con Dorothy Melander-Dayton, Marco Turcich, Matilde Marangoni, Cristina Espejo-Vindel, Vittoria Belli, Hyesung Baek, Fabrizio Panella, Annalisa Terranova
con la partecipazione di George Fanzio, Yesenia Trobbiani
un ringraziamento speciale a Indiegogo funders, Pete Brooks, Kat Leung, Dalia Yassine, Claire Blake, Francesco Panella, Ercole Belli, Marina D’Angelo, Hackney City Farm – Frizzante London, University of Lancaster

Mapped ProductionsFestival 2015

Everything is ok

“Come creare la stanchezza di uno sguardo? Uno sguardo collettivo, arrendevole, che lasci che le cose si narrino da sole? La risposta che mi sono dato è: creando un corpo iperattivo. Un corpo prismatico, che si faccia carico di tutti gli stimoli del mondo. Un corpo che incarni, in un ritmo forsennato e senza respiro, le iconografie di quello che oggi si manifesta per divertirci, eccitarci, interessarci.
Un corpo baraccone, uno spettacolo impazzito, un cabaret implosivo.
Può lo sguardo che accoglie in sé questo corpo cedere il passo a un’amabile stanchezza, e accorgersi finalmente del paesaggio?
E quale paesaggio, per questo popolo stanco, finalmente e giustamente stanco?”.

di e con Marco D’Agostin
suono LSKA
disegno luci Rocco Giansante
movement coach Marta Ciappina
consulenza drammaturgica Kristin De Groot
co-produzione VAN, CSC/Operaestate Festival Veneto & Dansateliers
con il supporto di INTEATRO, Kilowatt Festival, D.ID Dance Identity, Danzarte

Marco D’AgostinFestival 2015

Chimera

Chimèra indaga sulle dinamiche relazionali tra due individui, due punti di vista differenti in cui la percezione della stessa realtà molto spesso non coincide dando vita a scontri, fraintendimenti e incidenti.
Con stile ironico e surreale Chimèra denuncia una società in cui l’aumento costante dei mezzi di comunicazione impoverisce paradossalmente il bisogno dell’uomo di comunicare. Un mondo rappresentato non è la realtà del mondo e tantomeno l’esperienza che se ne può fare ma solo il fantasma del mondo.

ideazione e regia Davide Calvaresi
con Davide Calvaresi, Giulia Capriotti
impianto scenico Valeria Colonnella
produzione Marche Teatro, 7-8 chili

 

7-8 chili Festival 2015

Cheerleaders

CHEERLEADERS è un concetto astratto che funge da contenitore tematico capace di raccogliere da un lato la necessità umana di auto-incitamento e dall’altro di rispondere al bisogno di appartenenza e identificazione ad un gruppo.
Cheerleading è il termine americano che indica uno sport, nato come supporto ad altre discipline.
‘E a t . S l e e p . C h e e r . R e p e a t .’
cheer’s slogan
E’ una sorta di tifoseria professionale coreografata fatta di numeri musicali e “stunt” con acrobazie e piramidi umane. L’immagine della cheerleader è diventata ben presto il simbolo di una cultura, quella americana, e di un particolare stile di vita.
Si tratta di un mondo in cui conta la forma tanto da condizionare il contenuto. L’incitamento, la resistenza alla fatica, lo stato di eccitazione, l’aspetto vincente, l’autocelebrazione sono solo alcuni aspetti interiorizzati in questa cultura.
La tifoseria è un’espressione energetica di massa, un fiume di adrenalina che sposta l’aria, che modifica lo spazio, che raggruma corpi e molecole come una pentola a pressione. Molteplici studi sulla psicologia delle masse hanno dimostrato quanto l’energia del gruppo possa modificare, alterare e addirittura proiettare immagini e significati sino a condizionare l’esterno.
Qual è il prossimo Goal per cui esultare? Qual è il nostro livello di sostituibilità?
Pratiche e addestramenti per una perfetta tifoseria.

concept e azione Sara Catellani, Elisa Ferrari, Davide manico
video Marco Misheff
organizzazione Marco masello
produzione Collettivo PirateJenny
con il sostegno di PIMoff Milano, Marche teatro/ Inteatro, Quelli di Grock

Collettivo PirateJennyFestival 2015

West End

La tenace relazione tra l’Occidente e il declino impone la scelta di uno sguardo. Il nostro non può essere drammatico tout court, perché ha le cadenze del tip tap. Attraverso il suo ritmo e la sua leggerezza questa performance vuole onorare le ceneri e la rinascita, percorrendo una traiettoria di citazioni, affrontando le inevitabili domande del perché ci sentiamo occidentali e  facendo i conti con quest’aria di sconfitta che spira dalle nostre parti.
Ci sono dei semi ai quali saremmo disposti a dare un seguito, e su quali possibilità di rinascita daremmo prova del nostro coraggio? Sì, se qualcuno ce lo chiedesse, proprio oggi che non sembriamo più equipaggiati per puntare alla pienezza e alla gioia…

di Chiara Frigo
con Amy Bell
drammaturgia Riccardo de Torrebruna
luci Moritz Zavan Stoeckle
suono Mauro Casappa
coproduzione Act Your Age, Zebra Cultural Zoo, Carrozzerie N.O.T. Roma
con il sostegno di CSC Bassano, Nederlandse Dansdagen – Maastricht, Dance House Lemesos – Cyprus, D.ID Dance Identity -Austria, Inteatro Festival Polverigi, Teatro Fondamenta Nuove, Carrozzerie N.O.T – Roma

Chiara FrigoFestival 2015

Turning

Nel 2014 Alessandro Sciarroni viene invitato a far parte di “Migrant Bodies”: un progetto europeo che si articola tra l’Europa e il Canada e che si concentra sul concetto di “migrazione” in senso ampio. Per l’occasione gli viene chiesto di produrre un breve assolo a partire dal tema del progetto. Lavorando sul termine inglese turning inteso come girarecambiareevolvere, l’artista decide di intraprendere una nuova ricerca testando su di se una nuova pratica: quella del proprio corpo che ruota intorno al suo stesso asse per un tempo determinato.
invenzione Alessandro Sciarroni
con Alessandro Sciarroni
sviluppo, promozione, consiglio Lisa Gilardino
amministrazione, produzione esecutiva Chiara Fava
sviluppato come parte del progetto Migrant Bodies al Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa (Italy), La Briqueterie – Centre de Développement Chorégraphique du Val de Marne (France), Circuit-Est (Quebéc), The Dance Centre (British Columbia) e HIPP The Croatian Institute for Dance and Movement (Croatia) e sostenuto dal Programma Cultura 2007-13 dell’Unione Europea
con il sostegno di MARCHE TEATRO Teatro di Rilevante interesse Culturale
produzione esecutiva Corpoceleste _C.C.00#

Alessandro SciarroniFestival 2015