Con evidenza per coloro che intendono.
Le oratorie sono discorsi apodittici dati in forma drammatica; sono le parole che accumulate durante la riflessione che i drammi generano, vengono date, spesso scaraventate, perché possano essere attaccate. Il loro modo non è la poesia. L’Oratoria qui proclamata darà via libera all’animale, colui che, povero di mondo, ci insegna la voce che viene prima del linguaggio. Ed è plausibile che ha questa voce si associ la musica suonata e cantata immediatamente.
Amleto
La veemente esteriorità della morte di un mollusco.
Dopo l’abiura del linguaggio e del libro,ecco che il fondamento mitico getta le proprie basi nel punto centrale della storia della letteratura teatrale, e va ad occupare il testo regale della tradizione occidentale: l’Amleto di Shakespeare. Di fronte a questa strana confluenza, chiamata a originare una vertigine del senso, si vuole dimostrare l’affermazione della via mitica anche nel testo più sedimentato della storia del teatro occidentale. Spogliando Amleto del suo testo, ciò che rimane è lo stesso senso dell’essere attore, lo stesso uso del teatro come arma.
amleto di romeo castellucci
regia di romeo castellucci
con paolo tonti, stefano cortesi, febo del zozzo
ritmo drammatico chiara guidi
melodia Claudia castellucci
tecnico uria comandini
cura gilda biasini, cosetta nicolini
produzione socìetas raffaello sanzio e wiener fest wochen
Hänsel e Gretel
Hänsel e Gretel dei fratelli Grimm. Il teatro infantile è l’assunzione della fiaba come percorso percettivo e drammatico per l’infanzia e nell’infanzia. Non è mai uno spettacolo, ma uno spostamento estesamente cognitivo ed emotivo, forte e severo, come ci insegna il lungo gioco infantile. La fiaba qui alloggiata è la ricostruzione del labirinto topografico ed esistenziale della storia di Hänsel e Gretel. Questo teatro è fatto per essere visto solo dai bambini. O uomo, che bambino non sei, disponiti ad abbassare la tua testa come uno di loro se vuoi che ti venga concesso di entrare nella foresta assieme a loro.
disegno del percorso e regia chiara guidi, romeo castellucci
con paolo tonti, chiara bocchini, giunta biserna, claudia castellucci, romeo castellucci, chiara guidi, camilla cancellari, demetrio e teodora castellucci
arte del legno paolo guidi
arte del cucito chiara bocchini
cura gilda biasini, cosetta nicolini
produzione socìetas raffaello sanzo
con la collaborazione del teatro a. bonci di cesena
Taxi dancing
Con Tender i confini tra realtà e finzione diventano indistinguibili così come quelli tra attori e spettatori. Inaspettati e inconsueti, i Tender portano un po’ di teatro nella vita di tutti i giorni.
con Cilia Erens, Ellis Galesloot, Jacolien Honders, Marianne van Hooff, Rutger Jan de Lange, Garko Lutyen, Suzanne Meyroons, Els van der Monde
produzione Ad Rijsdijk, Melissa Snater, Gerard Tiben
manager Jannette Hoek
Studi per Enrico V
Un lavoro in progress. Un gruppo di attori alle prese con la tragedia shakespeariana ne provano una riscrittura per immagini e movimento. Un’occasione per conoscere il processo di scrittura scenica a partire da un testo classico.
da william shakespeare
regia pippo delbono
con pippo delbono, pepe roniedo, sebastiano aglieco, antonella galiè, gustavo giacosa, donatella sarao
Festival 1992 – Compagnia Pippo Delbono
Bonifica
Una fantastia regionale che attinge dalla poetica pasoliniana alla tradizione del teatro dialettale. Ci sono tante Romagne (quella di Fellini in primo luogo), da qualche anno c’è anche la Romagna africana e “arteriosa” delle Albe.
con ermanna montanari, luigi dadina
regia marco martinelli
scenografia e costumi ermanna montanari, cosetta gardini
tecnico luci giancarlo cottignoli
Nessuno può coprire l’ombra
Una formazione tutta senegalese che propone racconti tradizionali africani che mescolano comicità e insegnamenti, uomini e animali, luci e ombre. Accompagnati dal suono dei tamburi due griots raccontatori ci proiettano in un mondo a noi sconosciuto.
con mandiane n’diaye, el hadyi niang, mor awa niang
regia marco martinelli
scenografia e costumi ermanna montanari
tecnico luci giancarlo cottignoli
Antenata atto II – Tornare al cuore
Seconda tappa di una trilogia. Corpi e voci debordano lo spazio immerso in una luce bianca che irrora beneficamente il nostro desiderio di purezza.
con carlotta sagna, carolina talon, gabriella rusticali
testo mariangela gualtieri
regia cesare ronconi
collaborazione ai movimenti di scena caterina sagna
allestimento antonio annicchiarico
sculture francesco bocchini
The living paintings
Stephen Taylor Woodrow presenta per la prima volta in Italia i suoi quadri viventi, un’opera che si colloca in una linea di confine tra il teatro, lo spettacolo e la pittura “pura” portata ai suoi (il)logici estremi.
con Stephen Taylor Woodrow, calum findley, tim saunders
L’ascensore
Un’epica da camera. Una tragedia della mafia ambientata nell’ascensore art deco di un hotel nel cuore della Little Italy newyorkese anni 40. Ispirato ai film di Scorsese e Coppola sulle note del Macbeth verdiano.