Virgilio Sieni

Coreografo e danzatore, fonda nel 1983 la Compagnia Parco Butterfly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, imponendosi come uno dei protagonisti della scena contemporanea europea. Crea spettacoli per le massime istituzioni musicali italiane e vince numerosi premi (Ubu, Danza&Danza, Lo Straniero, Anct).
Nel 2013 diventa direttore della Biennale di Venezia – Settore Danza e viene nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese.
Rappresenta l’Italia sia a Marsiglia Capitale Europea della Cultura 2013, con il progetto Arte del gesto nel Mediterraneo che coinvolge 160 interpreti provenienti da diversi paesi, sia a Bruxelles nell’ambito del Semestre Italiano di Presidenza dell’Unione Europea 2014, con il progetto Vita Nova, sull’iconografia  sacra, al Bozar Centre for Fine Arts. Nel 2015 realizza per la Fondazione Prada di Milano Atlante del gesto.
Avvia la collaborazione con il centro di ricerca Casa Paganini – InfoMus del DIBRIS (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi) dell’Università di Genova, sulle esperienze cognitive dell’uomo.
Dal 2016 insegna all’Accademia di Architettura di Mendrisio, fondata da Mario Botta; nello stesso anno avvia il progetto Arte del gesto nel Mediterraneo – Accademia sui linguaggi del corpo e l’opera dei pupi in collaborazione con il Comune di Palermo e Mimmo Cuticchio, ideando un inedito percorso di formazione che indaga la relazione tra danza e opera dei pupi.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con Variazioni su duetto

Maurizio Cardillo

Attore, autore, regista, formatore, con Massimo Cattaruzza, suo compagno di corso alla Scuola di teatro di Bologna, forma il duo comico Cardillo e Cattaruzza con il quale, nel corso degli anni ’80, partecipa a numerosi varietà televisivi (tra tutti, il cult ‘Lupo Solitario’, Italia 1) e prende parte alla vivissima scena comica italiana del tempo.
Con la stessa formazione, alla fine degli anni ’80, inizia il suo percorso di autore-attore, con spettacoli ospitati – tra gli altri – dal Festival di Santarcangelo di Romagna e Inteatro di Polverigi. Allo stesso periodo risale l’inizio della sua collaborazione con l’autore Mario Giorgi.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con Ambulacro e Studi per la vita naturale

Michele Sambin

Regista, musicista e pittore, conduce una ricerca che ha come tema il rapporto tra immagine e suono. Fin dai primi anni 70 indirizza il proprio interesse all’incrocio tra le varie arti: cinema, musica, video, pittura. In seguito utilizzerà il teatro come luogo di sintesi.
Nel 1980 con Pierangela Allegro e Laurent Dupont fonda TAM Teatromusica e ne diventa direttore artistico. Per Tam cura regie, scene e musiche, sempre attento agli stimoli provenienti dalle nuove tecnologie, ma anche fortemente legato alle suggestioni della tradizione.
Le sue realizzazioni sceniche trovano spazio sia in campo teatrale che musicale cercando, nell’incontro tra i differenti ambiti, nuove ipotesi di composizione scenica, attraverso una personale forma di “teatro totale”.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con Concerto imbarazzo

Geraldine Pilgrim

Geraldine Pilgrim è una regista / designer e artista dell’installazione che lavora per il teatro e le arti visive. È conosciuta per le sue installazioni evocative e le performance site specific che creano un dialogo contemporaneo con case storiche, edifici e paesaggi occupati e deserti sia nel Regno Unito che in Europa. È la direttrice artistica della Geraldine Pilgrim Performance Company che crea eventi site-specific che spesso lavorano in collaborazione con giovani, anziani, gruppi artistici e comunità.
Il suo particolare lavoro sul sito è specializzato in installazioni e spettacoli in edifici e paesaggi insoliti in cui l’architettura del sito viene utilizzata come ispirazione e narrativa, rivelando gradualmente memorie e atmosfere che si sono accumulate nel corso degli anni, insieme alla storia – immaginata e reale – dello spazio.
Si è formata come artista e scenografa teatrale, è stata cofondatrice ed è diventata Direttore Artistico di Hesitate and Demonstrate, l’influente compagnia di teatro visivo, e da allora ha realizzato installazioni, spettacoli teatrali e eventi site-specific di grandi e piccole dimensioni.
È stata un’artista associata Artsadmin e di Theatre de Complicite Associate. È docente associato al Wimbledon College of Art e Central St Martins ed è Visiting Lecturer presso Goldsmiths, University of London. Indipendentemente, Geraldine organizza corsi e workshop per professionisti emergenti e affermati nel Regno Unito e all’estero.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con Shattered

Teatro delle Albe

Il Teatro delle Albe è una compagnia teatrale di Ravenna, con sede al Teatro Rasi, fondata nel 1983 da Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni.
Nel 1988 il gruppo acquisisce al suo interno alcuni griot senegalesi: Mandiaye N’Diaye, Mor Awa Niang e El Hadji Niang, arricchendo gli spettacoli con le tradizioni culturali e performative africane.
Tra gli spettacoli di questo periodo: Ruh. Romagna più Africa uguale (1988), All’inferno! (1996), I Polacchi (1998) Sogno di una notte di mezza estate (2002), Salmagundi (2004), La mano (2005), Sterminio (2006), Stranieri (2008).
La compagnia affronta anche testi antichi o di tradizione classica, operandone la riscrittura, come I ventidue infortuni di Mor Arlecchino, (1993), da un canovaccio di Goldoni; Baldus (2000), dall’omonimo poema di Teofilo Folengo; il Sogno di una notte di mezza estate(2002), da William Shakespeare.
Nel 1991 le Albe danno vita, col sostegno del Comune di Ravenna, a Ravenna Teatro, Teatro Stabile di Innovazione, di cui Marcella Nonni è direttrice organizzativa, Luigi Dadina presidente e Martinelli direttore artistico. La programmazione si svolge nei due teatri cittadini, il teatro Rasi e il teatro Alighieri.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con Ruh-Romagna+Africa uguale e Siamo asini o pedanti? , del 1992 con Nessuno può coprire l’ombra e Bonifica, del 1997 con Ekpumenek Maru Tuwaja e del 1999 con I Polacchi

Forced Entertainment

Forced Entertainment è considerato uno dei gruppi britannici più radicali e stimolanti.
Il loro linguaggio, eclettico ed originale, è fatto di brandelli di televisione e pubblicità, di ricordi cinematografici e musicali, con un procedimento di assemblaggio di materiali di seconda mano, rimodellati in modo decisamente personale.
Senza averlo progettato i loro personaggi si rivelano degli spodestati, persone il cui unico potere sta nell’immaginazione, nella provocatoria interpretazione di una cultura già ereditaria.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con 200% and bloody thirsty

Brith Gof

Compagnia teatrale di lingua gallese, che ha sede a Cardiff, il cui desiderio è quello di creare un teatro vibrante che con potenti metodi visivi possa dare voce alle esperienze ed alle aspirazioni di una cultura minoritaria.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1989 con Gododdin

Natalino Balasso

Anatoli Balash, pseudonimo di Natalino Balasso, attore, comico e scrittore italiano.
Autore e attore di teatro, cinema, radio e televisione, ha debuttato in teatro nel 1991, in televisione a fine anni novanta, al cinema nel 2007 e ha scritto alcuni libri di narrativa.
Attore e scrittore autodidatta e versatile, Natalino Balasso inizia ad esibirsi nei club e nei piccoli teatri dell’Emilia-Romagna con spettacoli comici surreali dallo stile vagamente futurista alla fine degli anni 80. Nel 1993, grazie alle sue collaborazioni come autore a riviste di umorismo e satira (Comix, Cuore, Smemoranda) e alla pubblicazione di un suo libro di racconti surreali dal titolo “Operazione buco nell’acqua” (Sperling & Kupfer editori), viene notato dai produttori di alcune trasmissioni televisive delle reti Mediaset ed inizia una collaborazione con l’azienda come autore comico. La sua prima tournée significativa la deve all’incontro con Maurizio Grande con cui scrive un monologo dal titolo “Il grande pop corn” che sarà rappresentato in tutta Italia nel 1994 per la regia di Paola Galassi. Nel 1995, abbandonata l’attività di autore televisivo e grazie ad un periodo formativo di circa un anno con l’attore e formatore americano Philip Radice, si interessa al mondo della Commedia dell’Arte e affronta le sue prime esperienze di capocomico fondando a Bologna la Compagnia degli Gnorri con la quale lavora fino al 2004 in varie tournée nei teatri del nord Italia. Con tale compagnia affronta dapprima un lavoro di riscrittura dei canovacci della Commedia dell’Arte e di attualizzazione delle maschere che sfocia in 8 spettacoli da lui scritti che narrano la saga de “L’isola degli Gnorri”, rappresentati alla maniera della Commedia dell’Arte con canovacci e scenari sui quali gli attori improvvisano i dialoghi.
Nel 2003, dopo aver partecipato come comico ad alcune trasmissioni televisive che gli hanno dato notorietà nazionale, affronta la sua prima tournée di prosa a livello nazionale con la Compagnia degli Gnorri mettendo in scena una farsa brillante dal titolo “Dammi il tuo cuore, mi serve” di cui è autore e regista. Dopo il 2003, Balasso affronta anche ruoli cinematografici, partecipando al film di Carlo Mazzacurati “La giusta distanza” con Giuseppe Battiston, al film “Non pensarci” per la regia di Gianni Zanasi, con Valerio Mastandrea, alla fiction in sei episodi “Padri e figli” per la regia di Gianni Zanasi e Gianfranco Albano, con Silvio Orlando e alla fiction in sei puntate “Il segreto dell’acqua”, per la regia di Renato De Maria con Riccardo Scamarcio.
Concluso il capocomicato con la Compagnia degli Gnorri nel 2004, incontra il regista Gabriele Vacis che lo dirige sul terreno della prosa. Con il regista Vacis, Balasso avvia una collaborazione che lo vede interprete dello spettacolo “Libera nos” (2005), coautore e interprete dello spettacolo “Viaggiatori di Pianura” nel quale recita con Laura Curino (2008) e nuovamente interprete della commedia “Rusteghi, i nemici della civiltà” da Carlo Goldoni nella quale recita con Jurij Ferrini ed Eugenio Allegri(2011). Negli stessi anni Balasso affronta altre tournée con i suoi monologhi e con la traduzione veneta de La bisbetica domata di William Shakespeare per la regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo nella quale recita a fianco dell’attrice Stefania Felicioli (premio Duse nel 2000). Nel 2009-2010 affronta la sua seconda esperienza di capocomico mettendo insieme una Compagnia di attori e cantanti veneti coi quali si esibisce in un lavoro teatrale dal titolo “Fog Theatre”, un progetto che prevede la realizzazione di 10 spettacoli da lui scritti e diretti che vengono rappresentati tutti nella stessa città, prima a Verona, poi a Padova. Tale lavoro mescola situazioni e personaggi del teatro di tutti i tempi in una sorta di copione unico, nel quale fanno apparizione anche personaggi inventati da Balasso che generano lo scontro tra realtà e finzione.
Tra il 2004 e il 2010 scrive tre romanzi: L’anno prossimo si sta a casa (Mondadori), Livello di guardia (Mondadori) e Il figlio rubato (Kellermann). Nel 2012 superando la forma romanzo, scrive un libro di finzione in cui immagina una lunga intervista a Dio ad opera di un giornalista, il titolo è Dio c’è ma non esiste.
Nel 2011 inizia a sperimentare nuovi format video nel suo canale sulla piattaforma YouTube che si chiama Telebalasso. Ciò dà origine a una serie di realizzazioni video tra cui dei video satirici come “testimonial” di prodotti come superalcolici o smartphone, o discorsi di Capodanno.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1988 con Caffè Teatro