Alain Platel_Victoria

Alain Platel (Gand, 9 aprile 1959) è un coreografo belga, fondatore del collettivo Les ballets C de la B.
Comincia la sua formazione a 11 anni studiando mimo alla scuola di Marcel Hoste e più tardi si iscrive a una scuola di danza classica. Nel 1980 comincia a mettere in scena le proprie creazioni che immediatamente si caratterizzano come un melange di diverse tradizioni, dal teatro alla danza, dalla musica alle arti circensi[1].
Nel 1984 fonda a Gand la Compagnia Les Ballets C de la B (che sta per Les ballets Contemporaines de la Belgique) una compagnia di danza contemporanea di fama internazionale che, più che una compagnia, si configura subito come un collettivo di coreografi, di cui fanno parte anche Sidi Larbi Cherkaoui, tra gli altri.
Nelle sue opere c’è grande attenzione per alcuni aspetti formali: la tridimensionalità della scena, che si caratterizza spesso con grandi strutture che si sviluppano per tutta l’ampiezza del palco, fino al soffitto; la presenza di musica dal vivo; la multidisciplinarità ed eterogeneità dei performer coinvolti nei suoi lavori.
Emma (1988) è il suo primo lavoro come regista. Successivamente crea Bonjour Madame (1993), La Tristeza Complice (1995) e Iets op Bach (1998), con cui Les Ballets C de la B hanno scalato la classifica internazionale. Nel frattempo la sua collaborazione con Arne Sierens ha sortito lo stesso effetto con la compagnia teatrale giovanile di Ghent Victoria, con le tre commedie Moeder en Kind (1995), Bernadetje (1996) e Allemaal Indiaan (1999).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Bernadetje

Travirovesce

Nel 1994 Maddalena Scardi e Caterina Inesi hanno formato a Roma la Compagnia TRAVIROVESCE, che svolge una ricerca sia nel campo della didattica, sia in quello della creazione coreografica.
A Roma TRAVIROVESCE, ha iniziato l’attività con l’appoggio di alcuni Centri Sociali come EX SNIA VISCOSA, HAI VISTO QUINTO,  BRANCALEONE e RIALTO OCCUPATO, che hanno messo a disposizione i loro spazi e si è avvalsa della collaborazione, oltre che di danzatori, di artisti di vario genere come attori, musicisti, compositori, scrittori, artisti visivi.
TRAVIROVESCE ha vinto il PREMIO ENZIMI del Comune di Roma nel ‘96 con “ANISOTROPICAMENTE”, nel ’97 con “G.E.D.CO.C.S.” ottenendo la possibilità di realizzare lo spettacolo “X-TREME REVENGE 4” nell’ambito della manifestazione “TUTTE MOSSE” al centro Petra Lata di Roma; è stata nel ‘99 una delle quattro Compagnie che hanno dato vita, sempre nell’ambito di Enzimi, alle serate “URBAN PERFORMANCE” (mostra di video e foto di danza, performance di improvvisazione, musica dal vivo e piece teatrali).

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con G.E.D.CO.C.S.

Teatro Tattoo

Mladen Materic ha creato la compagnia Teatro Tattoo a Sarajevo, dove assieme ad altri artisti ha fondato OBALA Scena Aperta, una “Casa del Teatro” dove era possibile realizzare progetti di ricerca innovativi. Nonostante le difficile condizioni produttive OBALA divenne un punto di riferimento non solo per gli artisti che avevano la possibilità di lavorarvi, ma anche per il pubblico.
A seguito delle dolorose vicende belliche che hanno, in larga parte, arrestato la vitalità artistica e culturale di Sarajevo, la compagnia Teatro Tattoo continua la propria ricerca in Francia al Teatro Garonne di Tolosa.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Le petit spectacle d’hiver

Ron Athey

Ron Athey è un artista e performance artist statunitense, il cui nome è spesso collegato al movimento della body art e performance art degli anni ’80 e ’90. Il lavoro di Athey esplora spesso le relazioni tra desiderio, sessualità ed esperienze traumatiche. I suoi lavori includono spesso aspetti del S&M con l’intento di mettere a confronto idee preconcette riguardanti il corpo in relazione con la mascolinità e con l’iconografia religiosa.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Deliverance

Marco Paolini

Marco Paolini è un drammaturgo, regista, attore, scrittore e produttore italiano.
Autore e interprete di un repertorio che appartiene al cosiddetto teatro sociale, si occupa di teatro dagli anni settanta. La sua attività si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l’accostamento continuo dei fatti a trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche; i suoi spettacoli, in questo modo, affrontano tematiche complesse.
Paolini – i cui spettacoli sono per la gran parte sviluppati in monologhi spesso recitati in lingua veneta – è considerato uno dei massimi esponenti della cosiddetta “prima generazione” di quel “quasi-genere” solitamente definito come teatro di narrazione[senza fonte]: un teatro che, sulla scia della lezione del Mistero buffo di Dario Fo, si fonda sul racconto di un performer che – senza trucco, costumi o scenografia – assume la funzione di narratore, con la propria identità non sostituita, cioè senza interpretare un personaggio. Si è soliti ascrivere alla prima generazione della narrazione, oltre a Paolini, anche Laura Curino e Marco Baliani: le voci più significative della “seconda generazione” sono invece Ascanio Celestini, Davide Enia, Giulio Cavalli e Mario Perrotta.
Fino al 1994 Paolini ha lavorato in vari gruppi teatrali: Teatro degli StracciStudio 900 di Treviso, Tag Teatro di Mestre e Laboratorio teatro settimo. Con quest’ultimo ha realizzato Adriatico (1987), il primo della serie degli Album, e ha partecipato all’allestimento di diversi spettacoli teatrali, rivedendo fra gli altri Shakespeare e Goldoni.
Negli anni novanta inizia a collaborare con la Cooperativa Moby Dick – Teatri della Riviera con cui ha realizzato spettacoli come Il racconto del VajontAppunti forestiIl milione – Quaderno veneziano di Marco Paolini e i Bestiari(raccolta di spettacoli dedicati al recupero della cultura locale, in particolare veneta).
Proprio grazie a Il racconto del Vajont Paolini arriva al grande pubblico; lo spettacolo vince nel 1995 il Premio Speciale Ubu per il Teatro Politico, nel 1996 il Premio Idi per la migliore novità italiana e nel 1997 l’Oscar della televisione come miglior programma dell’anno per la trasmissione televisiva sulla tragedia del Vajont, trasmessa da Rai 2 in diretta dalla diga del Vajont il 9 ottobre 1997, anniversario del disastro.
Dal 1999 Paolini autoproduce i suoi progetti teatrali, editoriali e cinematografici attraverso l’attività della Società JoleFilm.
Nel 2013 recita con Checco Zalone in Sole a catinelle di Gennaro Nunziante.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Il Milione

Dead Chickens

Nato nel 1986 come punk band, il gruppo dei Dead Chickens si occupa oggi di teatro e arte multimediale. La creazione di mostri meccanici completa e riunisce le esperienze e il lavoro dei singoli artisti, si tratta di realizzazioni magistrali, traboccanti fantasia e amore dei particolari, che utilizzano indifferentemente tecnologie sofisticate e materiale da riciclo.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Ferien mit mutti

N.V.A.

La NVA è diretta da Angus Farquhar,  percussionista dei Test Department tra il 1981 e il 1990. Il lavoro dal vivo ha coinvolto eventi importanti in Europa orientale e occidentale e in Nord America, tra cui l’Expo ’86 di Vancouver, grande festival internazionale e di sostegno politico per i minatori e gli operai della stampa.
Test Dept continua il suo lavoro ancora oggi a Londra. Nel frattempo, una società consorella – Test Dept Productions è stata costituita a Glasgow nel 1989, dedicata alla produzione di grandi, folli spettacoli multiformato: NVA è stata costituita nel 1992. La compagnia ha messo in scena alcune delle più grandi esibizioni in Europa negli anni novanta, dando seguito alla reputazione costruita a Glasgow per innovazione e presenza a livello internazionale.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1996 con Pain