Oiseaux

Tre uomini e un uovo sono in una grande gabbia per uccelli nel mezzo della scena. Dall’uovo nasce uno strano uccello e che poi esce dalla gabbia, gli uomini gli insegnano a camminare, a vestirsi e giocare.

Festival 1982Radeis

Giovanna Rogante

Attrice, regista ed autrice, inizia la sua attivita` professionale nel 1977, anno in cui idea dirige e rappresenta assieme all’attore Nicolas Cincone lo spettacolo “Portrait”, prodotto da JEAN LOUIS BARRAULT per il THEATRE D’ORSAY.
Da allora crea piu` di 30 spettacoli, fra cui assoli, regie, drammaturgie e performances.
I suoi lavori sono stati presentati estensivamente in Europa, negli Stati Uniti ( San Francisco, New York, Washington D.C., Berkeley ) ed in Canada.
Partecipa ripetutamente con i suoi spettacoli a diversi Festival Internazionali di Teatro fra cui: FESTIVAL INTERNAZIONALE DI BERLINO, WROCLAW, SAN FRANCISCO, VANCOUVER, LONDON INTERNATIONAL MIME FESTIVAL, LONDON DANCE UMBRELLA FESTIVAL, HAMERST-MASSACHUSSETS KO INTN. THEATRE FESTIVAL, FESTIVAL DI POLVERIGI.
Collabora con diversi artisti internazionali, registi, musicisti, artisti visivi, cantanti lirici, danzatori.
Lavora come attrice per diverse compagnie teatrali fra cui Mabou mines in “ Worsthward Ho” di Samuel Beckett, spettacolo supervisionato da Samuel Beckett stesso, e con alcuni attori/registi del Performing Garage ora Wooster Group.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1982 con Orientamento a lunga distanza e del 1985 con La donna scomparsa

Zarathoustra

È un movimento lento come l’ansia, la sensazione di tuffarsi in una massa soffice e limpida alla volta. È una traversata tanto quanto uno spettacolo.
Le immagini sono collegate insieme, i corpi fanno una smorfia. Uno strano torpore coglie, il che rende la perdita, il senso della durata e l’esigenza della logica. Accettiamo queste streghe molto divertenti e grottesche, come questa figura femminile e solitaria, abbandonata alla luce in una ieratica lentezza. La forza di questo pezzo è lì, in quanto non è completamente uno spettacolo, ma anche un’esperienza di immersione nell’ambiguità del corpo, attraente e ripugnante allo stesso tempo, senza rinunciare a essere uno spettacolo.

Festival 1982Ariadone