Zarathoustra

È un movimento lento come l’ansia, la sensazione di tuffarsi in una massa soffice e limpida alla volta. È una traversata tanto quanto uno spettacolo.
Le immagini sono collegate insieme, i corpi fanno una smorfia. Uno strano torpore coglie, il che rende la perdita, il senso della durata e l’esigenza della logica. Accettiamo queste streghe molto divertenti e grottesche, come questa figura femminile e solitaria, abbandonata alla luce in una ieratica lentezza. La forza di questo pezzo è lì, in quanto non è completamente uno spettacolo, ma anche un’esperienza di immersione nell’ambiguità del corpo, attraente e ripugnante allo stesso tempo, senza rinunciare a essere uno spettacolo.

Festival 1982Ariadone