Tavola rotonda condotta da Gianni Ippoliti
La lettera
di nikolaj Semenovic leskov
regia di olga bratina
con gianni ippoliti, daniela poggi, corrado galeazzi
segue dibattito con gianni ippoliti
Il Bene supremo
Gianni Ippoliti, notissimo giornalista, artista, critico, performer presenta al Festival la sua originale visione del teatro attraverso un video con Carmelo Bene, uno spettacolo teatrale in prima nazionale e una tavola rotonda a cui partecipano noti esponenti del mondo dello spettacolo. Gianni Ippoliti accompagna il pubblico in un viaggio nel teatro fatto di provocazioni, trovate e tanta ironia.
Gianni Ippoliti
Gianni Ippoliti è un conduttore televisivo, attore e scrittore italiano.
La sua carriera in tv ebbe inizio su Rete 1, quando nel 1977 fece parte del cast di Piccolo Slam con Stefania Rotolo e Sammy Barbot e dopo, nel 1983, come inviato nel programma Fresco Fresco di Maria Teresa Ruta. Nel 1988, debuttò ufficialmente come conduttore con Provini (una rassegna di dilettanti allo sbaraglio) in onda su Italia 1, qualche anno prima Ippoliti stesso fece e condusse lo stesso programma sull’emittente locale romana GBR.
Si mette poi in luce con Dibattito! del 1988, un programma nel quale era moderatore di una tavola rotonda di perfetti sconosciuti dalla quale emergeranno personaggi quali Luca Laurenti e Sonia Grey. Nel 1989 realizza Grandi sceneggiati, programma dedicato alle parodie di libri famosi. Seguono gli speciali Perché ha vinto Anna Oxa? e Perché hanno vinto i Pooh?, andati in onda prima delle vittorie di questi artisti al Festival di Sanremo. Seguono i programmi Capolinea, Scene da un matrimonio (condotto da Davide Mengacci), Festivalbaro, Non è mai troppo tardi, C’era una volta Fluff, Q come cultura e Temp’estivo.
Nei primi anni novanta crea un nuovo “format” per la Rai, che va in onda per la prima volta nel 1991 all’interno del programma La Vela d’oro e successivamente riproposto per un intero anno all’interno del programma domenicale Girone all’italiana, condotto da Andrea Barbato. Il format era praticamente identico al game show Soliti ignoti – Identità nascoste, condotto da Fabrizio Frizzi nell’access prime time dal 2007 al 2012, che nel 1991 lo stesso Frizzi era tra i concorrenti del gioco. Nel 2007 la Rai ha acquistato i diritti per la riproduzione televisiva del programma Soliti ignoti – Identità nascoste dalla società olandese Endemol, controllata dalla spagnola Telefónica, pur possedendo già i diritti per l’identico format creato anni prima da Gianni Ippoliti: infatti, come consuetudine in quegli anni, i diritti dei programmi creati per la Rai non appartenevano ai singoli autori ma alla società di Viale Mazzini.
Nel 1979 fa parte del duo di disco music Craabs insieme alla modella e cantante belga Danielle Devred, creato, dopo il successo globale del gruppo Easy going e di Vivien Vee, dalla mente fervida e geniale di Giancarlo Meo non senza il contributo musicale essenziale del compositore e arrangiatore Claudio Simonetti. Con i Craabs ha inciso 2 dischi nel 1979 sotto l’etichetta Banana records: Let’s go dancing/È da sempre e Let’s go dancing/Give me a break insieme a Vivien Vee. Con l’etichetta Sugar ha inciso il singolo Papà insieme a Mino Reitano, che divenne la sigla del dopofestival del 1993. Nel 1997 ha condotto Italiani nel mondo, e nel 1998 La Befana vien di notte, in onda su Rai 2. Nel 2002 fa alcune incursioni al Festival di Sanremo con divagazioni surreali, e realizza brevi pillole durante i Mondiali di calcio. Nel gennaio 2005 partecipa come concorrente allo show del sabato sera Ballando con le stelle.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Il Bene supremo, La lettera e A-mare il teatro
Siamo qui solo per i soldi
Una storia paradossale che descrive il mondo attingendo al peggio della cultura odierna.
Otto interpreti che raccontano la loro storia di protagonisti contemporanei accompagnati dalla musica de “il più beffardo, dissacrante, ferocemente ironico” fra i musicisti di quegli anni: Frank Zappa.
progetto e coreografia di Roberto castello
con gaia cupisti, alessandra moretti, maria cristina rizzo, maira galli, massimiliano barachini, roberto castelli, marco mazzoni, paolo mereu
musica frank zappa
costumi maria de jong
consulenza musicale alessandro pizzin
Stella vermiglia
Video incontro con Franco Scataglini.
regia di stefano meldolesi
montaggio video massimiliano sabini
Stefano Meldolesi
Stefano Meldolesi si è dedicato dal 1988 all’ideazione e realizzazione di documenti audiovisivi. Il suo lavoro è incentrato sul ritratto: il poeta Franco Scataglini, le donne del carcere di San Vittore a Milano, gli utenti del centro di salute mentale di Ancona, i rifugiati del campo profughi palestinese Bourj el-Barajneh di Beirut, i partigiani nelle Marche durante il secondo conflitto mondiale. Meldolesi sollecita i protagonisti al racconto per far emergere, tra sguardo parola espressione, l’unicità e la
qualità del carattere dei suoi interlocutori. Tra i suoi lavori: “Esplumeor” (1995), “Stella vermiglia” (1995), “Non proprio un viaggio un luogo” (1998), “Impronte” (2000), “Chissàchisiamo” (2002), “Sala Marocco” (2002), “Dove le radici” (2004), Ruth Pantanetti” (2004), “Walkiria” (2005), “La parte giusta” (2007).
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Stella vermiglia
Renata Palminiello
Ha lavorato come attrice con il belga THIERRY SALMON in alcuni dei progetti da lui realizzati in Italia e all’estero: le Premesse alle Troiane, nel ruolo di Cassandra, a La signorina Else nel 1987, poi – nel ruolo di Andromaca – nei tre studi europei che hanno portato alla creazione de Le Troiane (Premio UBU come miglior spettacolo dell’anno 1988-89); un anno dopo Des passions, nel ruolo di Varvara Petrovna Stavroniga, percorso drammaturgico sui Demoni di Dostoevskij ( lo spettacolo e’ stato rappresentato anche in Russia ed e’ stato creato, come Le Troiane, da un gruppo di attori internazionale) e infine Faustae tabulae, progetto di commistione tra diverse discipline artistiche. Ha collaborato con Thierry Salmon come assistente anche in alcuni seminari di formazione e nel progetto Autour du Public con gli allievi della scuola Paolo Grassi di Milano e dell’Insas (Belgio).
Ha lavorato inoltre come attrice con Luca Ronconi (Besucher di B, Strass), Mario Martone (Riccardo secondo di Shakespeare), Franco Però (Ritsos), Piero Maccarinelli (Rosso Di San Secondo e Rosanero di R. Cavosi), Gabriele Lavia (Platonov di Cecov-Frein), Roxana Silbert, con Letizia Quintavalla e Bruno Stori (Buchner di Dio, Kieslovski e su tre drammi brevi per Il dottor Cecov). Ha lavorato come assistente per lo stesso Lavia, per il francese Patric Guinond (per la realizzazione di Il nipote di Wittengstein T. Bernhard) e per Daniele Abbado (Così fan tutte di Mozart.)
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Non solo per me
Non solo per me
Non solo per me narra una storia d’amore dove entra un terzo protagonista: l’AIDS. Uno spettacolo di rara intensità dove emerge prepotente il desiderio di vita.
testo e regia barbara nativi
con e per renata palminiello
scene e costumi dimitri milopolus
musiche originali Marco baraldi
Laboratorio Nove
Scuola di Teatro di Sesto Fiorentino.
La storia del LaboratorioNove non è fatta di posizioni da difendere, ma di continui e coraggiosi mutamenti di rotta frutto della volontà di proseguire la crescita e il cammino. In questa stagione LaboratorioNove sceglie di rimettersi ancora una volta in gioco, moltiplicando le energie e aprendo ad altre due realtà con le quali nel tempo si è consolidata una comunanza di intenti pur nella diversità di percorsi: Murmuris, compagnia residente al Teatro Cantiere Florida e Il Vivaio del Malcantone. Tre realtà differenti che arricchiranno una proposta comune articolata in tre spazi diversi per collocazione e vocazione.
Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1995 con Non solo per me