Marco Paolini

Marco Paolini è un drammaturgo, regista, attore, scrittore e produttore italiano.
Autore e interprete di un repertorio che appartiene al cosiddetto teatro sociale, si occupa di teatro dagli anni settanta. La sua attività si distingue per il gusto dello studio dei testi e della ricerca delle fonti e per l’accostamento continuo dei fatti a trovate teatrali spesso dissacranti e ironiche; i suoi spettacoli, in questo modo, affrontano tematiche complesse.
Paolini – i cui spettacoli sono per la gran parte sviluppati in monologhi spesso recitati in lingua veneta – è considerato uno dei massimi esponenti della cosiddetta “prima generazione” di quel “quasi-genere” solitamente definito come teatro di narrazione[senza fonte]: un teatro che, sulla scia della lezione del Mistero buffo di Dario Fo, si fonda sul racconto di un performer che – senza trucco, costumi o scenografia – assume la funzione di narratore, con la propria identità non sostituita, cioè senza interpretare un personaggio. Si è soliti ascrivere alla prima generazione della narrazione, oltre a Paolini, anche Laura Curino e Marco Baliani: le voci più significative della “seconda generazione” sono invece Ascanio Celestini, Davide Enia, Giulio Cavalli e Mario Perrotta.
Fino al 1994 Paolini ha lavorato in vari gruppi teatrali: Teatro degli StracciStudio 900 di Treviso, Tag Teatro di Mestre e Laboratorio teatro settimo. Con quest’ultimo ha realizzato Adriatico (1987), il primo della serie degli Album, e ha partecipato all’allestimento di diversi spettacoli teatrali, rivedendo fra gli altri Shakespeare e Goldoni.
Negli anni novanta inizia a collaborare con la Cooperativa Moby Dick – Teatri della Riviera con cui ha realizzato spettacoli come Il racconto del VajontAppunti forestiIl milione – Quaderno veneziano di Marco Paolini e i Bestiari(raccolta di spettacoli dedicati al recupero della cultura locale, in particolare veneta).
Proprio grazie a Il racconto del Vajont Paolini arriva al grande pubblico; lo spettacolo vince nel 1995 il Premio Speciale Ubu per il Teatro Politico, nel 1996 il Premio Idi per la migliore novità italiana e nel 1997 l’Oscar della televisione come miglior programma dell’anno per la trasmissione televisiva sulla tragedia del Vajont, trasmessa da Rai 2 in diretta dalla diga del Vajont il 9 ottobre 1997, anniversario del disastro.
Dal 1999 Paolini autoproduce i suoi progetti teatrali, editoriali e cinematografici attraverso l’attività della Società JoleFilm.
Nel 2013 recita con Checco Zalone in Sole a catinelle di Gennaro Nunziante.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Il Milione

Odissea, Canto per oggetti e voci

Antonio Panzuto, artista e performer torna a Polverigi con le sue inconfondibili, poetiche, macchine sceniche. Presenta una versione scultorea dell’Odissea, poema delle avventure e della nostalgia, realizzata con materiali di recupero, pezzi di meccano e lego, oggetti, ombre cinesi e silhouette. Parole ed immagini si fondono assieme senza mai illustrarsi a vicenda, si seguono e si suggeriscono, correndo su binari espressivi differenti ma paralleli, spinte dal vento della poesia.

figure e macchine antonio panzuto
voce recitante di giancarlo previati
suoni e regia alessandro tognon

Festival 1997Antonio Panzuto

Ferien mit mutti

Animati di commovente umanità, i mostri dei Dead Chickens, a volte piccoli, sinistramente teneri, a volte impressionantemente grandi e minacciosi, impersonano negli spettacoli rumorosi e fastidiosi attori telecomandati o nelle installazioni interattive, curiosi e attoniti spettatori.
A Polverigi i Dead Chickens accompagnano l’intera famiglia delle loro creature: la grande e piccola Mutti, il grasso Block e il veloce Beccotagliente, Kind, Kegel, Schapper, Puppi la ballerina, il comò attaccabrighe, il dottor Mutabòr e gli altri in un work in progress che permetterà allo spettatore di accedere alle diverse fasi dell’allestimento fino il tavolo finale.

attore, musicista, artista pop-up, grafico e pittore, inventore di mostri meccanici in latex e metallo hannes heiner
attrice, bassista, pittrice, scultrice, costumista breeda cc
attore, chitarrista, disegnatore di gioielli e mobili, inventore di mostri meccanici in ferro kai
fotografo e organizzatore henryk welffenbach
musicista e tecnico del suono nils peters
costruttore e illuminotecnico werner trunk
organizzazione monica ercolani

Festival 1997Dead Chickens

Dead Chickens

Nato nel 1986 come punk band, il gruppo dei Dead Chickens si occupa oggi di teatro e arte multimediale. La creazione di mostri meccanici completa e riunisce le esperienze e il lavoro dei singoli artisti, si tratta di realizzazioni magistrali, traboccanti fantasia e amore dei particolari, che utilizzano indifferentemente tecnologie sofisticate e materiale da riciclo.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1997 con Ferien mit mutti

Zirkus

Spettacolo ispirato alla Pentesilea di Von Kleist.
L’atmosfera da circo, la scenografia a tinte fosche, gli strumenti fuori moda che eseguono marce sia militari che nuziali creano un mondo grottesco e irrazionale che rivela la connivenza tacita del visibile e dell’invisibile mentre la guerra uomo donna di Pentesilea, scontro ferino e terribilmente umano, culmina in un corpo a corpo selvaggio in cui il fulmineo trionfa con levità e ironia.
Elegante, fantastico, grottesco, l’immaginario di Francesca Lattuada si arricchisce in ogni scena di visioni sulfuree e surreali con l’aiuto di un gruppo di straordinari interpreti, al tempo stesso attori, cantanti, danzatori e dell’orchestra gitano militaresca di Jean-Marc Zelwer.
Zirkus è un’opera perfettamente riuscita nei suoi raccordi plastici fra musica, immagini e movimento dov’è la libertà espressiva dell’artista raggiunge una splendida completezza.

con eric affergan, olivier farcy, francesca lattuada, samuel la borgne, gianfranco poddighe, sabina piccione, isabella roncaglio, cecile thiblemont, sylvie jerusalem, bruno krattli, jean pierlot, jean-marc zelwer
regia e coreografia francesca lattuada
musica originale e direzione musicale jean-marc zelwer
scene philippe meynard
costumi francesca lattuada, karine wehner
luci victor corolleur

Festival 1997Compagnia Festina Lente/Francesca Lattuada

Pain

Pain è la storia del protagonista Graham Cunnington, fondatore del gruppo di musica radicale Test Department, segnato da quando aveva dieci anni da una malattia invalidante molto dolorosa (artrite reumatoide cronica).
Pain traccia un percorso di conoscenza e dolore, memoria e consapevolezza.
E’ il corpo martoriato, reso puro oggetto dalla scienza medica, il protagonista dello spettacolo, virtualizzato dalla tecnologia, separato dalla mente.
E quel corpo diventa metafora di più generali aggressioni al corpo fisico dell’uomo contemporaneo attraverso misteriose e dilaganti malattie, guerre irrefrenabili e fratricide, sofferenze e miseria mentre la società dell’informazione e dell’informatica propone un distacco schizofrenico dalla realtà materiale.
La storia personale di Graham Cunnington, non ha caso interpretata da lui stesso, è la storia di una riappropriazione e riunificazione, di come proprio attraverso il dolore sia possibile arrivare al suo superamento.
Pain è un progetto multimediale rafforzato dalle musiche del gruppo.

di e con graham cunnington
altri testi e regia angus farquhar
scene graham tydeman
diapositive alistair bell
animazioni computerizzate lorne christia
colonna sonora MP lancaster
direttore di produzione ed king
disegno luci ross gerry
video richard turner
suono tim foster
fonico stuart robertson
musiche test department
materiali sonori tom murray, guy ferguson
filmati originali test dept brett turnbull
direttore di scena damien hunter
amministratore gill maxwell
segreteria lesley macdonald
voci fuori campo graham tydeman, joseph sarvosvaran, caroline hutcheson, hilary keer
materiale di ricerca medica dr. deepak chopra
consulenza ai movimenti marisa zanotti
consulenza all’uso della voce andy wilson
foto drew farrell
grafica locofoco limited

Festival 1996N.V.A.

N.V.A.

La NVA è diretta da Angus Farquhar,  percussionista dei Test Department tra il 1981 e il 1990. Il lavoro dal vivo ha coinvolto eventi importanti in Europa orientale e occidentale e in Nord America, tra cui l’Expo ’86 di Vancouver, grande festival internazionale e di sostegno politico per i minatori e gli operai della stampa.
Test Dept continua il suo lavoro ancora oggi a Londra. Nel frattempo, una società consorella – Test Dept Productions è stata costituita a Glasgow nel 1989, dedicata alla produzione di grandi, folli spettacoli multiformato: NVA è stata costituita nel 1992. La compagnia ha messo in scena alcune delle più grandi esibizioni in Europa negli anni novanta, dando seguito alla reputazione costruita a Glasgow per innovazione e presenza a livello internazionale.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1996 con Pain

Faustus in Africa!

Faustus in Africa! ripercorre il mito di Goethe ambientandolo nel periodo coloniale.
Faustus intraprende insieme a Mefistofele un viaggio attraverso il continente africano ed incontra, in luoghi emblematici, iene parlanti, zanzare ammaestrate, streghe woodoo.
Immagini filmiche, figure animate e attori compongono uno spettacolo poetico e affascinante, realizzato con un linguaggio fortemente innovativo.
Il testo è reso ancora più fantastico e dinamico grazie al contributo drammaturgico del poeata rap Lesego Rampolokeng, vincitore dell’Africa Kwanza Award.

produzione Handspring Puppet Company
in associazione con The Market Theatre, Art Bureau (Munich), Kunstfest (Weimar), the Standard Bank National Arts Festival, The Foundation for the Creative Arts e Mannie Manim Productions.
regia William Kentridge
scene Adrian Kohler, William Kentridge
disegni animati William Kentridge
assistente all’animazione Hiltrud von Seydlitz
testi addizionali Lesego Rampolokeng
disegno luci Mannie Manim
suono Wilbert Schubel
musica James Phillips, Warrick Sony,
costumi Hazel Maree, Hiltrud von Seydliz
con Dawid Minnaar, Leslie Fong, Busi Zokufa, Louis Seboko, Antoinette Kellermann, Basil Jones, Adrian Kohler

Festival 1996 – Handspring Puppet Company/William Kentridge

William Kentridge

William Kentridge è un artista sudafricano. Noto per i suoi disegni, incisioni è conosciuto soprattutto per i suoi film di animazione creati da disegni a carboncino. Lavora anche con stampe, libri, collage e scultura.
Nel 1976 ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Studi africani presso l’Università di Witwatersrand in seguito ha studiato arte presso l’Art Foundation di Johannesburg fino al 1978. In quegli anni lavora come disegnatore per le produzioni cinematografiche e insegna incisione. Nel 1981 si trasferisce a Parigi per studiare teatro a L’École Internationale de Théâtre Jacques Lecoq. Durante gli anni ottanta Kentridge trova lavoro come art director per diverse serie televisive. In seguito iniziata a creare film di animazione con i suoi disegni. Oltre a disegni e filmati, parte integrante della sua carriera è legata alla sua passione per il teatro. Dal 1975 al 1991 è stato membro della Compagnia teatrale Junction Avenue, a Johannesburg e Soweto. Nel 1992 inizia a lavorare come attore, regista e disegnatore di paesaggi ne: La Compagnia The Handspring Puppet. La compagnia, esegue opere come Woyzek, Faust e il re Ubu, creando spettacoli anticonvenzionali utilizzando pupazzi, attori e animazione.
I suoi film sono ambientati in zone industriali e minerarie di Johannesburg, emblema di abusi ed ingiustizie. Le sue opere sono in gran parte costituite da riprese del disegno in divenire, un continuo cancellare e ridisegnare. Continua questo processo meticoloso alterando ogni disegno fino alla fine della scena.
Artista versatile nel cui lavoro unisce politica e poetica. Le sue opere trattano argomenti come l’apartheid, il colonialismo e il totalitarismo, accompagnati da parti oniriche, sfumature liriche o pezzi comici. Questa unione permette che i suoi messaggi siano al tempo stesso potenti e affascinanti. Attraverso la sua poetica, Kentridge, da una visione emblematica ed attuale del Sudafrica. Riceve la fama internazionale nel 1997, dopo la partecipazione alla Biennale di Johannesburg, alla Biennale dell’Avana ed a Documenta X.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1996 con Faustus in Africa!

Handspring Puppet Company

La Handspring Puppet Company è stata fondata nel 1981 ed è cresciuta sotto la guida del direttore artistico Adrian Kohler e del produttore esecutivo Basil Jones per 30 anni. Con sede a Città del Capo, in Sudafrica, l’azienda offre una base artistica e una base professionale per un gruppo principale di artisti, designer, artisti teatrali e tecnici. Il lavoro di Handspring è stato presentato in più di 30 paesi in tutto il mondo.
Nel 1985 Handspring ha prodotto gli episodi di David Rising di David Lytton, la prima opera teatrale per adulti della compagnia. Il successo della produzione portò a collaborazioni con una serie di registi di talento: Esther van Ryswyk, Mark Fleishman, Malcolm Purkey, Barney Simon e William Kentridge. Il lavoro di Handspring con Kentridge continua a girare il mondo al momento. Handspring ha anche creato produzioni di successo con artisti di altre parti del continente africano, tra cui Sogolon Puppet Troup del Mali e Koffi Koko del Benin. Dal momento che il profilo internazionale dell’azienda è cresciuto, sono state sviluppate opere con registi e partner creativi provenienti da Europa, Regno Unito e Stati Uniti, tra cui Tom Morris, Neil Bartlett e Khephra Burns. La produzione più recente di Handspring, Ouroboros, diretta da Janni Younge, è stata presentata al Baxter Theater di Cape Town 2011.
A causa dell’aumento di popolarità dei burattini sia a livello locale che internazionale, Handspring sta vivendo un alto livello di domanda all’interno dell’azienda. Per soddisfare questa domanda e pianificare il futuro a lungo termine, l’azienda ha ampliato la propria portata e incorporato importanti artisti di burattini nel team creativo principale. Con uno staff a tempo pieno di oltre 20 persone e numerosi artisti, la Handspring Puppet Company è attualmente diretta da Adrian Kohler, Basil Jones e Janni Younge.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1996 con Faustus in Africa!