La tenace relazione tra l’Occidente e il declino impone la scelta di uno sguardo. Il nostro non può essere drammatico tout court, perché ha le cadenze del tip tap. Attraverso il suo ritmo e la sua leggerezza questa performance vuole onorare le ceneri e la rinascita, percorrendo una traiettoria di citazioni, affrontando le inevitabili domande del perché ci sentiamo occidentali e facendo i conti con quest’aria di sconfitta che spira dalle nostre parti.
Ci sono dei semi ai quali saremmo disposti a dare un seguito, e su quali possibilità di rinascita daremmo prova del nostro coraggio? Sì, se qualcuno ce lo chiedesse, proprio oggi che non sembriamo più equipaggiati per puntare alla pienezza e alla gioia…