Un giardino barocco, trasformato da sei danzatori in un luogo utopico ed immaginario, pieno di sorprese, di incontri e di metamorfosi. Giardino come labirinto, in quanto percorso in cui perdersi o nascondersi. Cornice ideale per a leggerezza degli inseguimento amorosi, delle danze fisiche, aeree, dei giochi e degli imprevisti, portatori di humour, ma al tempo stesso di un presentimento piĆ¹ oscuro.
ideazione e coreografia francesco scavetta
in collaborazione con heine r avdal, mette edvardsen, gry kipperberg, francesco scavetta, yukiko shinozaki, kristina oren
musiche originali nils petterMolvaer/Reidar skar
scene/costumi katherine tolo
luci jean vincent kerebel
suono morten petterson
fotografia johan wildhagen
grafica thomas knustad
produzione esecutiva cathe sjoblom
produzione wee – Scavetta/kippeberg
Festival 1999 – Wee