Ne Il giardino delle delizie Corsetti parla della natura ed in particolare della natura umana. Rapporti naturali, parentela, attrazione, repulsione, somiglianza, dissimiglianza, tutto ciò che naturalmente si prova ed accade nel rapportarsi con il mondo esterno a noi viene esplorato in questo spettacolo che evidenzia in definitiva l’impossibilità di appartenere a luoghi, cose o persone.
Attraverso una trama primaria, e dei personaggi che cercano di disegnarsi un’interiorità impossibile, il racconto parte da un’interno, luogo dei rapporti familiari e della somiglianza, il centro del dramma, e arriva al mare, luogo della dispersione e della perdita. La vicenda si compie nel corso di una lunga notte, in una atmosfera rarefatta ed onirica, coinvolgendo personaggi enigmatici come “quello che non sa iniziare”, “la ragazza che non riesce mai a partire”, “il profugo”, in uno spettacolo sullo spaesamento e l’allontanamento come esperienza costante.