Leonia, come le altre città “invisibili” di Calvino è una città-simbolo di qualcos’altro: un mondo squilibrato preda di una schizofrenia consumistica che consuma e spreca molto più di ciò di cui ha davvero bisogno. Con un procedimento narrativo noto e utilizzato in più occasioni Italo Calvino parte da una realtà immaginaria quasi surreale, per cogliere, in maniera esagerata e paradossale ma efficace, un problema concreto che riguarda da vicino la società in cui viviamo. Ogni giorno gli abitanti di Leonia gettano via le cose vecchie e le sostituiscono con cose nuove. La conseguenza di un tale comportamento è una montagna di rifiuti che rischia di sommergere la città.
Inspirate dal testo di Italo Calvino abbiamo iniziato la ricerca per creare una coreografia che rappresentasse gli effetti che hanno provocato il capitalismo e la globalizzazione nel mondo e nella società in cui ci troviamo oggi.
Siamo sempre più veloci, concentrati sul produrre e consumare in modo eccessivo, sfruttando anche il genere umano. Quest’ultimo arriva addirittura a diventare una macchina per la sovraproduzione.