Lo spettacolo è una frenetica cavalcata attraverso la storia, o meglio la tragedia dell’umanità, dalla Genesi all’era multimediale, condotta con disinvoltura e disincanto dalla scatenata compagnia ungherese Moving House.
Adamo ed Eva, quali prototipi e genitori dell’umanità, assistono sotto lo sguardo deformato di Lucifero, all’allucinante susseguirsi dei piccoli e grandi drammi della storia, dalle patetiche corse alla sapienza e al potere che compongono questo battito di ali che è la storia umana.
Cadute d’imperi, egizi o romani, crociate, guerre di religioni, rivoluzioni, lotte di classeo appelli dalla Luna… Tutto passa sopra e sotto il lunghissimo tavolo che compone la scena di The tragedy of man.
L’energia travolgente dei virtuosi attori di Moving House, capaci di destreggiarsi, grazie all’abile regia di Laszlo Hudi, nel dedalo di personaggi e vicende di questo testo-fiume della letteratura classica ungherese, avvince e affascina come un terribile sogno dal quale non si riesce a svegliarsi.