Terramara

Michele Abbondanza e Antonella Bertoni presentano questo spettacolo, Terramara, che indica letteralmente i “depositi a cumulo di terra grassa e nerastra, costituiti dagli avanzi di vaste stazioni preistoriche”. Il richiamo alla terra come humus naturale e originale è rievocato dai movimenti di danza delle due figure maschile e femminile custodi del rito generativo, del ciclo creativo della natura che congiunge il prima e il dopo e attraversa lo spazio rendendolo unico. Amore e lavoro, creazione e trasformazione, vengono narrati in un racconto astratto che enumera gli oggetti del dare la vita, creature di creature, vite di altre vite in una moltiplicazione che è atto d’amore e lavoro, inteso come trasformazione di corpi in altri corpi mediante strumenti e movimenti. L’eco della terra diventa memoria universale, catalogo dei suoni dell’uomo, dove non possono esistere confini e divisioni tra culture e paesi diversi.
Ad accompagnare questa rappresentazione del fluire più profondo della vita sono stati scelti i ritmi tradizionali ungheresi, indiani, rumeni e siciliani, insieme a brani di Bach e di autori contemporanei come Yared, offrendo una testimonianza del tempo… come memoria scomparsa, recuperabile solo attraverso simboli e segnali.

coreografia michele abbondanza
con michele abbondanza e antonella bertoni
immagini di lucio diana
musiche di J.s. bach, g. yared, s. bored
produzione festival drodesera

Festival 1991Michele Abbondanza