Una danza acrobatica come una carezza, come il gesto di una mano che disegna cicloni nell’aria, con le palpebre chiuse, non pensando ad altro che a comportarsi da fenomeno. Una danza fisica ed emozionale, fluida e, in un certo senso, affascinata dalla circolarità, in quanto possibilità di rappresentare un processo senza fine in modo finito.
Apparire e riapparire, girare, girare ed accorgersi di essere vicini e non essere diversi, di non essere cambiati o meglio di cambiare tutto il tempo.
La scrittura coreografica e la composizione musicale evolvono e si uniscono intimamente, sollecitati dalla naturale intensa collaborazione creativa fra danzatori e il musicista Jon Balke, che esegue dal vivo le musiche originali da lui stesso composte.
coreografia francesco scavetta
con gry kipperberg, francesco scavetta
musiche composte ed eseguite dal vivo da jon balke
scenografie e video tone myskja
light design jean vincent kerebel
costumi antii Bjorn, fernanda pessolano
produzione wee-Scavetta / Kipperberg
Festival 2000 – Compagnia Wee/Francesco Scavetta