A_D_E Art Digital Era

Una discesa negli inferì delle arti e dello spettacolo in mutazione con Carlo Massarini nelle vesti di un moderno Virgilio. Due giornate di spettacoli, performing art, installazioni, laboratori, conversazioni e rassegne video per sondare lo stato della scena digitale ed esplorare nuovi format di spettacolarità multimediale.
Un festival nel festival, concepito come un set televisivo-telematico. Per due giornate, dall’11 al 12 luglio 2001 il 24º Festival Inteatro rinnova la sua oramai ventennale vocazione verso l’innovazione e le nuove frontiere dell’arte performativa aprendo le porte di villa Nappi alla discesa negli inferì delle arti e dello spettacolo di mutazione di ADE Art Digital era.
Il titolo rimanda intenzionalmente alla discesa di Orfeo (l’arte pura) negli inferi (la società tecnologica) alla ricerca della donna amata (il desiderio da appagare): la ricerca intorno a cui si articola il festival ne festival di ADE sarà quella del rapporto tra media e performing arts, con la volontà di mettere in relazione la progettualità artistica con gli scenari attuali dell’arte digitale.
L’arte della scena da sempre sperimenta attraverso il corpo e le sue rappresentazioni dello spazio, le visioni del mondo, ed oggi più che mai si avverte la necessità di rifondare il rapporto tra le potenzialità espressive e relazionali del corpo che esprime le trasformazioni radicali introdotte dalle tecnologie digitali.
Al di là dello schermo del computer che introduce, come attraverso una soglia, in un nuovo spazio tempo digitale, emerge la necessità di una più intensa relazione sociale e culturale con quella dimensione artificiale. Ci si interroga su come rendere meno astratta la multimedialità e l’nfosfera che pervade il mondo. La ricerca di questa interazione implica un rapporto tra il corpo e i sistemi dell’elettronica, condizione che viene oggi subita con i Mas media e che una buona consapevolezza del gioco multimediale potrebbe ribaltare su un piano creativo. Dalle installazioni interattive alle pratiche sperimentali di performer radicali, si tratta di rilevare i segnali di una ricerca artistica e teatrale che sta sondando le forme della mutazione digitale.

a cura di Velia Papa e Carlo Infante
conducono carlo infante e carlo massarini
in collaborazione con gabriella papini – economia & cultura

Festival 2001