Dopo Grand Guignol, il regista romano Massimiliano Civica continua la sua ricerca sulla centralità del lavoro dell’attore e sulla forza della narrazione priva di orpelli interpretativi. La Parigina è un dialogo a due, a distanza, in cui Henry Becque – il più significativo autore francese della seconda metà dell’Ottocento e anticipatore di molti sviluppi del teatro moderno – inonda la sua amata di accuse e recriminazioni, senza darle diritto di replica.
Scriva il dramma proprio per avere potere sulla sua parigina, per sbatterle in faccia il suo disprezzo.
Ma in questo modo fa della sua amata una eroina perché è il suo desiderio d’amore a renderla fulgida e struggente.