Una tenda, uno scrigno di piccole invenzioni teatrali, sarà l’affascinante micro-cosmo che accoglierà gli spettatori che assisteranno a IL VIAGGIO DI GIRAFE, uno spettacolo sul viaggio, sulla moda degli animali esotici che nacque nell’Europa dell’Ottocento, sull’amore per la poesia di un gruppo di girovaghi alle prese con un’impresa folle e memorabile: riportare in Africa la giraffa che nel 1824 venne donata al Re di Francia.
Roberto Abbiati, tra i più originali interpreti di un teatro di sogni e di poesia, costruisce nel suo racconto un caleidoscopio in bilico tra risata e tenero sorriso, tra meraviglia e invenzione. Pavese, Rimbaud, Ungaretti, Brauquier, Caproni, Orsenna e molti altri autori e poeti entrano in questo caravanserraglio ambulante, che – anche grazie agli oggetti immaginati dall’autore e alla sua verve da rockstar – per poco meno di un’ora incanta e diverte.
IL VIAGGIO DI GIRAFE parte da una storia realmente avvenuta, che vede nel 1824 il pascià d’Egitto e il console francese al Cairo protagonisti di un incidente diplomatico tra Africa ed Europa. I due decidono di risolverlo con un colpo di scena: regalando al re di Francia una giraffa, animale favoloso che fino ad allora in Europa solo Giulio Cesare e i Medici avevano posseduto.
Da qui, e da quella che divenne nell’Ottocento la “moda della Giraffa” – un fenomeno di costume che vide crescere fortemente l’interesse per gli animali esotici -, Abbiati è partito per costruire uno spettacolo che ribalta completamente la vicenda dello storico viaggio dell’animale, che in due anni arrivò dal Sudan a Parigi, passando da Alessandria d’Egitto, attraversando il Mediterraneo e Marseille.
con: Roberto Abbiati, Alessandro Calabrese, Luca Salata
regia: Carlo Rossi
drammaturgia: Roberto Abbiati, Francesco Niccolini
luci e direzione tecnica: Silvio Martini
scelte musicali: Fabio Besana
traduzione francese: Sara Rossi
una produzione 369gradi e Armunia
si ringrazia il Carro di Jan
Roberto Abbiati – Festival 2007