Una riflessione sul rapporto tra l’interiore e l’esteriore, tra la nostra essenza e ciò che ci circonda, tra i nostri organi e i nostri prodotti, che nasce da un senso di inquietudine e inadeguatezza. Sputi è una critica appassionata e naïf sul consumismo che regna sovrano nel mondo occidentale e sul monopolio delle multinazionali. Attraverso il suo corpo e l’utilizzo di differenti mezzi espressivi – alchimie di gesti, colori, parole, spot pubblicitari, musica e movimento – la performer si rivolge diretta al pubblico e denuncia, finalmente, nomi, numeri e perfino ingredienti di ciò che ci sta ormai definendo la nostra identità.
ideazione e performance Virginia Scudeletti
mentoring Claudia Dias, Francesca Lattuada, John Ashford
progetto sviluppato nel’ ambito di IFA INTEATROFestival Academy 2014
Virginia Scudeletti – Festival 2014