“Come creare la stanchezza di uno sguardo? Uno sguardo collettivo, arrendevole, che lasci che le cose si narrino da sole? La risposta che mi sono dato è: creando un corpo iperattivo. Un corpo prismatico, che si faccia carico di tutti gli stimoli del mondo. Un corpo che incarni, in un ritmo forsennato e senza respiro, le iconografie di quello che oggi si manifesta per divertirci, eccitarci, interessarci.
Un corpo baraccone, uno spettacolo impazzito, un cabaret implosivo.
Può lo sguardo che accoglie in sé questo corpo cedere il passo a un’amabile stanchezza, e accorgersi finalmente del paesaggio?
E quale paesaggio, per questo popolo stanco, finalmente e giustamente stanco?”.
di e con Marco D’Agostin
suono LSKA
disegno luci Rocco Giansante
movement coach Marta Ciappina
consulenza drammaturgica Kristin De Groot
co-produzione VAN, CSC/Operaestate Festival Veneto & Dansateliers
con il supporto di INTEATRO, Kilowatt Festival, D.ID Dance Identity, Danzarte
Marco D’Agostin – Festival 2015