Una cena che parla di democrazia. Non tanto in quanto strumento istituzionale per organizzare le masse, ma come entità di cui ci si può appropriare nel quotidiano. Cos’è la democrazia, infine, se non la realizzazione di desideri individuali e collettivi? Se un pasto è soprattutto un momento conviviale, allo stesso tempo raggruppa le nostre convinzioni più personali: esistenziali, etiche, estetiche, economiche, sociali, rituali o religiose. Un pasto è una scenografia ideale per un faccia a faccia politico. Trasformiamo la nostra cucina in arena da combattimento!
Durante questo spettacolo, tutti i partecipanti formano, secondo modalità diverse, una comunità provvisoria, alla quale Christophe Meierhans ha dato il nome quasi intraducibile di ‘Verein zur Aufhebung des Notwendigen’: l’associazione per la soppressione, l’eliminazione, la conservazione ma anche la trascendenza della necessità dell’indispensabile. Ogni spettatore ha un ruolo in questa comunità temporanea, ma il tutto avviene sotto una responsabilità condivisa. Si dice che si è quello che si mangia. Questa volta, si mangerà quello che si è, e nessuno può prevederne il sapore.
Concept e direzione: Christophe Meierhans | Ispirato da un’idea originale di: Verein zur Aufhebung des Notwendigen e.V, con un ringraziamento a R. Komarnicki | Drammaturgia: Bart Capelle | Scenografia e co-ideazione: Holger Lindmüller, Michael Carstens | Video: Luca Mattei | Produzione: Hiros | Co-produzione: Kaaitheater, Vooruit, BIT theatergarasjen, BUDA, Nouveau Théâtre de Montreuil, Vaba Lava | Con il supporto di: The Flemish Government, Kunstenwerkplaats Pianofabriek | Commissione/co-produzione: House On Fire Project, con il supporto di Culture Programme of the European Union.
Christophe Meierhans – Festival 2016