L’isola di Bouvet è un manuale di sopravvivenza per giovani danzatori su isole deserte, un kit di sequenze e codici segreti tramandabili all’infinito, a nuovi coloni, su nuove terre. Lo spettacolo è il risultato di un lavoro che Marco D’Agostin e 4 giovani danzatori e danzatrici locali hanno condiviso per una settimana, simulando le condizioni di un’ isola remota: allo spettatore, che pure non assiste al processo, viene restituito un lungo rituale, esatto e misterioso nel suo svolgersi, compiuto nella struttura ma costantemente aperto su un vuoto, un dubbio, una domanda.