Hand Play

Hand Play è la tappa finale di un percorso visivo portato avanti dalla Compagnia 7-8 chili per riflettere sulla dimensione relazionale tra uomo e donna.
Con stile ironico e dissacrante Hand Play mostra un dialogo tra due mondi, con visioni e prospettive diversissime, svelando, con un sapiente gioco di immagini, le crudeli dinamiche del rapporto di coppia.

ideazione e coreografia Davide Calvaresi  – interpreti Davide Calvaresi, Giulia Capriotti – osservazione Valeria Colonnella – Spettacolo promosso nell’ambito di Teatri del Tempo Presente  progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto  – soggetto attuatore CMS – Consorzio Marche Spettacolo  – produzione Inteatro, in collaborazione con AMAT

7-8 chiliFestival 2013

FIGHT. Prologo al Faust

Ogni sette anni il nostro corpo cambia profondamente. Rudolf Steiner afferma che la nostra vita ha una sequenza ciclica di cambiamenti mentali e fisici che avvengono a prescindere dalla nostra consapevolezza.
Ugualmente inconsapevole è l’effetto degli schemi culturali, religiosi, politici e morali attraverso cui agiamo e che costringono, reprimono, modificano il nostro corpo, entrando in conflitto con l’istinto e la passione.
A partire da una riflessione sul testo di Goethe, letto come uno scontro tra la forza della ragione, Faust, e la spontaneità del sentimento, Mefistofele, Fight. Prologo al Faust tenta di superare il conflitto e di trovare un equilibrio tra la mente e il cuore.

concept e regia Iacopo Braca
drammaturgia Filippo Paolasini e Alessio Martinoli
aiuto regia Claudia Domenici
con Filippo Paolasini, Alessio Martinoli, Claudia Domenici
in collaborazione con Inteatro PolverigiTeatro Rossi Aperto, Treedom s.r.l, Pokerstar

Iacopo BracaFestival 2013

Lo splendore dei supplizi

Un giocatore compulsivo di videopoker, una coppietta in crisi, una badante straniera,  un vecchio infame e razzista, due operai e un vegano sono i protagonisti dei “supplizi quotidiani” portati in scena dalla giovane, corrosiva, compagnia barese. Quattro zoom accesi sotto lo sguardo di uno spaventoso boia, per narrare quattro storie di disagio, sofferenza, istinti e aggressività, costituiscono il quadro unitario di un presente schizofrenico e di una società senza più fiducia e speranza.

produzione Fibre Parallele e Festival delle Colline Torinesi
– con il contributo della
Regione Puglia – e con il sostegno del Nuovo Teatro Abeliano
Spettacolo promosso da Teatri del Tempo Presente progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura di MiBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo
di e con Licia Lanera e Riccardo Spagnulo – e con Mino Decataldo – assistente alla regia Arianna Gambaccini – disegno luci Vincent Longuemare – consulenza e creazione muppet Marianna Di Muro

 

Fibre ParalleleFestival 2013

L’uomo perfetto

L’uomo Perfetto si ispira, rielaborandolo, all’omonimo cortometraggio del danese Jorgen Leth, Det perfekte Menneske, e alle sue variazioni elaborate nel 2001 da Leth e Lars Von Trier.
In scena un set televisivo: una voce e delle immagini ci descrivono “l’essere umano perfetto”, che viene osservato nella sua funzionalità e nel suo esistere.
Uno sguardo sulla commedia dell’umanità e su cosa sia per l’uomo, la perfezione.

ideazione e coreografia Mara Cassiani – interpreti Mara Cassiani, Francesco Vecchi, Egidio Egidi, Roberta Mattei – interprete alla videocamera Alessandra Giampaoli – Spettacolo promosso nell’ambito di Teatri del Tempo Presente  progetto interregionale di promozione dello spettacolo dal vivo a cura del MIBAC – Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo e delle Regioni: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria, Veneto  – soggetto attuatore CMS – Consorzio Marche Spettacolo  – produzione Inteatro, in collaborazione con AMAT

 

Compagnia Mara CassianiFestival 2013

This place

Una donna in una terra bruna, una distesa desolata, senza alcun punto di riferimento. Non conosciamo la sua storia né quella del luogo, ma la donna definisce qui la sua geografia, in this place, in dis-place.
È in viaggio, in continuo movimento. Si è trasferita, e si prepara per il prossimo spostamento. Tasta il terreno: sarà abbastanza solido per sostenerla? Sarà abbastanza stabile da permetterle di re-stare?
E che succede, poi, se questo luogo scompare almeno per come l’ha conosciuto?
Perdita, instabilità, viaggio e trasformazione: sono i temi che hanno ispirato il lavoro di Giulia Ferrato.

danza e coreografia Giulia Ferrato
canto Chiara Orefice
mentoring John Ashford, Claudia Dias, Geraldine Pilgrim, Idoia Zabaleta

Giulia FerratoFestival 2013

‘Ashar. Uowo clomn o Clomn uowo?

Un rincorrersi per fermare il tempo, trovare l’unità forse irraggiungibile o forse già raggiunta. Un clown uomo che cerca il gesto innocente, il mondo perduto di un eterno gioco; un clown uomo che si scontra con un uomo clown che tenta di sfuggire. Una lotta che è ricerca, un alternarsi che è unità.
Tutto sta avvenendo, qui ed ora, dove il clown continua a giocare, là dove l’uomo vuole fuggire…‘ashar (andare, avanzare).

di e con Matteo Tontini
e con Eleonora Bellucci
mentoring John Ashford, Claudia Dias, Geraldine Pilgrim, Idoia Zabaleta

Matteo TontiniFestival 2013

Balthazar

Uno spettacolo singolare, inaspettato che mette letteralmente in scena animali e performers per indagare l’intreccio imprevedibile delle loro azioni-reazioni.

Ispirato direttamente al film di Bresson “Au Hasard Balthazar” anche l’esperimento scenico dell’artista David Weber-Krebs invita a modificare il nostro punto di vista  assumendo l’imperscrutabilità dello sguardo animale. Come nel film di Bresson il protagonista è Balthazar, un asino non ammaestrato, che si troverà a condividere lo stesso spazio con danzatori-performer. Gli artisti agiranno dando un senso al loro movimento,  creando storie, coreografie e immagini, mentre la presenza libera dell’asino introdurrà un elemento di indeterminazione che costringerà i danzatori a rivedere i presupposti delle loro azioni.

con Julien Bruneau, Alondra Castellanos Arreola, Philipp Enders, Sid Van Oerle, Noha Ramadan e con la partecipazione straordinaria di Pepetta, Annabella detta ‘Principessa’, Rocco costumi Fransén Waldhör produzione Elisabeth Hirner/Infinite Endings | co-produzione HAU Hebbel am Ufer, Next Festival, MARCHE TEATRO

David Weber-Krebs Festival 2016

Happy

Happy è un’azione liberatoria che oppone il colore al grigiore, all’oppressione, al buio del nostro tempo. Una dichiarazione di felicità, energia, desiderio. Un’esplosione di luce che rischiara gli angoli più scuri del nostro quotidiano. Una danza dei colori vitale e gioiosa.

Concept Leen Dewilde | Con Caroline D’Haese, Lisa Kendall, Leen Dewilde | Direzione artistica Mole Wetherell
Drammaturgia Lou Cope

Reckless SleepersFestival 2016

Europa a domicilio

Europa a domicilio è un’azione partecipativa sulla nostra comune appartenenza europea. Cos’è davvero l’Europa? Una frontiera geografica, un’identità culturale o un patto tra stati? Per molti, si tratta soprattutto di un’idea incerta e in continua trasformazione. Rimini Protokoll oppone all’astrazione del  concetto di Europa la concretezza della  relazione che si può instaurare tra  sconosciuti invitati a condividere lo spazio ristretto e personale di un  appartamento. 15 persone alla volta diventano parte attiva di uno spettacolo da camera che intreccia storie personali ai meccanismi politici europei.

Quanta Europa c’è in ognuno di noi? Europa a domicilio può essere ospitato a casa di chiunque lo desideri. Ogni spettacolo ha luogo in un’abitazione diversa e viaggia attraverso centinaia di appartamenti per tutta l’Europa, creando una rete che invece di crescere da un centro si muove da porta a porta per tutto il continente.

Ideazione e direzione: Helgard Haug, Stefan Kaegi e Daniel Wetzel (Rimini Protokoll) | Drammaturgia: Katja Hagedorn | Collaborazione artistica tour: Cornelius Puschke | Interaction design: Hans Leser e Grit Schuster | Set: Belle Santos e Lena Mody | Manager di produzione: Juliane Männel  e Anna Florin | Direzione tecnica: Sven Nichterlein| Website design: Tawan Arun e Ralph Gowers |
Website editing: Cornelius Puschke | MC Ancona: Lorenzo Sequi | Front of House Ancona: | Tecnico Ancona: Federico Occhiodoro
Co-produzione Home Visit Europe: Archa Theatre Prague (CZ), BIT Teatergarasjen/Bergen International Festival (NO), Frascati Teater Amsterdam (NL), HAU Hebbel am Ufer Berlin (D), Kaaitheater Brussels | (BE), LIFT London (GB), Malta Festival Poznan (PL), Mungo Park (DK), Sort/Hvid (DK), Teater Nordkraft (DK), Théâtre de la Commune Aubervilliers (FR), Théâtre | Commissione/co-produzione: House On Fire Project, con il supporto di Culture Programme of the European Union | Il progetto è supportato da: Capital Culture Fund Berlin
Europa a domicilio (versione italiana) è una co-produzione: Rimini Apparat, Marche Teatro, Pergine Spettacolo Aperto

Rimini ProtokollFestival 2016

Jaguar

La coreografa di Capo Verde Marlene Monteiro Freitas ha una particolare predilezione per la metamorfosi, la deformazione, l’ibridismo. I suoi lavori sono inclassificabili e giocosi. “Dietro alla dimensione carnevalesca dei miei lavori, c’è sicuramente il desiderio di trasgredire i limiti dell’esteticamente corretto, di tentare nuove vie”. Per Jaguar, le sue fonti d’ispirazione eteroclite vanno dal gruppo di artisti espressionisti tedeschi Il Cavaliere Azzurro all’artista svizzero di art brut Adolf Wölfli, passando per il personaggio del carnevale capo verdiano Mandinga e le fiabe di Hoffmann. Jaguar è allo stesso tempo uno spettacolo di danza e un teatro delle manipolazioni dove gli interpreti sono delle marionette che si abbandonano nelle mani degli altri. Lavorando più sulle emozioni che sul senso, Marlene Monteiro Freitas dà forma alle parole, a immagini e gesti che rivelano l’inesprimibile.

Coreografia: Marlene Monteiro Freitas con la collaborazione di Andreas Merk | Con: Marlene Monteiro Freitas e Andreas Merk | Luce e spazio: Yannick Fouassier | Oggetti di scena: João Francisco Figueira, Miguel Figueira | Suono: Tiago Cerqueira | Ricerca: João Francisco Figueira, Marlene Monteiro Freitas | Un ringraziamento speciale a: Betty Tchomanga, Avelino Chantre
Produzione: P.OR.K (Lisbona, PT) | Distribuzione: Key Performance (Stoccolma, SE)
Co-produzione | Zodiak – Center for New Dance (Helsinki, FI), CDC Toulouse/Midi-Pyrénées (Tolosa, FR), Alkantara (Lisbona, PT), HAU Hebbel am Ufer (Berlino, DE), MDT (Stoccolma, SE) nell’ambito di [DNA] Departures and Arrivals, co-finanziato da Creative Europe program of the European Union; Teatro Municipal do Porto Rivoli (Porto, PT); Arsenic (Losanna, CH); Maria Matos Teatro Municipal (Lisbona, PT); O Espaço do Tempo (Montemor-o-novo, PT); Les Spectacles Vivants – Centre Pompidou (Parigi, FR); Espaces Pluriels (Pau, FR); Tandem scène nationale (Douai-Arras, FR); A-CDC [Art Danse – CDC Dijon Bourgogne (FR), La Briqueterie – CDC du Val-de-Marne (FR), Le Cuvier – CDC d’Aquitaine (FR), L’échangeur – CDC Picardie (FR), Le Gymnase – CDC Roubaix – Nord Pas de Calais (FR), Le Pacifique – CDC Grenoble (FR), CDC Atelier de Paris-Carolyn Carlson (FR), Pôle Sud – CDC Strasbourg (FR), CDC Toulouse/Midi-Pyrénées (FR), CDC Uzès danse (FR)] | Supporto di residenza: STUK (Leuven, BE); Tanzhaus Zurich (Zurigo, CH) | Con il supporto di: Trafó (Budapest, HU); ACCCA – Companhia Clara Andermatt (Lisbona, PT), Paulo Soares/Peopleware (Lisbona, PT)

 

Marlene Monteiro FreitasFestival 2016