Capricci

Capricci nasce dalle musiche che Michael Nyman aveva scritto per il film Zed and two noughts di Peter Greenway e poi riscritte per solo violino sotto il nome di Zoo caprices.
La coreografia stabilisce un vero e proprio dialogo tra danza e musica teatralizzando i rapporti che si intessono tra musicista e danzatrici sulla scena. Lo stesso linguaggio coreografico enfatizza l’aspetto espressivo quasi umano della musica, alla ricerca di equilibri dinamici. L’atmosfera si carica di tensione crescente, passando attraverso toni diversi come la natura delle relazioni tenere, complici, distanti, guerresche, estatiche…

coreografia adriana borriello
con adriana borriello
musiche michael nyman interpretate da massimo coen
costumi paola nazzaro

Festival 1989Adriana Borriello

Ciliegie ciliegie

“senza peso, senza peso / io passeggio sopra al mondo / senza attrito, senza attrito / io mi perdo nelle strade / io mi lascio sorvolare…/ dai pensieri, e dagli sguardi, / dai sorrisi un po’ suadenti / di due uomini un po’ stanchi.”

di e con alessandra vanzi e arturo annecchini
testi alessandra vanzi
musiche arturo annecchino

Festival 1989Alessandra Vanzi e Arturo Annecchino

Variazioni su duetto

Se osserviamo attentamente un punto sulla terra, una pietra, una foglia, Una scogliera, ma anche un’opera d’arte, in seguito torniamo ad osservarla di nuovo, la troveremo profondamente cambiata. E tutto quello che partecipa a questo mutamento e ben presente nell’universo, aleggia intorno alle cose, le circoscrive e gli da brillantezza, le rendere reali e necessarie, dove niente si disperde in questa bellezza della crescita.

con virgilio sieni e alessandro certini

Festival 1989Virgilio Sieni e Alessandro Certini

Concerto imbarazzo

Concerto imbarazzo trae spunto da Perdutamente, ultima creazione di Pierangela Allegro e Michele Sambin.
Erode dopo l’uccisione di Salomè si è ritirato a vivere nel punto più alto del palazzo, in cima alla torre. Dall’alto può dominare tutto senza più partecipare alle emozioni degli altri, vivendo di ricordi rievocati, suonando due violoncelli e parlando con se stesso.
I visitatori si spingono, individualmente in cima alla torre con un tipo di attenzione più vicina a quella che si ha quando, viaggiatori, visitiamo un paese sconosciuto.

con michele sambin e pierangela allegro

Festival 1989Michele Sambin e Pierangela Allegro

Shattered

Spettacolo-installazione ispirato alle ottocentesche capanne in rete da pesca di Hastings, sulla costa sud-orientale dell’Inghilterra. Le torri che spuntano dalla spiaggia di ciottoli creano un paesaggio ambiguo che appare bello e minaccioso allo stesso tempo.
Tre donne consce del proprio passato si aprono un varco attraverso trasparenti pareti di paura, cuori infranti, sogni svaniti; con la catarsi ritornano passione e forza. Lo spettacolo è una evocazione di fragilità.

con geraldine pilgrim, claire thacker, tamzin griffin

Festival 1989Geraldine Pilgrim

Siamo asini o pedanti?

Ravenna, anno… più in là! Appartamento di emigrati. Sera. Notte. Mattina.
Una farsa filosofica che narra una storia fantastica dove si attinge a tanti riferimenti della cultura occidentale ed africana.
Una compravendita agghiacciante di un asino fatato con il corpo di bambina. In una notte magica tutto si rovescia, i bastonati diventano bastonatori, si mescolano gli opposti, magia e razionalità, bianco e nero, Arlecchini africani e asini volanti.

con mor awa niang, luigi dadina, ermanna montanari, tapha m’diaye, giacomo verde
composizione scenica albe
scenografia e costumi ermanna montanari
in collaborazione con cosetta gardini, giuseppe tolo
musiche per zampogna giacomo verde e musiche tradizionali senegalesi
manifesto cosetta gardini – casa walden
scenotecnica luigi dadina, cesare giorgi, massimo monti
promozione ed organizzazione marcella nonni, cristina ventrucci
foto di scena andrea fabbri cossarini
regia marco martinelli gabrieli

Festival 1989Teatro delle Albe

Ruh-Romagna + Africa uguale

Con RUH le Albe hanno fatto una scoperta decisiva. Hanno scoperto che la Romagna è Africa.
La Romagna è un pezzo d’Africa, andato alla deriva, nella notte dei tempi, una zattera nera che ha veleggiato fin quassù e si è venuta ad incastrare tra le nebbie europee.
Questa è scienza, non fantascienza, è qualità costante nel tempo: è un dato geologicamente dimostrabile: il sottosuolo, lo strato profondo che regge le città romagnole, è africano.

con mor awa niang, tapha faye, madiaye N’diaye, marco martinelli Gabrieli, giuseppe tolo, ermanna montanari
composizione scenica Albe
scene cosetta gardini, ermanna montanari
scritture e regia marco martinelli gabrieli

Festival 1989Teatro delle Albe

200% and bloody thirsty

Il mondo è un libro di racconti e di cartapesta; i cieli sono dipinti, le costruzioni solo strutture metalliche. Gli angeli hanno ali di cartone e qualche triste storia inventata per le anime.
un inverno, in città nella più buia delle notti, tre ubriachi da “cartoon” abbandonano alla chetichella una festa non ancora terminata. Una volta fuori cominciano a sognare mentre nevica.
Più tardi si perderanno percorrendo senza stancarsi strade che sembrano tutte uguali, mentre due angeli tristi e naif appaiono in un sogno videocolor.
Uno spettacolo rapido, aggressivo, fisico, naif, sciocco e sentimentale.

con robin arthur, richard lowdon, cathy naden,
regia terry o’connor, tim etchells
colonna sonora John avery
scene richard lowdon
testi tim etchells
tecnico video e coordinamento jo cammack
attori nel video sarah singleton, mark etchells
neon steve carter
amministrazione deborah chadbourn

Festival 1989Forced entertainment