Teatro dell’I.R.A.A.

Teatro dell’I.R.A.A., fondato da Renato Cuocolo nel 1978, svolge un lavoro teatrale che ha come punto di riferimento sia il teatro sia la danza, utilizzando esperienze personali a carattere etnologico.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1984 con Atacama

Parco Butterfly

Formazione teatrale di Firenze fondata da Virgilio Sieni nel 1984, insieme a Roberto Gelpi ed Elio Marini, danzatori, e Julie Ann Anzillotti, membro dei Magazzini Criminali.

Parecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1984 con Momenti d’ozio

Matia Bazar

Matia Bazar sono un gruppo che non si è voluto adagiare sull’onda del successo commerciale, ma continuato a perseguire una rigorosa ricerca non solo musicale e vocale, ma anche dell’immagine estetica e degli spettacoli dal vivo.
Per far questo, con il quartetto collaborano artisti di diversi campi espressivi tra cui Alessandro Mendini e lo Studio Alchimia per quanto riguarda gli elementi architettonici e le scenografie. Occhiomagico per la direzione artistica. Livio Gallo e Carlo Marrale per la realizzazione fotografica dell’immagine. Cinzia Ruggeri per gli abiti. Videolab per la videografica.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1984 con Aristocratica

Teatro della Valdoca

l Teatro Valdoca nasce nei primi anni ottanta dal sodalizio fra Cesare Ronconi, regista, e Mariangela Gualtieri, poeta e drammaturga.
Dapprima è un collettivo, un gruppo di musica e teatro senza mansioni differenziate, il Collettivo Valdoca. È a metà degli anni settanta che matura la vocazione teatrale dei due fondatori. Grazie infatti a una borsa di studio in Polonia, Ronconi e Gualtieri incontrano a Cracovia il lavoro di Kantor, prima che il Cricot venisse in Italia, e il Teatro Laboratorio di Grotowski, partecipando a Wroclaw all’indimanticabile Tree of people e assistendo ad Apocalypsis cum Figuris, con gli attori storici del gruppo grotowskiano. Nello stesso periodo, in America, conoscono l’esperienza di Peter Shumann e del Bread and Puppet, il lavoro di Bob Wilson, di Richard Foreman, dello Squat Theatre appena arrivato in USA dall’Ungheria. Ma la figura più sorprendente e di maggior riferimento è, già in quegli anni, Carmelo Bene. Sono anni di forte inquietudine che trova sfogo in viaggi solitari per il mondo (Brasile, Burkina Faso, Spagna, America del Nord) e anche in una lunga residenza di tutta la compagnia in un piccolo villaggio della Tanzania.
Fin da principio vi è stretta collaborazione con gli artisti più amati del proprio tempo, soprattutto pittori, scultori, compositori e musicisti, e vi è anche una cura meticolosa dell’apparato di amplificazione del suono. Dopo l’incontro con il poeta Milo De Angelis, nel 1985, la Valdoca dà vita a una Scuola di Poesia da lui diretta, grazie alla quale, nel corso di tre edizioni, la Compagnia incontra i maggiori poeti italiani: Fortini, Luzi, Bigongiari, Loi, Cucchi, Sicari, Rosselli, Merini, Majorino e altri. È dopo questi incontri e a seguito di altre decisive esperienze personali, che Mariangela Gualtieri comincia a scrivere versi, sospendendo il ruolo di attrice e assumendo quello di drammaturga, mentre Cesare Ronconi affianca alla regia una ininterrotta attività pedagogica grazie alla quale formerà i propri attori e danzatori.
Il tratto più caratteristico della poetica di Valdoca è dato dall’epicità dei suoi attori, sempre tesi verso il sovrumano e il sub-umano, dunque fra eroe e divinità da un lato, animalità, infanzia e deformità dall’altro, nella rinuncia alla narrazione, ai temi sociali, all’attualità e alla cronaca.
Per questo l’attore è spesso anche corpo danzante, fortemente dotato di espressività nella voce, nel movimento e nella stasi. Accanto al ruolo decisivo dell’attore vi è la particolarità della parola di cui questo attore viene dotato: una parola che è sempre verso poetico, sempre inedita e calzante con la scrittura registica, scritta spesso a ridosso della scene e vicinissima ai dettami della regia.
La presenza frequente di musica dal vivo, l’attenzione al presente della scena, la bassa progettualità, insieme a quanto detto sopra, fanno degli spettacoli di questa Compagnia eventi carichi di ritualità, in cui il gioco delle forze e delle energie della scena conduce lo spettatore dentro l’esperienza della visione, e fanno del pubblico una comunità partecipe e in ascolto.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1982 con Nascita del teatro della Luna, del 1991 con Antenata atto I. Prologo Sigillo alle madri e del 1992 con Antenata atto II. Tornare al cuore 

Teatro delle Briciole

Il Teatro delle Briciole è un patrimonio della scena italiana che nel corso di una storia quarantennale ha trasformato radicalmente l`immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l`infanzia. Fondato nel 1976, primo in Italia a dar vita a un Centro Stabile di Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, il Teatro delle Briciole ha rinnovato negli anni la propria identità affermandosi come un moderno centro di produzione teatrale radicato a  Parma e nel territorio, ma proiettato fortemente anche fuori dai confini locali.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1982 con Parafrasi

Jérôme Deschamps

Jérôme Deschamps è un interprete, un regista e un drammaturgo, nonché attore e regista cinematografico francese la cui fama è legata in particolare alla compagnia La famiglia Deschiens fondata nel 1978 con la sua compagna Macha Makeïeff. Nel 2003, è nominato direttore artistico del National Theatre di Nîmes e lascia questa funzione per diventare direttore del Teatro Nazionale dell’Opéra-Comique il 27 giugno 2007.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1982 con Les Oubliettes

Magazzini Criminali

I Magazzini Criminali furono una compagnia teatrale di Firenze della postavanguardia italiana. Il gruppo cambiò nome tre volte: Prima Il Carrozzone (1972), poi Magazzini Criminali e in seguito semplicemente I Magazzini. Oggi parte del gruppo lavora con la Compagnia Lombardi-Tiezzi.
Il nucleo artistico originario era formato da Federico Tiezzi (regista), Marion d’Amburgo (attrice) e Sandro Lombardi (attore), che furono il perno per le varie reincarnazioni della compagnia. La compagnia in questo periodo fu premiata per due anni consecutivi (1978, 1979), come miglior gruppo di teatro sperimentale con il Premio Ubu. Per le immagini si avvalsero del lavoro di Verita Monselles, la loro fotografa ufficiale.
Il loro primo spettacolo come Magazzini Criminali dal titolo Crollo nervoso gli diede subito un lungo tour europeo, portandoli al conseguimento di un Premio Ubu come miglior scenografia.
Tra il 17 ed il 20 luglio 1981 si svolge a Bologna il festival ELECTRA1 – Festival per i fantasmi del futuro, al quale partecipano con un concerto assieme a musicisti come Bauhaus, DNA, Brian Eno, Peter Gordon, i Chrome, The Lounge Lizards, i N.O.I.A., i Gaznevada, i Band-Aid ed i Rats.
Nel 1984 gli fu assegnato il Premio Ubu come miglior spettacolo dell’anno per Genet a Tangeri.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1982 con Notti senza fine