Egy Kiss Erzsi Zene

Due vocalist dalla presenza carismatica alla guida di un gruppo la cui musica è caratterizzata da influenze che vanno dalla musica tradizionale africana a quella dell’Alaska da quella del mondo arabo al blues. La lingua utilizzata nel canto è una lingua inventata, sconosciuta, che riproduce le sonorità di tutte queste diverse culture. Egy Kiss Erzsi Zene ha partecipato ai più prestigiosi festival di Word music Europa.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002.

Speak, memory, speak. Ipnagogia

Ipnagogia che si formano mentre ci si addormenta e mentre ci si sveglia.

Speak, memory, speak è il primo passo che Fanny & Alexander affonda nel paesaggio letterario nabokoviano, una ricognizione che ha a che fare con le apparizioni e con il loro strano spietato linguaggio con sovrumano desiderio di realtà.

Il giovane cronofobico You Person ripercorre il vuoto sterminato del suo tempo prenatale (egli stesso è un personaggio di una fiction ancora a venire) e quello ancora più minaccioso che si spalanca al di là della sua congetturale e ipotetica esistenza futura. Tenta disperatamente di aggrapparsi a quelli residuo brandello di realtà che la contingente natura Live di questo video gli consente. Da lui ci si aspetta che accetti i due neri vuoti, così come fa con l’illusoria e fugacissima visione che balena e sfarfalla tra loro.

liberamente tratto da “Cose trasparenti” di V. Nabokov
scritto da chiara lagani
regia luigi de angelis
live e voce recitante marco cavalcoli

 

Festival 2002Fanny & Alexander

Fanny & Alexander

Fanny & Alexander nasce a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis, Chiara Lagani. Nel 1997 si aggrega stabilmente alla compagnia Marco Cavalcoli.

Affermatasi sulla scena teatrale italiana come gruppo di ricerca, sperimentando metodi e discipline artistiche delle più disparate, nel tempo la loro sede Ardis Hall è diventata una vera e propria bottega d’Arte, producendo e promuovendo spettacoli teatrali, concerti, produzioni video e cinematografiche, installazioni, azioni performative, mostre fotografiche, libri, convegni e seminari di studi, festival e rassegne. Il loro lavoro è spesso caratterizzato dalla fusione di linguaggi di diverse discipline nella singola opera.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002 con Speak, memory, speak. Ipnagogia

Il brutto @natroccolo

“Abbiamo scelto una modalità multimediale per dare corpo alla storia del brutto anatroccolo e alle sue voci. Pertanto attraverso una scenografia virtuale costituita da immagini elaborate al computer e proiettati dall’alto su un pavimento di linoleum, il danzatore attore Alessandro Certini non interagirà solo con le parol, ma agirà la favola con il movimento della danza contemporanea, con la musica dal vivo e alcuni oggetti di scena, così da articolare la percezione di ciò che si ritiene “naturale” e contattare l’immaginario attraverso un percorso analogico. L’intento complessivo è sperimentare come una serie di linguaggi contemporanei siano strumenti necessari e privilegiati per interagire con il mondo dei bambini di oggi e riescano ad accompagnarli non solo sui percorsi antichi ma anche su quelli che ai nostri giorni stanno attraversando le favole.”

regia Francesco Gandi, Davide Venturini
liberamente tratto dalla fiaba di Hans Christian Andersen
con Alessandro certini
musiche spartaco cortesi
scenen livia cortesi
elaborazioni multimediali Federico bucalossi, elsa Mersi
cura dei testi Stefania Zampina

 

Festival 2002TPO

TPO – Teatro di piazza o d’occasione

Il teatro di piazza o d’occasione ha sviluppato una propria ricerca basata sulla pedagogia dell’arte, in particolar modo sui processi di comunicazione visiva, realizzando spettacoli che pongono l‘accento sul valore delle immagini e su strumenti di avanzata tecnologia. In questo senso l’uso di oggetti animati, quadri, macchine, immagini digitali crea un supporto drammaturgico per una poetica teatrale basata sull’interazione tra attore e spazio scenico.

La scrittura teatrale si avvale di un utilizzo ampio e simultaneo di linguaggi: immagini, parole, suono, movimento, voce che vengono elaborati in un processo di continua contaminazione. Il TPO sviluppando l’impiego di linguaggi digitali, cerca di approfondire le potenzialità espressive e creative delle nuove tecnologie, integrando tale orientamento con lo studio e l’utilizzo di linguaggi più classici come il teatro di figura e il teatro d’attore. Da questa esperienza sono nati spettacoli e progetti d’autore in collaborazione con attori e artisti sensibili ad una concezione di teatro come forma d’arte mutante, in grado di dialogare sui nessi tra ricerca e traduzione.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione 2002 con Il brutto @natroccolo e nel 2001 con Clic!

üBUNG

Il mondo adulto, le sue ipocrisie, le sue violenze, capovolto attraverso lo sguardo dei giovani. Intorno a questa idea si è sviluppato üBUNG (che significa esercizio), ultima produzione della compagnia Victoria che ha invitato Josse De Pauw – regista, scrittore e attore di spicco della scena fiamminga – a confrontare la sua scrittura teatrale con i giovani. Il testo è poi diventato una sceneggiatura per un film in bianco e nero – il modello con cui si confrontano sulla scena sei ragazzini.
Sul palco sei ragazzini guardano il film in bianco e nero. La loro età si aggira intorno ai 12-13 anni. Il volume del sonoro è stato abbassato. Sono vestiti esattamente come i sei adulti sullo schermo, miniature a colori dei grandi. Hanno imparato a memoria ciò che gli adulti dicono e come si comportano. Lungi dal rinforzare certezze sul mondo dell’infanzia il regista preferisce l’ambiguità della domanda: film bianco e nero o scena a colori, chi sta scimmiottando chi?

ideazione Josse De Pauw, Koen Gisen
testo e regia Josse de Pauw
assistente alla regia Katrin Verlende, Koen Gisen
scenografia e costumi Pynoo

Festival 2002Victoria

Victoria

Victoria è un centro di produzione teatrale, nato nel 1992 sotto la direzione artistica di Dirk Pauwels. Victoria collabora con vari artisti tra i quali Carla kakker, Jerom Bel, Roy Faudree, Peter Halsz, Paul Mennes, Wim Opbrouck, Alain Platel, Machtild Prins, Arne sierens, Frank Theys, Peter Van Den Eede, Josse De Pauw, John King. Oltre a produrre spettacoli creati da artisti professionisti come Bernadetje, Victoria incoraggia le creazioni dei giovani artisti producendo i loro primi lavori.

Partecipa a Inteatro Festival nell’edizione del 1998 con Auri Sacra Fames, del 1999 con Kung Fu – “Best of” e del 2002 con üBUNG

Bi. Dos Mundos, dos miradas

Bi. Dos Mundos, dos miradas mette a pronto due culture millenarie a partire dal materiale artistico di ciascuna di esse, in uno scambio reale tra immaginare cinese e quello mediterraneo.

Comediants apporta la freschezza, la magia, immaginazione e esperienza nelle diverse discipline sceniche come la musica classica, la drammaturgia non testuale, la coreografia e la creazione e manipolazione degli artifici della scena. Gli specialisti cinesi portano la loro impeccabile disciplina del circo e le straordinarie abilità acrobatiche.

Lo stesso titolo dello spettacolo ha una doppia valenza: da un lato un disco di giada con un foro circolare al centro, considerato in Cina simbolo del cielo e talismano per bambini, dall’altro 2 lettere che nelle lingue umane che esprimono l’esistenza di un binomio e dunque di un incontro.

Diviso in cinque atti, Bi presenta una famiglia di clown occidentali in viaggio attraverso la Cina: un modo in costruzione pieno di cantieri e biciclette prorompe davanti al loro sguardo sbalordito. Saranno i sogni del circo a gettare ponti culturali tra mondi apparentemente così lontani, in un caleidoscopio di dragoni cinesi e mediterranei, di giganti dei due mondi, sonorità musicali.

regia Joan Font i Pujol
aiuto regia Xavi Mateu, Joan Montanyes
scenografia, attrezzi Joan Josep Guillen
musiche Ezequiel Guillem
coreografia Montse Colomè, Andreu Bresca
testo Joan Font, Moises Maicas

 

Festival 2002Comediants

Comediants

I Comediants sono una compagnia teatrale spagnola originaria di Catalogna, nata nell’ambito della scuola del teatro indipendente di Barcellona. Fin dall’inizio si focalizzano su uno stile di teatro d’avanguardia, sulla base di esperienze creative collettive, evolvendosi dal teatro classico tradizionale spagnolo. Il regime interdisciplinare è una delle sue caratteristiche: oltre al teatro mescolano circo, musica, audiovisivi, design, ecc, definendosi “un collettivo di attori, musicisti e artisti di ogni genere completamente dedicato al mondo della creazione”.

Partecipano a Inteatro Festival nell’edizione 2002 con Bi. Dos Mundos, dos miradas